Mi alzai e mi avvicinai alla cattedra.
- mi dica signorina Benson. Cosa pensa della mia classe? Un branco di incompetenti , a partire dalla signorina Wong- disse con voce maligna. Un ragazzo dalla seconda fila si alzò. Era alto e sottile con gli occhi a mandorla come la ragazza di prima.
- la deve smettere- urlò il ragazzo
- signor Wong,la finisca! Mi sta simpatico e non intendo mandarla di nuovo in detenzione per lo stupido fatto che voglia difendere l'incompetenza di sua sorella!- disse la professoressa Trumph sventolando la mano
- mia sorella non ha studiato quella lezione per il semplice fatto che non l'ha lasciata!- disse lui mantenendo la schiena e il mento alto. Lo guardai con ammirazione. Quello che stava facendo era molto coraggioso,considerata la professoressa pazza che aveva davanti.
- bene. Prenda questo e si goda le sue ore di detenzione,un'altra volta- disse la professoressa scribacchiando un fogliettino e porgendoglielo. Dopo aver fatto uscire il ragazzo si girò di nuovo verso di me
- non mi ha risposto signorina Benson- disse scandendo ogni parola
- credo,professoressa,che l'incompetenza di una classe sia determinata dal l'incompetenza della professoressa- dissi trattenendo il fiato. Dovevo parlare con il ragazzo che aveva mandato in detenzione è l'unico modo per farlo era raggiungerlo.
- cosa?- chiese sbigottita. Probabilmente si chiedeva se fossi pazza. Una ragazza normale che tiene alla media dell'ultimo anno non si metterebbe mai una professoressa fuori di testa contro, a meno che quella ragazza non fosse una spia a cui la professoressa pazza può fare solo pena.
- come si permette? Lei è solo una stupida imbecille come questi qua! Si faccia due ore in detenzione e si schiarisca le idee,spero che la prossima volta che entri in questa classe abbia con se un po di cervello!- sbraitò scarabocchiando un'altro fogliettino e cacciandomi fuori,letteralmente. Appena mi ritrovai nel corridoio cercai con lo sguardo il ragazzo asiatico,ma probabilmente era molto veloce ed era corso nell'aula di detenzione prima che qualcuno vedesse che fosse stato cacciato via dalla classe. Incominciai a vagare finché non mi trovai un uomo sulla trentina davanti.
- che cosa ci fai fuori della classe?- mi chiese guardandomi dai suoi due metri di altezza.
- devo scontare una punizione,signore,ma non so dove sia l'aula di detenzione. Sono nuova- dissi mostrando il biglietto. L'uomo mi scrutò affondo e poi mi indicò una porta in fondo al corridoio.
- a destra- disse più serio che mai. Annuì e lo ringraziai. Era inquietante sentirsi il suo sguardo addosso per tutto il tragitto fino alla porta con su scritto grande e in neretto "DETENZIONE". Entrai e trovai cinque ragazzi seduti che scherzavano e ridevano, vicino alla finestra una ragazza che sembrava dormire,mentre in fondo,isolato c'era il ragazzo asiatico. Mi avvicinai a lui e mi sedetti nel banco di fianco.
- Ehi,sai penso che sia stato carino il fatto che hai difeso tua sorella- dissi sorridendo e cercando di metterlo a suo agio. Iniziare la conversazione con un complimento mette in uno stato di tranquillità un adolescente,che ha sempre paura di essere giudicato e in quel modo cercavo di conquistarmi la sua simpatia. A chi non piace una persona che loda le tue azioni? Non potevo di certo sapere che davanti a me c'era l'unico ragazzo di 17 anni a cui non importava un fico secco cosa pensassero gli altri finché quando alzò lo sguardo sprezzante, l'unica cosa che riuscì a dirmi fu
- va via-
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Due spie al liceo
AdventureSEQUEL DI UNA GIOVANE SPIA. Meg e Scott sono diventati la nuova squadra operativa dell'agenzia Turner, ma solo dopo un anno vengono richiamati per una nuova missione e devono contare uno sulle capacità dell'altra perché,per completare la missione,si...