26: Dobbiamo parlare

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Levi's POV

Il sole che penetra dalla finestra mi colpisce in pieno viso, svegliandomi dolcemente.

Sposto lo sguardo in qua e là per la stanza, fino a soffermarmi sul corpicino accanto a me.

Eren ancora sta dormendo, dalle labbra socchiuse escono piccoli sospiri. Sembra rilassato e profondamente addormentato.

Sorrido istintivamente per poi alzarmi senza svegliarlo e sgusciare in bagno.

Mi lavo il viso e i denti e mi pettino accuratamente.

Torno in camera e per poco non inciampo sui vestiti di Eren, abbandonati per terra.

Li raccolgo, piegandomi e dando mostra alla porta del mio bellissimo fondoschiena, e li piego ordinatamente, appoggiandoli sulla sedia della scrivania.

Tiro fuori dell'armadio dei vestiti da indossare per la mia solita corsa mattutina, infilo le scarpe da jogging e afferro il telefono con le cuffie. Scendo le scale chiudendo la porta e recupero qualche soldo dal salvadanaio di mio padre, in soggiorno.

Esco di casa con le chiavi in tasca della felpa e infilo le cuffiette facendo partire la riproduzione casuale.

Subito nelle mie cuffie rimbomba "Jesus of Suburbia" dei Green Day, ottimo per svegliarmi.

Ignoro come sempre i messaggi di Whatsapp, sicuramente dal gruppo di classe, e mi reco correndo al parco davanti alla caffetteria.

Appena entro, la vedo intenta a servire le colazioni dei suoi clienti abituali, mostrando loro il suo sorriso di sempre.

Mi siedo ad un tavolino, e la vedo raggiante venirmi incontro con un caffè sul vassoio e stamparmi un bacio sulla guancia.

-Buongiorno Levi!- mi saluta, prendendosi del tempo per sedersi insieme a me.

-Buongiorno, Isabel.- sorrido, fissandola negli occhi, afferrando il caffè.

Rimaniamo qualche attimo in silenzio, a guardarci, mentre sorseggio il mio caffè, finché non interrompe il silenzio.

-Senti.. Mi dispiace per l'altro giorno, quando.. è successo quello. Sai come sono andate le cose ma il ragazzo a quanto pare no. Non voglio averlo ferito, alla fine è stato solo un incidente, come sai bene, ma lui porterebbe aver frainteso...- inizia, guardandosi le mani congiunte sul tavolo.

Le metto una mano sulla spalla, fermandola.

-Tranquilla, Isabel, ti ho già assicurato che gliene avrei parlato io. Sono sicuro che capirà perfettamente, è un ragazzo sveglio e intelligente.- la rassicuro, e lei si sforza di farmi un sorriso.

-ISABEL!- sento una voce chiamarla dalla stanza dietro il bancone.

-Oops, devo andare!- si alza in piedi, mandandomi un bacio con la mano.

Mi alzo anche io, lasciando i soldi sul tavolino come sempre, e mi dirigo verso il parco per riscaldarmi un po'.

Inizia così la mattinata.

Fra una canzone e l'altra si fanno le 8 ed è giunta l'ora di tornare a casa. Penso sia il momento di parlare col moro.

Frugo nelle mie tasche in cerca delle chiavi, e una volta trovate le infilo nella toppa della porta, aprendola.

All'ingresso non arriva alcun suono, segno che stanno ancora tutti dormendo.

Lascio le chiavi sul tavolo in cucina e ripongo il resto dei soldi nel salvadanaio.

Per fare meno rumore mi sfilo anche le scarpe, ed inizio a salire le scale.

Lascio le scarpe davanti alla mia porta ed entro in bagno, pronto a togliermi tutto questo sudore. Non voglio puzzare davanti a Eren.

Appena apro la porta del bagno una folata di calore mi investe. Nella stanza l'aria è offuscata, e si sente lo scroscio dell'acqua della doccia.

Eppure dentro non c'è nessuno.

Sento qualcuno imprecare dietro di me seguito da un forte tonfo. Mi giro di scatto e vedo Eren mezzo nudo per terra. Non posso evitare di ridere a quella vista e scoppio in una fragorosa risata, rischiando di svegliare mio padre e sua moglie.

-Tutto ok?- chiedo, inginocchiandomi di fronte a lui, aiutando ad alzarsi.

Sembra imbarazzato, mentre lo osservo da cima a fondo.

-Volevi per caso farti la doccia?- chiedo senza dargli tempo di rispondere alla domanda precedente.

-Beh sì, non si nota?- farfuglia con lo sguardo basso.

-Okay, falla pure, ma con me.- sibilo, facendogli alzare lo sguardo verso di me e spalancare la bocca.

Balbetta qualcosa di incomprensibile, muovendo qualche passo indietro.

-Oh andiamo, non ti vergognerai mica?- gli chiedo, stuzzicandolo.

Ignora il mio sguardo, alza il capo ed entra in bagno, iniziando a sbottonarsi i pantaloni.

-Così mi piaci.- sussurro al suo orecchio, una volta chiusa la porta a chiave, e lo abbraccio da dietro.
Lo sento ansimare leggermente, mentre mi sfilo la felpa e la canotta, rimanendo a dorso nudo.

Lo faccio girare verso di me e incontro i suoi occhi che bramano il mio corpo.

Faccio scontrare le mie labbra con le sue, e con le dita percorro ogni centimetro del suo addome, dai pettorali non troppo definiti fino all'appena accennata tartaruga. Indugio sul suo inguine, e lo sento rabbrividire.

-Spogliati- gli sussurro sulle labbra, e lui deglutisce, abbassandosi i boxer e scalciandoli da qualche parte nel bagno.

(Realizzo ora che hanno la vasca, quindi posizioniamoci anche un box doccia da qualche parte 😅)

Anche io mi libero di tutti gli indumenti e, sempre baciandolo, spingo Eren verso la doccia, dove l'acqua scorre bollente. Con una mano sposto la valvola dell'acqua verso il centro, così da avere l'acqua tiepida, e insieme ad Eren entro del box doccia.

Mi stacco, guardandolo negli occhi, e ciò mi provoca un'erezione. Sembra notarlo, poiché si copre il volto, imbarazzato. Mi scappa una risata, e decido che è il momento di chiarire.

SO CHE VOLETE ALTRO, OH SI CHE VOLETE ALTRO MUAHAHA MA RIMARRETE DELUSE PERCHÉ I NOSTRI CUCCIOLINI ANDRANNO PER GRADI.

Cosa pensate dovranno chiarire i due?
Avete capito cos'è successo con Isabel?

Come pensate stia procedendo la storia? Avete consigli da darmi?Critiche costruttive? Qualcosa da aggiungere? Eren è una troia??

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora