Capitolo 25

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Nitocris' pov

Si svegliò di soprassalto due o tre ore prima dell'alba scattando seduta di colpo respirando affannosamente. Ricordava ogni istante di quell'incubo che l'aveva svegliata, si era ritrivata circondata da cadaveri di soldati, chimere e pezzi di enormi statue tra le rocce del deserto, con Narmer che la sorreggeva; sentiva ancora la risata di Osiride mentre si abbatteva su Sheila rimbombarle nelle orecchie, sulla sua Sheila, che in quel momento dormiva profondamente con le mani allungate verso di lei.
Si distese di nuovo accanto alla ragazza, ammirandone i lineamenti distesi dal sonno, rabbrividendo al pensiero che l'indomani avrebbe rischiato di perderla. Sentiva di appartenere  sia a lei che al fratello, e li voleva entrambi. Avrebbe sposato suo fratello Nar come da tradizione, ma li amava entrambi. Si, li amava, ammise sorridendo al punto di lasciarsi scappare un paio di lacrime e accarezzando delicatamente il volto dell'amata stando attenta a non svegliarla, ma invano.
Sheila aprì dolcemente le palpebre rivelando due occhioni da cucciolo assonnato che si spalancarono subito alla vista delle sue lacrime. -Perché piangi?- sussurrò con voce arrochita dal sonno. -Perché vi amo- risposi - Ti amo, e amo Narmer. E ho paura di perdervi. Ho paura che mi lascerete-.
Sheila si incupì: -Succederà, non possiamo evitarlo, ho bisogno di andare fino in fondo con questa storia e con tutti quei vermi indegni di respirare la mia stessa aria... Ma farò il possibile per tornare da te- replicò accarezzandomi il fianco, per poi sdraiarsi sopra di me avvolgendomi con le sue calde braccia, mentre le nostre bocche si scontravano in un bacio mozzafiato, di disperazione e di passione, di addio e di... amore. Anche se non l'aveva detto esplicitamente percepivo il suo amore per me, sapevo che già lo provava, solo non sapeva dargli un nome.
Staccandosi lentamente dalle mie labbra e leccandole voluttuosamente aggiunse: -Ora è meglio che tu ti rimetta a dormire principessa, domani sarà una giornata pesante-. Per poi tirarsi su un fianco e stringermi tra le sue braccia. E cullata dal suo profumo chiusi gli occhi, perdendomi in un sonno profondo e pregando Bes, dio dellla casa e protettore del sonno,  di non avere altri incubi.

~ Qualche ora prima... ~
Narmer's pov

Ero ormai rassegnato all'idea che Sheila non si sarebbe fatta viva per il resto della notte. Cazzo.
Avevo bisogno di parlare con lei: quella sera al banchetto mio padre aveva uno strano ghigno mentre la osservava danzare, ed avevo un brutto presentimento riguardo alla cerimonia del giorno seguente, accentuato dal fatto che lo stesso faraone mi aveva raccomandato di tenermi lontano dall'altare sacrificale al contrario del solito, avendo sempre aiutato lui e i sacerdoti ad immolare gli animali sacrificati a questo o a quell'altro dio.
Porco Anubis, rischierò di non avvisarla in tempo! E poi perché ha reagito in quel modo? Sa che razza di troia sia Lena e che farebbe di tutto per ferirla, non è da lei reagire in maniera così... Pacata?!? Stupendomi da solo feci mente locale accorgendomi dello strano comportamento della ragazza a partire dal momento in cui aveva trovato la puttana di mio padre avvinghiata a me: sembrava quasi spenta... Come se fosse troppo occupata a contenere una tempesta interiore per occuparsi minimamente di ciò che trasmetteva all'esterno; come se non le importasse nemmeno più. Doveva essere successo qualcosa di ben piu grave della sgualdrina, altrimenti mi avrebbe già trinciato in due e si sarebbe sfogata allegramente su di me strapazzandomi e dominandomi per tutta la notte; la sua reazione era stata opposta invece, ed era questo che mi lasciava perplesso, come mai una ragazza così viva e focosa come lei, instancabile, che rispondeva di botto a qualsiasi provocazione e scoppiava come una furia all'istante, in quelle giornate sembrava avere la personalità di un dattero rinsecchito? Come se tutto le scivolasse addosso lasciandola intaccata, spenta, infastidita dalle mie stesse continue attenzioni. Quando la sera prima non si era presentata avevo pensato con un certo dispiacere che volesse punirmi per aver abbassato la guardia con quell'inutile ancella, finendo per masturbarmi incessantemente per metà della notte rimanendo insoddisfatto in ogni caso. Ma la seconda notte di fila non mi faceva presagire niente di buono, anche sapendo che non era scappata visto che Kuma gironzolava da quelle parti, e il leone la seguiva dovunque andasse.
Ero ancora disteso a letto perso nei miei aborti mentali quando Kuma stesso zampettò nella mia stanza e mi balzò addosso facendomi scattare seduto tossendo sguainatamente dopo averlo lanciato dall'altra parte della stanza. -Sheila la finisci di aizzare il tuo leone contro di me?- sbraitai a...  Il vuoto. Credevo che dopo il leone sarebbe apparsa lei come al solito sbellicandosi dalle risate, ma della ragazza non c'era traccia. Mezzo secondo e sentivo già il panico scorrermi nelle vene. -Per le corna di quella vacca di Athor! Kuma se tu sei qua dove cazzo è Sheila??- gridai scattando in piedi.
Improvvisamente gli occhi ambrati del leone si illuminarono di una strana luce viola che puntò dritta al mio cuore. Spaventato, indietreggiai mormorando: -Sheila se questo è uno scherzo non è per niente divertente...- ma di lei nessuna traccia. La luce sparì veloce come era arrivata, lasciandomi frastornato, e al suo posto vidi che Kuma era balzato di nuovo sul letto e mi fissava con quegli occhi vispi e intelligenti, troppo intelligenti per un semplice leone.
Guarda che puoi anche sederti, non mordo mica!
Una voce felina, una via di mezzo tra un miagolio strascicato e un ruggito mi rimbombò in testa. Ma che? Cos...? Pensai guardandomi attorno cercando di scoprirne l'origine.
Non fare come se io non ci fossi! È così strano sentir parlare qualcuno nella propria testa?
-Kuma?!?- urlai.
Proprio io, la scoperta della sfinge... E riesco a sentire benissimo quello che pensi, quindi evita di urlare a una stanza vuota, potrebbero prenderti per pazzo.
Oh bhe... Un leone sta semplicemente parlando nella mia testa; ma dai, come può anche solo venirti in mente quest'idea? Sgocciolavo sarcasmo da tutti i pori.
L'ironia lasciala per un'altra volta; siediti, ci sono cose abbastanza gravi di cui parlare.
Il suo tono era terribilmente serio ora, perciò mi sedetti di fronte a lui, sperando di scoprire una volta per tutte cosa frullava in testa a Sheila.
A Sheila non frulla in testa un bel niente, è tuo padre con la Somma Merda d'Uomo che complotta contro di lei.
Ero sconcertato. Mio padre? Con il Sommo Sacerdote?
Li abbiamo sentiti ieri progettare di ucciderla alla cerimonia, approfittando della confusione delle danze, e scommetto che la tua cara Lena centra in tutto questo.
Lo immaginavo che quell'oca centrasse in tutto questo, e posso capire la voglia di vendetta del babbuino, ma non riesco a spiegarmi perché abbia coinvolto mio padre...
Perché dopo la bellissima idea di mandare un sicario a farti a fettine non voleva inimicarselo ancora di più, idiota! E il pennuto reale stesso è convinto che da quando è arrivata lei tu ti sia rammollito!
Se non fosse stato per la gravità della situazione mi sarei messo a ridere: rammollito? Io? Con gli allenamenti massacranti di Sheila? Con le lotte a mani nude contro di te? Con le notti di fuoco che mi fa passare?
Appunto... In qualche modo accettando il suo aiuto ti sei sottomesso a lei ai suoi occhi, e il futuro faraone non può di sicuro sottomettersi a una schiava, per quanto forte essa sia.
Chinai la testa, scuotendola: immagino che affidandomela un mese fa sperasse che la distruggessi, invece vedendola ancora viva e forte sarebbe capace di pensare pure che tra me e lei potesse esserci qualcosa in più...
Perché c'è qualcosa in più, vero?
Scossi di nuovo la testa, confuso. C'era? Si, di sicuro. Cos'era? E chi cazzo lo sa! Mi risposi da solo innervosendomi. Provavo qualcosa per lei, provavo qualcosa per Nitocris... Chi lo sa?
L'unica ad essere riuscita a fare chiarezza su questo punto è proprio Cris... Voi testacce di marmo non ce la farete mai finché non buttate l'orgoglio in fondo al Nilo. E per la cronaca penso che tuo padre sia anche geloso di te... In fondo, tu sei riuscito ad averla al contrario di lui.
Mio padre le aveva messo gli occhi addosso?
Aveva cercato di stuprarla ancora prima che invadeste quel regno, era stato invitato ad un banchetto e sorprendendola nei corridoi si era ritrovato un coltello puntato alla gola; riflettendoci probabilmente l'ha affidata a te a colpo sicuro sperando che la distruggessi il prima e il più crudelmente possibile.
Immagino che vedere Lena incollata a me non sia stato un bello spettacolo, sbuffai.
Bleah! Dcisamente no; se ci aggiungiamo pure quei due e quel cazzo di serpente puoi immaginare il suo stato e perché non volesse scoppiare di fronte a  Cris, gli altri e soprattutto te! Che non facevi altro che tormentarla appena mi allontanavo!
Serpente?!? Da quando vi fate problemi per un semplice serpente??
Da quando quello non era un semplice serpente e si chiamava Ap... Ops
Ap..? Ap cosa? Apep?
Chi? Cosa? Chi l'ha detto?
Eh no piccolino non fai sti giochi con me, cos'è che tenete nascosto voi due? Tuonai. Cosa centrano gli dèi ora?
Il leoncino chinò la testa, quasi intimorito: non posso proprio parlartene o Sheila mi ammazza, non posso metterti in pericolo.
Mi ha addestrato, sono ancora più forte ora! Non potete tenermi fuori!
Ma non sei abbastanza forte per battere un dio! Ringhiò, Per questo ce ne dobbiamo andare, prima che colpiscano anche voi!
Cosa cazzo siete per attirare così tanto le ire degli dèi? E... Aspetta un attimo, voi non ve ne andate da nessuna parte!
Dobbiamo... È ora che Sheila scopra la verità sulle sue origini, e restando a palazzo oltre ad essere in costante pericolo mette in pericolo anche voi.
È una semidea vero? Mi venne un'illuminazione.
Fa già fatica ad accettare quell'idea ma... Io credo che sia molto di più. È il dio dei morti in persona a darle la caccia.
OSIRIDE?!? Urlai nella mia testa.
Si ma non ti dirò di più, ho già detto troppo. Stai in guardia domani, mi raccomando. Concluse cercando di defilarsi.
Puoi dirmi almeno dov'è ora? Lo fermai.
Vieni. Rispose.
Era ormai notte fonda, ma senza fare domande lo seguii nelle stanze di Cris, dove le trovai insieme. Mia sorella era immersa in un sonno profondo, mentre Sheila era semisdraiata in parte a lei, accarezzandola distrattamente guardando fuori dal balcone. Erano una visione insieme, accentuata dal fatto che erabo entrambe coperte solamente da un lenzuolo. Non ci impiegai molto a capire che questa notte la ragazza era riuscita a contenere la sua furia, e ne fui stranamente contento.
-Hai intenzione di stare lì impalato ancora per tanto?- mi ridestò la sua voce velata di ironia. Riscuotendomi mi avvicinai lentamente al letto sedendomi accanto a lei. -Sheila io... Mi dispiace per quella zoccola, è...- mi zittì con un indice sulle labbra.
-Shhh... So di che pasta è fatta, ma devi sempre tenere la guardia alta con chiunque, specialmente con chi ha l'aspetto più debole, per questo sono arrabbiata con te.-
-Mi dispiace- asserii -Mi dispiace per tutto. Ma non andartene-. Mi fece un piccolo sorriso triste: -Devo, è ora di dare un taglio a questa storia. Solo...- si fermò osservando Cris: -Prenditi cura di lei quando non ci sarò più. Ha bisogno di te-.
-Ha bisogno di noi- replicai. -Di entrambi-.
-In qualche modo tornerò, l'ho promesso... E ora vieni qui, sdraiati accanto a Cris, domani sarò ancora incazzata con te, ma sta notte ci siamo solo noi tre-.

Angolo autrice:
Sorpresina... Due pov degli altri personaggi principali, spero vi piacciano, alla prossima!

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