Capitolo 5

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Per tutti gli occhi strappati a quell'idiota di Horus proprio a me un tale obrobrio di uomo poteva capitare?? Certo, l'ancella favorita dell'ormai ex re non poteva ovviamente passare inosservata!!!
Digrignai i denti dalla rabbia mentre mi dirigevo nelle stanze riservate alla servitù facendomi guidare dal mio innato senso dell'orientamento, mentre ripensavo alle strane sensazioni che quella feccia di un principe aveva scatenato in me, imponendomi di reprimerle il più in fretta possibile: sarebbe stata la mia fine se avessi permesso loro di prendere il sopravvento sulla mia furia distruttiva, sarei diventata debole e malleabile, e completamente assoggettata al suo volere... Già mentre mi afferrava brutalmente cercando l'accesso alla mia bocca l'effetto era stato devastante: non solo aveva riacceso o miei bollenti spiriti, ma per qualche istante aveva totalmente azzerato il mio autocontrollo e da qui la mia capacità di contenere la perversione... Probabilmente l'avrei ucciso a mani nude se non mi fossi ripresa e l'avessi respinto, esattamente come accadde con il suo stesso padre poco più di un anno fa.

Flashback:
Mi trovavo ancora alla reggia dell'ex regno, qualche mese prima che iniziasse l'invasione egizia. Il faraone Tuthmosi non faceva nulla per nascondere il proprio interesse verso quelle terre, ma il re, consapevole che le proprie truppe non sarebbero mai riuscite a fermare l'esercito egizio, cercava di ingraziarsi il faraone invitandolo agli sfarzosi banchetti che organizzava, senza rendersi conto che quei banchetti non facevano altro che aumentare il desiderio di conquiste che permeava i suoi occhi affamati. Fu proprio durante questi banchetti che lo conobbi: mi aveva visto danzare con le altre schiave e anche da sola, e finite le esibizioni mi aveva scovato in un corridoio secondario: ricordo ancora i suoi occhi accecati dalla lussuria quando mi aveva sbattuta al muro mettendomi le mani dappertutto e cercando di strapparmi i vestiti, e come quella lussuria si era trasformata in terrore e frustrazione quando si era ritrovato sbattuto e immobilizzato a terra e con un coltello che usavo per danzare puntato alla gola. Lo fissai negli occhi cercando di trasmettergli tutto l'odio di cui ero capace, e la sua espressione inquieta mi fece capire che ero riuscita nel mio intento; così mi dileguai velocemente sparendo nel buio, lasciandolo così sconvolto da non far parola con nessuno dell'umiliazione subita.
(fine flashback)

Ad accogliermi agli alloggi della servitù trovai le altre schiave che erano state scelte, le quali appena mi videro accorsero preoccupate che il principe avesse già abusato di me. Dopo averle tranquillizzate una donna dall'aspetto anziano si avvicinò a noi e dopo averci squadrate disse: "Ed ecco qui le nuove schiave... Io sono Tayn, la responsabile dell'educazione e dei compiti delle concubine destinate alla famiglia reale, io scoprirò se avete qualche talento e come potete essere impiegate al meglio, ci sono vari compiti ai quali potere assolvere: servire ai banchetti, danzare per rallegrare gli ospiti, occuparvi del giardino o della tessitura del lino o altri, e ovviamente ciascuna di voi dovrà scaldare il letto o rallegrare le giornate di qualsiasi membro della famiglia reale lo richieda: la vostra lealtà va solo ad essa e a me e la vostra "compagnia" può essere richiesta solo da loro. Vi è permesso giacere con altri ospiti solo se espressamente richiesto dal faraone o dal principe... E mi raccomando: parlate solo se vi è posta una domanda. Ora vediamo di cosa siete capaci".
Detto ciò iniziò ad interrogare interrogare ogni ragazza e ad affidarle un compito più adatto alle sue abilità.
Quando arrivò a me disse: "Tu sei stata nominata la schiava assegnata prettamente al principe, devi sapere che data la brutalità che sfoga sulle schiave il re l'ha punito affidandogli una sola schiava da farsi bastare per un mese, e questa schiava sei tu: non alloggerai con le altre ragazze ma avrai una piccola stanza nell'ala del palazzo dove vi sono gli alloggi dei principi in modo da essere sempre a sua disposizione, ma ciò non toglie che avrai anche tu i tuoi compiti. Se te lo stai chiedendo il faraone ha punito in questo modo il nostro principe dopo che questi aveva fatto fuori in una settimana tre delle sue schiave preferite". Aggiunse scatenando il panico tra le ragazze ma lasciando impassibile me. "Buone buone ragazze, per un mese siete ancora salve, l'unica che si deve preoccupare per ora è lei... Ora, che facevi prima di essere venduta come schiava?"
La domanda mi lasciò in dubbio: quel faraone starnazzante mi aveva riconosciuta e quindi non potevo mentire inventandomi di essere una semplice giardiniera, dovevo per forza dire di essere una ex ancella destinata alle danze, anche se questo aveva il risvolto positivo di nascondere gli allenamenti segreti ai quali mi sottoponevo per rimanere una guerriera forte e allenata; così con riluttanza ammisi:"Ero una ballerina al servizio del palazzo reale..." alle mie parole l'anziana signora si illuminò e mi fece aggiungere ad un gruppetto di altre ragazze come me dedite alla danza. Finite le selezioni ordinò ad alcune guardie di scortarci in una stanza molto luminosa dove altre ragazze stavano armeggiando con dei veli per una coreografia: probabilmente volevano dare l'impressione di un elegante uccello che vola, ma più che un gabbiano davano l'impressione di un'oca spennacchiata con tutti quei veli attorcigliati.
Quando ci videro smisero di starnazzare e ci venirono in contro squadrandoci con superiorità... Ero decisamente stufa di essere squadrata come se fossi un fenomeno da baraccone, soprattutto quando quella che ipotizzai essere la coreografa aprì quel forno che si ritrovava al posto della bocca facendo uscire una vocina aspra come un limone ammuffito: "Beh... E queste sarebbero le nuove reclute? Ooh Amon perché mi infliggi una simile tortura? Non avete un minimo di grazia e femm..." la lasciai starnazzare disinteressandomi completamente dei suoi insulti, mentre la mia attenzione venne attirata da una ragazza che se ne stava annoiata in disparte: era di una bellezza delicata che risplendeva senza bisogno di monili d'oro, con lunghi e morbidi capelli ondulati neri come il manto di Anubi con riflessi ramati che incorniciavano un visino sottile con due splendidi occhi che ricordavano molto l'acquamarina di quell'idiota di un principe.
Finito il suo pennuto monologo l'oca di prima ci fece posizionare in fondo al gruppo per continuare a provare la coreografia; era chiaro che voleva riservare tutta l'attenzione per sé e per le sue dirette sottoposte.
Fortuna vuole che io capitassi accanto alla ragazza che aveva attirato la mia attenzione, la quale mi rivolse un'occhiata curiosa prima di ricominciare a danzare: era molto brava ma a quanto pare aveva attirato le ire di Miss Pavone Starnazzante, la quale non mancava mai di notare e farle pesare ogni singolo passo falso, umiliandola davanti a tutte. A un certo punto quest'ultima le fece pure uno sgambetto e la poverina avrebbe di sicuro fatto una brutta caduta se non l'avessi afferrata al volo guadagnandomi uno splendido sorriso di gratitudine da parte sua e gustandomi l'espressione furiosa dell'oca.
Finite le prove Tayn ci venne a riprendere per portarci agli alloggi, ma venni richiamata dalla ragazza che avevo aiutato: -Ciao! Tu sei una di quelle nuove! Grazie per avermi aiutato, sei l'unica di tutte le ballerine che non mi ha guardato con invidia, come ti chiami?- e risposi: -Piacere di conoscerti, tranquilla quel pavone starnazzante non piace per niente nemmeno a me, io sono Sheila e ahimè sono la schiava di quel barbaro di un principe.- Al che lei assunse un'espressione dispiaciuta: -mi dispiace molto per te, vedi hai ragione, mio fratello con le schiave è terribile, ma non preoccuparti, adesso che ho trovato una nuova amica non la voglio perdere, ti proteggerò io da lui, che bello avremo anche le stanze vicine!!- aggiunse abbracciandomi. La mia faccia doveva essere diventata più rossa di un rubino, ma non feci in tempo a formulare un pensiero coerente che aggiunse: -Comunque io sono la principessa Nitocris ma quando siamo sole chiamami semplicemente Cris!! Ora vieni, ti mostro la tua stanza dove troverai anche degli abiti decenti e dobbiamo anche farci belle per sta sera!!-
E mi lasciai trascinare da quella furia di ragazza, mentre dentro di me sentivo uno strano calore: non avevo mai avuto nessuno che mi trattasse da amica, ma Nitocris con la sua dolce vitalità raggiante era riuscita in pochi minuti a fare breccia nel mio cuore e a farmi sorgere un sorriso spontaneo che arrivava fino agli occhi. Corremmò così nelle sue stanze ridendo come due ragazzine, ma mi ricordai troppo tardi che quell'ala del palazzo era destinata anche a un'altra persona, che proprio in quel momento mi stava guardando con uno sguardo palesemente omicida.

La foto nei media è di Nitocris, per Narmer ho trovato quattro foto che mi attraggono ma non so decidere, perciò, visto che "De gustibus non disputandum est" (se sbaglio correggetemi) le pubblico tutte e quattro e starà a voi decidere che volto dare al vostro Narmer personale ;)

P.S.: le prime tre sono foto che ho preso da Pinterest, mentre la quarta è di un cantante turco che si chiama Tarkan

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