Capitolo 35

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Lo guardai, senza lacrime agli occhi, mi ero promessa di non piangere più, non ne valeva la pena, feci per rispondergli quando nella stanza entrò mio padre, aveva un sorriso che illuminava la stanza, vidi la sua felicità negli occhi e pensai se mai avesse provato quella gioia con me, se al momento della mia nascita i suoi occhi brillassero come oggi... all'improvviso le sue parole smisero di perdermi nei miei pensieri per qualche istante

- Allora come sta il mio Alessio...
Ehi piccolino lo sai che sei davvero un bel bambino? Lo sai chi è il tuo papino, eh? -

Lo prese in braccio, gli diete un bacio sulla fronte e gli fece una promessa

- Ci sarò sempre per te piccolino mio, te lo prometto -

I miei pensieri presero il sopravvento, chissà se anche a me aveva fatto quella promessa perché se l'avesse fatta pure a me di sicuro non la aveva mantenuta, ma se non me l'avesse fatta magari era cambiato, magari per il piccolo Alessio ci sarebbe stato veramente, magari Alessio non avrebbe mai patito le mie pene e chissà se aveva capito ciò che mi aveva fatto in più di 17 anni grazie alla lettera che gli avevo mandato, la domanda mi uscì spontanea

- Papà hai ricevuto la mia lettera quando eri a Parigi? -

- Quale lettera? E poi perché mai mi avresti dovuto mandare una lettera, tesoro lo sai che hanno inventato i cellulari e che tu ne possiedi uno? -

- Si ma.... -

- È meglio che io vada - disse Andreas uscendo

In realtà mi ero quasi dimenticata della sua presenza

- Ma sei sicuro di non averla ricevuta?

- Tesoro ti assicuro che non ho ricevuto alcuna lettera... di che si trattava? -

- Nulla di importante.....magari è arrivata mentre tu non eri più in albergo...bhe in effetti te l'ho mandata il 12 e sarebbe dovuta venire al massimo il 13, tu però il 13 avresti dovuto lasciare l'albergo quindi....-

- in realtà l'albergo l'ho lasciato alcuni giorni dopo....il 16 perché dovevo finire alcuni lavori in sospeso.....ma cosa c'eradi così importante in quella lettera....-

- bhe....le mie scuse per aver interrotto il matrimonio....-

- Oh ma tesoro...non è stata colpa tua...dai andiamo a casa,il nuovo arrivato deve vedere la sua camera-

Ritornati a casa, mi approffittai della distrazione dei miei genitori che stavano parlando in salotto e dell' assenza di Andreas che era uscito, per entrare nella Camera di mio padre....volevo vedere se realmente non aveva ricevuto la mia lettera...cercai per tutta la stanza finché non trovai dei pezzi di carta...
Credevo non fossero nulla di importante finché lessi su un pezzo di carta "la tua" poi il resto era stato strappato, cercai in tutti i pezzi la continuazione finché non la trovai "Giulia"....Era la mia lettera, non potevo crederci che mio padre mi avesse mentito, però qualcosa mi diceva che non era stata lui a strapparla, infatti pensandoci bene avevo trovato i pezzi della lettera dentro al cassetto, ma quel cassetto non era di mio padre ma di....Jasmine, provai a riflettere.
Jasmine era andata a Parigi con mio padre quindi poteva averla presa lei...
Ma un' altro dettaglio catturó la mia attenzione....

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