12: Calore

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-Siamo nei casini, Eren.- sospira Levi, passandosi nuovamente una mano fra i capelli.
-Ci staranno cercando, no?- chiedo ingenuamente, mentre un brivido gelido mi attraversa la schiena.

-Hai freddo?- mi chiede dopo un po', accortosi del mio corpo tremante. Annuisco per poi spostare lo sguardo sul fianco della macchina.
Sento un lieve calore sulle mie spalle, e girandomi noto che Levi si è sfilato la felpa per farmela indossare.

Lo ringrazio con un sorriso che non ricambia.

Qualche ora più tardi sentiamo rumore di rametti spezzati e di scarpe calpestare foglie secche, per poi vedere due teste fradicie spuntare dal bosco.

-Eccovi finalmente!- esclama il padre di Levi, fermandosi per riprendere fiato.

-Mio Dio, Eren!- grida mia zia saltandomi letteralmente addosso.
-State bene, ragazzi?- chiede dopo essersi staccata, mentre mi accarezza i capelli bagnati.

Annuisco, alzandomi dallo scomodo rialzo che avevo trovato sull'asfalto. Talmente scomodo che le ossa della schiena mi fanno male appena la raddrizzo.

Rientriamo velocemente in macchina, e ringrazio Dio quando accendono il riscaldamento.
L'aria diventa improvvisamente più pesante, e mi lascio avvolgere dal calore dell'ambiente.

Appena arriviamo a casa, io e Levi facciamo a gara a chi arriva prima al bagno.

Chiudo velocemente la porta, e senza aspettare più di due secondi mi spoglio degli indumenti e mi infilo nella vasca precedentemente riempita.
Sospiro quando i muscoli si rilassano e mi beo di quel contatto così lieve quanto efficace.

OMG SCUSATE È CORTISSIMO.
Non ho molte idee questa sera, è anche colpa della gente qui fuori che bercia (=urla) come dei forsennati.
Vi auguro buonanottee, e domani con il 70% delle probabilità torno con un altro capitolo! c:

#Conosciamoci!

Quale scuola frequentate?

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora