5: Stanze

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-Bene, Eren. Questo è il bagno.- esordisce mia zia indicando una porta bianca sulla mia sinistra. -E lì si trova la mia camera.- continua, riferendosi alla porta seguente.

Mi mostra velocemente l'interno del bagno, in particolare si sofferma un po' di più sulla disposizione degli oggetti.
-E questa è camera tua, accomodati pure.- apre la porta, mi lascia entrare e poi se la chiude dietro di sé.

Camera mia è leggermente vuota. Vi è solo un letto ad una piazza e mezzo, con le lenzuola celestine, una abat-jour sopra ad un comodino in legno, una scrivania abbastanza grande ed infine un enorme armadio a muro, in legno nero. Poggio la valigia gentilmente trasportata in precedenza da John e la apro, iniziando a tirare fuori i vestiti e altri oggetti utili che mi sono portato da casa. Sistemo il caricabatterie del telefono dentro al primo cassetto del comodino, insieme ad un diario dove scrivo le bozze dei miei racconti, o disegno.

Quando apro l'armadio, vi trovo già lenzuoli e coperte. Noto anche dei vestiti nuovi, probabilmente comprati da mia zia, consapevole del mio imminente arrivo.
Piego le T-shirt dentro ad un cassetto nella prima anta dell'armadio. In quello sotto, le maglie a maniche lunghe, e nel terzo e ultimo, le felpe.

Nell'anta accanto, vi metto le scarpe. Nel primo cassetto metto la biancheria, nel secondo le camicie e nell'ultimo le felpe rimanenti. Nella terza ed ultima anta, vi metto altri oggetti, quali la mia amatissima Reflex, con la quale ho fatto gli scatti migliori della mia vita, e con la quale ho appreso la passione della fotografia. Mi è stata donata da mio padre all'età di undici anni,  e l'ho sempre tenuta bene.

Continuo a riempire l'armadio con gli oggetti rimanenti in valigia: una scatola di fili che non mi serviranno mai, un sacchetto pieno di sacchettini, fiocchetti e nastri e alcuni oggetti che mi torneranno utili in futuro.
Dopo un paio di orette finalmente ho sistemato al meglio la mia nuova camera, e mi stendo sul letto, alla ricerca del sonno che arriva non troppo tardi.

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora