Sono ancora nel mondo dei sogni quando sento indistintamente un rumore nella mia stanza, che mi fa aprire di scatto gli occhi e istintivamente cercare la fonte di quel rumore.
Il quel momento la porta della mia camera si apre rivelando il volto materno di mia zia.
-Eren? Sei sveglio?- sussurra avendo paura di svegliarmi.
Punto lo sguardo su di lei e mi muovo leggermente sotto le coperte.
-Sì.- rispondo soltanto, mettendomi seduto sul materasso.
-Scendi? La cena è pronta.- dice per poi sparire nel corridoio.
Spalanco gli occhi e sblocco il telefono per sapere che ore sono. L'orologio del cellulare segna le 19:46.
Mi alzo dal letto ignorando il mal di testa ed esco nel corridoio. La luce mi colpisce in pieno volto e mi fa chiudere involontariamente gli occhi.
Con questi ancora socchiusi scendo le scale rischiando di cadere, ed entro in cucina dove mia zia è ai fornelli e Levi e suo padre seduti a tavola, già apparecchiata.
-Buonasera, Eren!- mi saluta gioioso John, accortosi di me.
Rispondo con mezzo sorriso e vado a sedermi al mio posto, accanto a Levi, che non mi degna neanche di uno sguardo.
Non capisco perché, poi ricollego i fatti nella mia mente. Oh già, me ne stavo quasi dimenticando.
Decido di smettere di cercare il suo sguardo e mi concentro a consumare il mio pasto, conversando con mia zia e suo marito del più e del meno.
Finita la cena, mi invitano a guardare un film insieme a loro in salotto e accetto, ma mentre sto per avviarmi con loro, la mano di Levi mi afferra per un braccio e mi blocca.
-Arrivo subito.- rispondo semplicemente così ai loro sguardi interrogativi.
Il corvino si alza e chiude la porta della cucina.
Mi appoggio all'isola della cucina, fissando lo sguardo verso le mie scarpe, iniziando ad osservarle.
-Beh?- azzardo dopo qualche minuto di assoluto silenzio.
Levi non si decide a parlare, neanche dopo i miei tentativi di farlo aprire bocca, quindi esco stufato dalla cucina e faccio per mettere piede in salotto, ma ancora una volta Levi mi ferma e mi trascina su per le scale, dritto in camera sua.
Mi spinge letteralmente dentro, chiudendosi la porta alle proprie spalle.
Inizia a spogliarsi, togliendosi la maglia e mostrando il suo fisico scolpito, rimanendo poi in boxer.
-Che stai facendo?- chiedo stupito, il mio tono di voce duro tradito da quella punta di imbarazzo.
In tutta risposta il nanetto mi spinge sul letto, stendendosi di fianco a me, e senza dire niente mi afferra la mano, iniziando ad osservare il soffitto, in silenzio.
Sono sempre più confuso e cerco riaposte.
Ma alla mia domanda "Perché sono qua?" Non ve n'è alcuna.
Sbuffo arrendendomi e, in un certo senso rallegrato, stringo la mano di Levi e mi giro su un fianco, scoprendolo ad osservarmi. Arrossisco sentendo il suo sguardo bruciare su di me, e d'un tratto l'aria attorno a noi diventa più calda, quasi soffocante.
Ci fissiamo in silenzio per attimi che sembrano interminabili quando lo vedo avvicinarsi e poggiare le sue morbide labbra sulle mie. Non aspettavo altro da giorni. Ricambio il bacio, stringendomi di più a lui.
Cerca accesso con la lingua e dopo pochi secondi glielo concedo, e così incontra la mia, iniziando freneticamente a muoversi in sincronia, senza uno schema preciso, presi dalla passione e da una voglia che mi spinge a sedermi a cavalcioni su di lui, interrompendo quel magico bacio solo per riprendere fiato.
Ne approfitto per guardarlo negli occhi lucidi dal desiderio.
Le sue labbra, posso vedere dalla flebile luce che irrompe nella penombra della stanza, sono gonfie e leggermente bagnate per via della saliva, i suoi capelli scompigliati.
Sento la sua mano accarezzarmi i fianchi, per poi salire lentamente lungo la schiena e fermarsi sulla mia guancia, attirandomi a sé in un altro lungo bacio, mentre quell'altra è impegnata a sbottonarmi i pantaloni.
Non elaboro subito quest'azione ma quando accade decido di non tirarmi indietro, anzi, lo aiuto, sfilandomi la maglia e tirando giù i pantaloni dopo aver abbassato la zip.
Inizia a giocherellare con l'elastico dei miei boxer, senza spingersi oltre, come se questi fossero una barriera intramontabile o un confine insuperabile.
Mi lascia un altro fugace bacio dopo essersi staccato e mi spinge sul letto affianco a lui.
Aggancio le gambe attorno alla sua vita e lo abbraccio, poggiando la testa sul suo petto.Riesco a sentire il suo cuore battere ritmicamente, in sincronia col suo respiro regolare, che mi solletica la nuca.
Lascio un bacio sulla sua clavicola e mi stringo maggiormente a lui.Piano piano mi addormento fra le sue braccia.
UAUUU COSE HOT
Okay sapevo che volevate le cose sporche!!
Allora, secondo voi, LEVI È BIPOLARE?!?!?!
In teoria ha "tradito" Eren con la rossa -a proposito, secondo voi chi è? ;)- e ora ha tradito la rossa con Eren.Mah, Levi deciditi!
Spero vi sia piaciutoo alla prossima :)
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Do you remember me?→Ereri
Fanfiction→ Dove Eren rincontra la sua cotta adolescenziale. Un giorno, trasferitosi da sua zia, se lo ritrova davanti alla porta di casa. Egli gli rivela di essere il figlio del marito di sua zia. I due capiranno presto che convivere non sarà affatto facile...