Freedom

Capitolo 15

-Allora....voglio portarti in un posto meraviglioso...però per ora non te lo voglio dire e per paura che tu lo capisca ti benderò-disse Andreas con fare scherzoso

sbuffai all'inizio ma poi mi feci bendare con una benda nera di seta

mi fece entrare in macchina e dopo un certo punto chiesi

-siamo arrivati?-

-no- mi rispose Andreas

-eddai Andreas sono già passati 20 minuti- gli dissi

-non fare la bambina cappricciosa,da ora non ti rispondo più-

-oh Andreas ... mi sto annoiando...ma dove stiamo andando?...rispondimi....mi dà fastidio quando la gente mi ignora...scommetto che mi farà schifo sto posto- risposi con tono cappriccioso ma Andreas mi rispose

- oh vedrai che ti piacerà....sono sicuro che ti piacerà-

il suo tono di voce era cambiato,non era più scherzoso e gioioso come prima,era quasi basso come se quell'affermazione gli fosse venuta spontanea...ma non era solo bassa la sua voce....aveva quel non so che di strano...un po di....di malvagità...non avevo mai sentito quel tono di voce di Andreas e rimasi quasi spaventata ma a interrompere i miei pensieri fu di nuovo la voce allegra e sonora di Andreas

-eccoci siamo arrivati-

mi fece scendere e mi tolse delicatamente la benda...

mi tolse la benda e...

davanti a me un'enorme prato di rose rosse,semplicemente stupende,erano perfettamente lineate,tutte uguali,quel posto mi dava pace,tranquillità,ero così persa nei miei pensieri ad immaginarmi tra quelle rose con un libro tra le mani...

un libro....

le mie pupille si dilatarono,le.mie gambe non reggevano,ancora quella sensazione provata nello studio di papà,ancora quella mancanza di aria nonostante io sia all'aperto...

quel posto io l'avevo già visto...

quel posto era quello della foto...

non ce la facevo,sta volta no,io non capivo più nulla,l'ultima cosa che vidi fu Andreas e poi mi lasciai cadere a terra

l'ultima immagine impressa nella mia testa erano gli occhi e il sorriso di Andreas,strani,quasi maligni,

persi i sensi