23: Ritorno in grande stile

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Sono ancora immerso nel mondo dei sogni quando mi sveglio di scatto, tormentato da un tuono fortissimo che fa rimbombare persino le finestre.

Sinceramente preferisco di gran lunga quest'ultimo al mondo reale, insomma, non provi dolore fisico né emotivo, e in più tutto gira attorno ad una fantastica finzione.

Nei tuoi sogni puoi immaginare di condurre una vita da miliardario, o di essere un elfo, un mago, un nano, un alieno o altre affascinanti creature frutto della tua mente.

Nei sogni ti immergi in un mondo decisamente migliore, lontano dalle bugie degli uomini, lontano dal dolore e dalle emozioni che ti opprimono.

Ma, sinceramente, vivere in questo mondo mi ha portato una gioia che spero rimarrà al mio fianco per tanto, tantissimo tempo.

A proposito di gioia affianco, che diamine ci fa un corpo nel mio letto?

Apro gli occhi di scatto, volgendomi verso la assai misteriosa presenza sul mio materasso, ed incontro un paio di occhi smeraldini.

Sospiro di sollievo, buttandomi nuovamente sul morbido materasso, atterrando con la testa sul cuscino ancora caldo.

Mi porto le lenzuola fino al naso, scoprendo che sono impregnate del profumo di Eren.

Lo contemplo per molto, mentre il moro mi guarda.

Decido di rompere il ghiaccio.

-M-mmh..- mugolo, stopicciandomi gli occhi fino ad allora chiusi. -Che ore sono, Eren?- chiedo distrattamente, volgendomi per guardare il moro steso affianco a me, che nel mentre si è girato, afferrando il mio telefono dal comodino e controllando l'ora.

-Mm, le quattro e quaranta...- fa una pausa per sbadigliare, -...due.- conclude, riappoggiando la testa sul cuscino bianco.

-Buonanotte,- sogghigno.

-'Notte..- risponde Eren, dandomi le spalle.

*

Nel mio stato di dormiveglia, riesco a sentire un dolce profumo provenire da qualche parte della casa. Non riesco ad identificarlo, essendo ancora a metà fra il mondo reale e il mondo dei sogni.

Piano piano mi sveglio del tutto, e alle mie orecchie giungono vari rumori provenienti sicuramente dalla cucina, quali sportelli che sbattono e...

Un rumore di vetri rotti, seguito da un'imprecazione.

Mi alzo dal letto, sbagliando e stirando i muscoli.

Mi tolgo le coperte di dosso, e solo ora mi accorgo di non indossare alcun indumento fatta eccezione di una maglietta, probabilmente appartenente a Levi.

Apro piano la porta e scendo cautamente le scale, per poi affacciare la testa in cucina, per vedere cosa sta accadendo.

Levi è lì, alle prese coi fornelli, intendo a cucinare qualcosa che molto probabilmente si è bruciato.

Entro con non-chalance in cucina, e mormoro un -Buongiorno!- raggiante.

Il moro fa un balzo, rischiando di ustionarsi e sputare un polmone, per poi girarsi e assumere un' espressione allarmata.

-FERMO!- grida, ed io mi blocco all'istante, col piede a mezz'aria.

Lo guardo con un'aria interrogativa e lui mi fa notare che ci sono ancora delle schegge di vetro per terra.

[Stavolta ho risparmiato il povero Eren, che di schegge e ferite ne ha davvero abbastanza XD]

Indietreggio di poco, pur rimanendo dentro la cucina, ma a debita distanza dai vetri rotti.

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora