Capitolo 6

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Quelle due pozze azzurre mi stavano squadrando come se volessero squoiarmi viva, ma contrariamente a ciò che si aspettava al posto di avere un'espressione terrorizzata assunsi un atteggiamento di sfida guardandolo fisso negli occhi, spiazzandolo e costringendolo ad abbassare lo sguardo. In quel modo notò la mia mano intrecciata a quella di Cris lasciandosi andare ad uno sbuffo scocciato: -Cris quante volte ti ho detto di non giocare coi miei giocattoli?!? E tu!! Non credere di averla passata liscia, fila subito in camera mia che facciamo i conti...- disse brontolando come un poppante.
La mia risposta non tardò ad arrivare: -Senti un po tu cara la mia primadonna mestruata: prima di tutto io non sono un oggetto e tantomeno il tuo giocattolo, per colpa tua non ho nemmeno avuto il tempo di mangiare e sono già arrabbiata per colpa di quell'oca della coreografa che non ha fatto altro che trattare di merda tua sorella mentre tu eri a fare i tuoi sporchi comodi, quindi adesso ci fai il favore di spostarti da lì che dobbiamo andare a prepararci per il tuo fottuto banchetto!!- alle mie parole rimase dapprima spiazzato, poi preoccupato per la sorella e infine tirò fuori il suo solito ghigno che mi mandava in bestia, tutto suo padre pensai con una smorfia... Cercò di prendermi per un braccio ma Cris velocemente mi trascinò nelle sue stanze mentre quello ci urlava dietro di fermarci e tornare da lui, ricevendo in risposta il rumore dei nostri passi che si allontanavano.

Una volta raggiunta la stanza di Cris ci buttammo sul letto e ricominciammo a ridere come due matte fino a rimanere senza fiato. Una volta tornato un minimo di serietà la mia nuova amica iniziò a parlarmi: -Sei stata fantastica prima con Nar, l'hai lasciato spiazzato, nessuno a parte nostro padre è mai riuscito a tenergli testa così!!- -Ti ringrazio... Vedi, avevo già conosciuto il faraone quando ancora ero la ballerina preferita all'altro castello, e lui aveva cercato di portarmi a letto, ero riuscita a respingerlo ma a quanto pare vuole farmela pagare facendomi passare sotto le grinfie di tuo fratello, che purtroppo per lui non ha ancora capito con chi ha a che fare... Vedi, sono stata ritrovata sulla spiaggia quando ero ancora in fasce e cresciuta a palazzo tra intrighi fra nobili e gelosia delle altre serve, perciò fin da piccola ho dovuto imparare a cavarmela da sola, e a parte rari casi non ho mai avuto qualcuno che mi difendesse o si prendesse cura di me... Già solo il fatto che tu ti stia comportando in questo modo con me mi ha lasciato sconvolta credimi, l'amicizia è così nuova e sorprendente per me, non finirò mai di ringraziarti!!-
-Oh Sheila!!- esclamò abbracciandomi -ho sempre desiderato un'amica come te, nessuno mi aveva mai trattato in maniera così semplice, calorosa e spontanea, specialmente a danza!!- -A proposito, questa è una domanda che ti volevo fare: come mai quell'oca ti disprezza così apertamente e tu ti fai trattare così male? Sei la principessa dopotutto- -Lena dici? Bastasse solo quello per farla stare zitta... Purtroppo è la scaldaletto favorita di mio padre e non fa altro che vantarsene, perciò gode di una specie di immunità a quanto pare, ho provato a parlare con mio padre di come si comporta, ma al posto di ascoltarmi ha pensato subito che io mi lamentassi con lui per gelosia dicendo che lei era la migliore ballerina e quindi dovevo solo imparare da lei e stare zitta- -Che idiota di un pennuto, lui e la sua gallinella spennacchiata, fosse almeno brava e aggraziata la metà di quanto lo sei tu- fu il mio commento che ottenne subito di farla ridere.
-Su coraggio, tra poco inizia il banchetto serale e dobbiamo ancora prepararci!! Certo, modestamente parlando non ne avremmo nemmeno il bisogno, ma adoro far sfigurare quelle... Come le hai chiamate? Oche starnazzanti!!- e mi trascinò in una stanza adiacente che conteneva una vasca immensa, dove crescevano dei fiori di loto ai lati; l'atmosfera era luminosa per una grande apertura sul soffitto, ma calda e accogliente. Subito ci spogliammo e notai che oltre a un visino dolce e sottile, sotto le vesti nascondeva un corpo esile e sinuoso ma slanciato, rimasi incantata davanti a quella visione, era comparabile alla bellezza di Iside. A quanto pare si accorse che la stavo guardando immobile a bocca aperta e con la bava, perciò con un dolce sorriso mi afferrò la mano e mi condusse dentro l'acqua fresca, che mi fece rabbrividire per il contrasto con la mia pelle bollente. Una volta immerse completamente il suo sguardo si accese, e sussurrando disse: -Sei bellissima...-
Iniziò ad accarezzarmi con le sue dita affusolate, e ricambiai dolcemente; stettimo così, abbracciate tra coccole, effusioni e qualche bacio rubato, fino a quando la pelle delle dita non incominciò a raggrinzirsi e arrivò il momento di uscire.
Nella stanzetta che mi avevano assegnato, e che scoprii comunicasse sia con le stanze di Cris che con quelle di Narmer, trovai una brandina per dormire, una finestra che con un piccolo salto permetteva di raggiungere il tetto piatto e qualche piccolo mobile dove erano riposti gli abiti che avrei utilizzato quotidianamente e quelli per danzare e servire ai banchetti; ne presi velocemente uno e tornai da Cris.
La trovai ancora nuda con le mani tra i capelli davanti a una miriade di abiti; appena mi vide esclamò: -Oh porco Anubis finalmente sei arrivata!! Ho un problema più grande della sfinge! NON SO COSA METTERMI!!!- -Cris sta tranquilla, staresti bene anche con addosso uno straccio di lino da quanto sei bella...- frugai un attimo nell'armadio e trovai un abito, se così si può chiamare, simile al mio, composto da un reggiseno dorato e uno straccio di lino azzurro svolazzante che copriva a malapena il suo bel culetto. L'unica differenza tra i due è che il suo era azzurro e il mio rosso.
-Sheila ma lo sai che sei fantastica? Questo abito è a dir poco perfetto!!- urlò perforandomi mezzo timpano. Indossammo i suddetti "abiti" e ci agghindammo con bracciali, cavigliere e un girocollo dorato che ricordava le spire di un cobra. Inizialmente indossai anche un copricapo che avevo trovato tra gli accessori, ma Cris me lo sconsigliò, dicendo che i miei capelli sciolti sarebbero stati molto meglio.
Completata l'opera ci squadrammo a vicenda: l'azzurro del suo vestito stava divinamente con il suo incarnato pallido e i capelli ramati, mentre a sentire lei il rosso del mio si intonava perfettamente ai miei capelli corvini e agli occhi color tramonto. Quando entrammo in una stanza adiacente alla sala dei banchetti per raggiungere le altre ballerine queste rimasero a bocca aperta, mentre i volti dell'ochetta starnazzante e leccapiedi varie diventarono rosse dalla rabbia e dall'invidia: -Direi che fino ad adesso abbiamo ottenuto l'effetto sperato.- sussurrai scherzosamente a Cris, facendola gongolare dal divertimento.
Ripresasi dallo shock di non essere più al centro dell'attenzione, la stessa oca si avvicinò a noi con aria di superiorità, e disse: -Beh, non credetevi chissà chi perché il vostro aspetto è leggermente più decente del solito, tanto lo sanno tutti che guarderanno solo me, perché sono più bella di tutte voi, e non avete un briciolo della mia grazia!- -Ora ci divertiamo- sussurrai a Cris, per poi aggiungere ad alta voce: -Sinceramente se la tua grazia si ferma a sculettare e starnazzare come un'oca sono contentissima di non averla, e tira meno il collo che prima o poi si spezza, anzi, tiratela di meno e basta-.
La sua faccia era diventata ancora più rossa del mio abito, ma in quel momento sentimmo le trombe trionfali che annunciavano l'ingresso del faraone nella sala dei banchetti, perciò fu costretta a starsene zitta e rimandare le sue stronzate a fine serata. Mentre aapettavamo di aprire le danze mi capitò di sentire di sfuggita stralci di una conversazione tra testa di pennuto uno e testa di pennuto due nell'altra sala:
-Narmer, dimmi un po come va con la schiava che ti ho concesso- -Sinceramente padre mi avete dato un bel problema, non sono nemmeno riuscito a sfiorarla che già mi era scappata via, e ha pure già fatto amicizia con Nitocris, è assurdo!- il faraone si aprì in una sonora risata: -Figliolo, è inutile che cerchi di nascondermelo, quando l'ho conosciuta ancora prima di conquistare il suo regno era riuscita a fermare e immobilizzare pure me, quella ragazza è una furia selvaggia, e l'ho assegnata a te proprio per metterti alla prova: solo se riuscirai a domarla e a farla tua con il suo consenso dimostrerai di essere un degno successore al mio trono... E sinceramente non credo che ci riuscirai in un solo mese, pensa che se non fosse stata una donna molto probabilmente l'avrei fatta diventare una delle mie personali guardie scelte, la più alta carica alla quale un soldato aspira, proteggere il faraone in persona!-
Purtroppo non riuscii ad ascoltare oltre, perché i musicisti iniziarono a pizzicare le corde dei loro strumenti e a battere sui tamburi.
-Si va in scena- mi sussurrò Cris.

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