Capitolo 45

11 1 0
                                    

Mi teneva stretta, mentre le mie lacrime mi percorrevano tutto il volto, le mie lacrime stavano bagnando anche il suo braccio

- Andreas lasciami, lasciami -

- Mi dispiace, non posso - appoggiai la mia testa sul suo petto, avevo capito che era finito tutto, che l'avrebbe uccisa, che l'unica cosa che mi dava un po' di vita era morta.

- Andreas perché l'hai fatto, perché gli hai detto dove si trovava, perché? - piansi mentre gli colpivo il petto, poi sfinita mi fermai, lui mi strinse più forte

- Tua madre non morirà, ho messo delle finte cariche, lui non riuscirà ad ucciderla, ho contattato tua madre, le ho detto che lui sta arrivando, risolveranno tutto, Giulia finalmente risolveranno tutto, sarai per sempre mia, ho denunciato mia madre per l'omicidio di Alessio, è stata solo colpa sua, tuo padre non c'entra nulla, l'ha scoperto solo dopo che era stata lei. Giulia mi dispiace di essere stato così freddo e impassibile ma avevo bisogno che tutti si fidassero di me per avere le prove, sapevo che ti avrebbero fatto del male, mi sono promesso che ti avrei salvata, anche a costo che tu mi odiassi, ma Giulia io ti amo e ti amerò sempre. Tua madre sta arrivando per poter recuperare il tempo perduto, tuo padre dta arrivando per chiederti scusa e io Giulia sono qui per dirti che ti amo, ti prego prova a dimenticare tutto a proviamo a vivere e non a sopravvivere - dopo aver detto quelle ultime parole mi accorsi dei brividi di freddo che mi stavano percorrendo, non capivo se dove provenisse quel freddo così gelido, poi mi resi conto.

- Giulia -

- Giulia -

- Giulia perfavore -

Le lacrime già mi percorrevano il viso

- No Giulia non ora -

- perfavore - il mio pianto divenne sempre più rumoroso, provai a staccarmi da quel abbraccio così caldo ma nel frattempo così gelido, lei cadde fra le mie braccia, l'unica cosa che mi era rimasto di lei era il suo corpo, ormai privo di vita, le lacrime erano ancora ferme sul suo volto, gliele asciugai e le dissi

- Le tue lacrime ormai sono finite, ora stai andato dove devi finire i tuoi sorrisi -

Le diedi un ultimo bacio, le sue labbra così gelide mi fecero venire un brivido che mi percorse per tutta la schiena e credo che si fermó al cuore, lei mi sarebbe appartenuta per sempre.

Eravamo in macchina, la vidi, i suoi occhi che sorridevano dalla felicità, le sorrisi anche io e le dissi

- Non posso credere di aver fatto così tanto male alle persone che amavo, mi dispiace davvero tanto, avrei dovuto ascoltarti, invece ti ho fatto è male come ho fatto del male a nostra figlia -

- No Marco non preoccuparti, dobbiamo smetterla di pensare al passato, finalmente possiamo essere una famiglia, finalmente posso riavere mia figlia e mio marito, nessuno la porterà via da me, credo che dopo tanto dolore finalmente possiamo trovare un punto di felicità-

- Ti amo Lus e non ho mai smesso di farlo -

- Anche io ti amo Marco -

Gli diedi un bacio veloce, poi ci fermammo all'ospedale e iniziammo a salire le scale entusiasti di rivedere nostra figlia. Ci fermammo davanti alle stanza 23, la stanza di Giulia, la porta era aperta, entrammo piano piano mano nella mano, poi io lasciai la mano di Marco e misi le mani sulle mie labbra come per smettere di respirare, Andreas era per terra e aveva tra le sue gambe il corpo di Giulia, lui la stringeva forte a se e piangeva, urlava, mentre l'infermiera chiedeva di lasciare il corpo della ragazza

- No - dissi

- No non è possibile -

Le parole che Lus aveva detto poco prima sembravano svanite, il destino aveva deciso di tenersi Giulia, forse noi non la meritavamo, forse la avevano fatto troppo male, forse il destino non centrava nulla visto che la avevamo uccisa noi, poco per volta ognuno aveva fatto la propria parte e alla fine tutto ciò che ci è rimasto è un corpo da sotterrare perché la sua anima è volata via.

È questo l'uomo, non si rende mai conto di quello che ha finché non lo perde, certo frasi sentite chissà quante volte e chissà da chi, ma forse un po' di verità in tutte queste frasi che a noi sembrano una magia c'è, una persona non conosce mai un'altra persona, perché noi persone ci teniamo sempre qualcosa per noi, sempre, magari qualcosa di negativo come qualcosa di positivo, noi ci teniamo sempre qualcosa e per la nostra strada perdiamo qualcos'altro, di solito di perde l'amore.

Si videro un ultima volta al funerale di Giulia, sembrava così sorridente e invece un suo sorriso era raro, dopo Andreas andò a vivere a Sidney dove aprì un' azienda di profumi a nome di Giulia, il padre venne arrestato e dichiarata complice dell'omicidio di Giulia Smith, per via della corruzione di un medico per ignettarle del medicinale che l'ha portata alla morte, venne condannato all'ergastolo ma non scontó mai la sua pena visto che si suicidò un anno dopo l'omicidio di Giulia Smith perché non si perdonó mai ciò che aveva fatto a sua figlia. Mentre la madre decise di continuare a girare il mondo e continuare la sua passione per la fotografia. Destini così diversi che avevano solo una cosa in comune: il ricordo di Giulia.

FreedomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora