Quando mi sveglio, è già mattina.
Dalla finestra penetra la luce che mi colpisce dolcemente il braccio.
Mi muovo sotto le coperte, posizionandomi su un fianco. Dopo vari minuti, mi decido ad aprire gli occhi, fissandoli nella persona che mi trovo davanti. Questi mi accarezza la guancia con una mano, per poi portarla sulla nuca, e avvicinarsi lentamente a me. Sento le nostre labbra sfiorarsi, mentre mi perdo nei suoi bellissimi occhi.
Il tempo si blocca.-Eren...- sento una voce. Mugolo in risposta, non voglio svegliarmi, voglio continuare a vedere quegli occhi all'infinito.
Poi sento come un terremoto, che mi scuote tutto il corpo, e un improvviso freddo, che mi provoca brividi sulla schiena.Apro di scatto gli occhi, accorgendomi che ora sono realmente sveglio.
-Eren! Sei sveglio?- sento una voce familiare chiamare il mio nome.
Stiro le braccia sopra la testa, per poi portarle sotto la nuca.Volto la testa verso la sagoma di mia zia. -Buongiorno, Eren. Oggi usciamo a fare compere per la scuola, dato che Settembre si sta avvicinando.- mi informa lei con un sorriso stampato in volto.
Indossa una gonna di jeans con sotto dei leggings neri, e una canotta bianca sotto ad una camicia a scacchi rossa aperta. Devo dire che per avere 45 anni li porti bene cara zietta! Ma ehi, che cristo sto dicendo? Eren stai impazzendo!
Annuisco e aspetto che esca per alzarmi e vestirmi velocemente.Indosso solo un jeans lungo e una canotta nera con il logo di una delle mie band preferite. Sopra, una camicia anch'essa nera, e le scarpe.
Esco dalla camera dopo aver infilato il telefono nella tasca anteriore, ma varcata la soglia per poco non finisco addosso a qualcuno. Alzo lo sguardo.
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Do you remember me?→Ereri
Fanfiction→ Dove Eren rincontra la sua cotta adolescenziale. Un giorno, trasferitosi da sua zia, se lo ritrova davanti alla porta di casa. Egli gli rivela di essere il figlio del marito di sua zia. I due capiranno presto che convivere non sarà affatto facile...