Erano passati già molti giorni, non so quanti, nessuno era venuto a trovarmi, non mi dispiaceva più di tanto per mio padre, ma per Andreas, se davvero mi credeva poteva venirmi a incontrare almeno solo per salutarmi. Una guardia si avvicinò alla nostra camera carceraria, già non ero da sola, c'era Chris una ragazza che aveva ucciso il suo fidanzato perché la aveva tradita e infine c'era Lus che aveva commesso moltissimi furti, non avevo mai parlato con loro, avevo scoperto tutte queste cose perché loro si parlavano, io invece stavo sull'angolo della stanza, passavo lì tutte le mie giornate e le mie nottate, non dormivo mai, non mangiavo mai, ero dimagrita un sacco, non avevo neanche la forza di alzarmi, le mie gambe erano troppo fragili, i miei occhi troppo stanchi, mi sentivo come un mostro vivente, ma non mi importava, passavo le mie giornate a pensare, a quanto tempo mi mancasse per finire questa vita e per tornare dal mio Alessio.
Ero sicura che quella guardia non era lì per me finché non chiamò il mio nome- Signorina Smith si deve preparare sta arrivando il suo avvocato, domani ci sarà la sua sentenza -
La guardia se ne andò subito dopo avermi riferito il messaggio
- Ehi ma sai il segnificato di "Prepararti" -mi disse Chris sogghignando
- Per me non sa nemmeno parlare - rispose ridendo Lus
Io le ascoltai, le loro parole mi sembravano così pesanti
- Dai alzati da quell'angolo -
Disse Chris- Chris credo che sia svenuta -
Furono le ultime parole che sentii.
Aprii gli occhi e mi trovai in un camera diversa da quell'angolo. C'era molta più luce. I miei occhi non sopportavano tutta quella luce.
Entró un uomo con un camice bianco, capii che era un dottore, non mi parlò, non mi chiese nemmeno come stavo, era distaccato, allora parlai io
- scusi mi può dire perfavore dove mi trovo ? -chisi con un filo di voce
- In ospedale, prego signora entri pure
Mi aveva risposto con un tono freddissimo, invece a quella signora le sorrise gentilmente, capii che credeva che io fossi una assassina, ma infondo lo credevano tutti.
Entrò una signora bionda con gli occhi verdi, abbastanza alta e magra, non portava un camice, allora credetti che fosse il mio avvocato visto che avevo appuntamento con questo prorpio oggi. Mi guardò intensamente.
- Non sono una assassina se lei crede questo non voglio che sia lei ad assistermi -
- Lo so che non è una assassina, ma comunque non coprirò il suo ruolo da avvocato -
- E allora cosa ci fa qui? E perché non vuole farmi da avvocato? -
- Perché io non sono un avvocato -
- E allora chi è lei? - la mia voce era molto sottile, ero così stanca che non riuscivo nemmeno a parlare, avevo anche paura, non sapevo chi era questa donna, non sapevo cosa ci faceva un quella stanza e chi l'avesse mandata.
- Lus, Lus Tinckler, tua madre - mi sorrise, un sorriso dolce, un sorriso così famigliare, i miei occhi iniziarono a brillare, una lacrima percorse il mio viso e si fermò sul mio debole sorriso.
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Freedom
Mystery / ThrillerIN FASE DI CORREZIONE Una storia d'amore tormentata dalle bugie, dai segreti, dalla propria famiglia e dal destino, perché anche se si pensa di aver abbandonato il proprio passato in qualche parte della tua strada, questo troverà sempre una scorcia...