Capitolo 21

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Ero decisamente sconvolta e preoccupata,che ci faceva mia madre in un tribunale per il mio affidamento se lei non mi aveva mai voluto,era assurdo.

Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria per poter ragionare.

Non dovevo farmi prendere dal panico...ma le lacrime scorrevano sul mio viso senza sapere bene il perché,sentivo solo il bisogno di piangere,mi sentivo vuota dentro,mi sentivo tradita da tutti,non capivo se quello che stavo provando era la realtà o un brutto incubo,ma soprattutto quale era la mia realtà e dopo quel lungo pianto cosa mi sarebbe successo,cosa ne avrei fatto della mia vita,cosa mi avevano fatto...

sentiii un respiro dietro di me...

mi girai,era Andreas

-che ti è successo,perché stai piangendo?-

-no...eh che...una storia con una mia amica...nulla di grave...-
gli dissi fredda,staccandomi dal suo sguardo

-da quando tra noi due ci sono segreti e bugie? Pupo dirmelo,ti me ti puoi fidare-

quelle parole mi rimbombarono nella testa e non riuscivo a tenermi dentro le parole:
-proprio tu mi vuoi parlare di segreti e di bugie? proprio tu? sei un meschino bugiardo,mi fai schifo,non avevo mao visto una persona così bugiarda,cosa sai tu della mia famiglia,perché mi hai nascosto quella lettera? Cosa sai tu di mia madre,di me,del mio passato,cosa ne sai?cosa mi nascondi?Basta Andreas basta,sono stanca di tutti voi,stanca di tutto questo,non posso crederci che le persone a cui tengo di più...sparite dalla mia vita-
solo qualche attimo dopo capii le mie parole e rimasi a guardarlo negli occhi,quei occhi che mi stavano facendo soffrire tanto ma nello stesso tempo che amavo tanto

-vuoi la verità? l'ho nascosta io quella lettera è vero,ma non l'ho mai aperta ma ho aperto delle lettere che erano per te- mi disse senza abbassare gli occhi

-cosa intendi dire?-

-ti continuano ad arrivare lettere anonime che parlano della tua famiglia,del tuo passato e io le ho nascoste tutte,tu forse mi odierai e non mi crederai,ma vogliono solo farti soffrire e non permetto a nessuno di farti soffrire,nessuno può infangare il tuo cognome...-

-quindi sono tutte lettere di menzogne?-

-no Sophia,io non sto dicendo che forse sono tutte bugie e forse sono anche veritiere,ma sta a te scoprire la verità,sta a tuo padre dirti la verità,se mai ci sarà e non uno sconosciuto che non ha neanche il coraggio di mettere il suo nome,lo so che mi odierai ma va bene,è stato un mio sbaglio non farti vedere quelle lettere,guarda le ho in tasca,tieni,non voglio più darti fastidio,convinceró mia madre a lasciare tuo padre,finalmente starai tranquilla,non ce la facevo più a vederti così...volevo solo dirti che mi dispiace-

rimasi pietrificata ,con le lettere in mano,Andreas mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò

lo rincorsi,non potevo abbandonare la mia unica felicità,gli saltai sulla schiena e lo abbraccia più forte che potevo,sussurrandogli

-sei l'unico che riuscirà a rendermi felice-

vidi il suo sorriso rispecchiato sul vetro di un negozio,mi era mancato

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