15: Guaio e conseguente febbre!

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Volevo innanzitutto ringraziare tutte voi per avermi consigliato, ero seriamente indecisa fra due idee, non sapevo se scegliendone una poi vi avrei delusi, poiché magari avreste preferito l'altra.
Ebbene ho scelto l'idea di Sayo_Okumura perché mi sembrava troppo geniale.

Grazie ancora a tutte❤❤

Falso allarme. Lo sguardo di Eren non si posa sul mio tavolino ma vaga per l'intero vocale, in cerca di un cameriere.
Il bar comincia a svuotarsi piano piano, col passare delle ore e mi chiedo cosa diamine ci fanno quei due rimbecilliti ancora qui dentro.
Nel mentre, la cameriera rossa ha deciso di prendersi una pausa data la scarsa clientela, perciò ha avuto la meravigliosa idea di sedersi di fronte a me, impedendomi di vedere completamente le azioni di Eren.
Ha iniziato a farmi domande, e anche se rispondevo a monosillabi mi è sembrata stranamente simpatica, oltre che molto fastidiosa. Quel suo sorriso sempre aperto sul viso mi dava un senso di disgusto. Come diamine si fa ad essere sempre felici?

D'un tratto, la porta del locale si spalanca, e sia io che la cameriera, che Eren e Armin voltiamo lo sguardo in quella direzione.
Entra un uomo, vestito di tutto punto con camicia e cravatta, che in una mano afferra saldamente una valigia e con l'altra tiene il telefono incollato all'orecchio.

Rivolge un sorriso alla cameriera, che arrossisce e ricambia, scusandosi si alza e mentre l'uomo si accomoda si precipita dietro il bancone.

Il tempo di girarmi nuovamente che Eren e il biondo sono spariti.

Che cazz..?

Mi alzo e rivolgendo un saluto alla cameriera, di nome Petra, che nel frattempo aveva raggiunto il cliente, ed esco dal locale.

Dove potranno essersi cacciati quei due?
Per un attimo ho preso in considerazione il fatto di smetterla con questo stalking da pazzo maniaco, ma poi mi sono ricreduto, vedendo il corpo di Eren svoltare l'angolo.
Procedo per quella direzione quando all'improvviso sparisce.
Ha del talento, chissà, magari da piccolo era campione di nascondino.
Arrivo alla conclusione che si sia infilato nel parco, poiché in quella strada vi sono solo case e appunto quest'ultimo.

Varco il grande cancello e mi immergo nella radura.
Ci sono bambini che giocano, mamme con i passeggini sedute sulle panchine a parlottare fra di loro, mentre Eren e l'amico -di cui non ricordo il nome, tze- stanno camminando lentamente verso il punto dove nel parco si raduna tutta la radura (oops!) e normalmente non è frequentato da bambini poiché troppo pericoloso. Difatti, vi sono rampicanti ovunque, rami che pendono dagli alberi e cespugli, taanti cespugli.

Mentre parlano non si accorgono che su una delle panchine vi sono dei ragazzi non troppo raccomandabili, che conosco fin troppo bene, e avrei tanta voglia di gridare loro di non avvicinarsi e di cambiare strada, ma non posso, perciò mi limito a seguire con lo sguardo le azioni dei teppisti.

Sono dei bulli della nostra scuola che si divertono a stuzzicare quelli degli anni inferiori. Purtroppo sono anche più grandi di me, sia di età che di statura, ma ciò non mi intimorisce nemmeno un briciolo.

Li vedo sogghignare nella loro direzione, e questa cosa non mi va a genio. Che intenzioni avranno?

Se osano solamente toccare quei due sono morti. Con quale criterio si permettono di dare fastidio a dei ragazzi più piccoli di loro?

Vedo il più grosso del trio che si avvicina lentamente ai due, cogliendoli di sorpresa.

Un urlo accende in me qualcosa, e mentre mi avvicino lentamente questo tira un pugno dritto sul viso di Eren, che indietreggia, sorpreso, mentre si tiene con la mano il naso che cola sangue a non finire. Il ragazzo gli tira una conseguente ginocchiata sullo stomaco, che lo fa gemere di dolore.

Do you remember me?→EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora