Surry's Pov.
Oggi è stata una giornata piena di pioggia, una di quelle giornate comuni che, diciamocelo, si scordano facilmente, la ho passata semplicemente a montare tre video al mattino. Stranamente smise di piovere nel primo pomeriggio. Chiamai qualche amico ma nessuno aveva voglia di uscire a fare due passi, erano tutti abbastanza stanchi e depressi con la voglia di buttare giù da un balcone questo lunedì pomeriggio, tutti a dire che il lunedì non è una bella giornata e altre cose così che per me, però, non valgono dato che il lunedì è il mio giorno "preferito" della settimana, potrei essere l'unico al mondo a preferirlo.
Erano le 15:00 circa. Io avevo voglia di uscire di casa, allora uscii, da solo. È qui che conta davvero il proverbio: meglio solo che mal accompagnato. Anche se non è che con i miei amici sarei stato mal accompagnato comunque conto lo stesso su ciò che dice il proverbio.
Camminai davvero tanto. Non pensavo a nulla. Avevo solo voglia di camminare. Niente di più. Chissà perché camminavo... Forse cercavo qualcuno o qualcosa... Ma no... Cercavo solo di essere felice anche in un giorno di pioggia.
Andai verso il parco. Era isolato, come tutte le strade del resto, sembrava di stare in uno di quei film in cui tu sei l'unico al mondo rimasto in vita e cerchi di non impazzire, io non impazzivo semplicemente perché so di non essere solo. Andai verso le giostre, per guardare i bambini giocare e sorridere per la loro felicità. Non c'era nessuno, tranne una ragazzina sull'altalena, era mora con i colpi di sole, i suoi occhi erano intensamente scuri, indossava una felpa rossa con una scritta nera: all you need is love. Ed i suoi jeans erano neri. Ascoltava la musica. Mi notò, ma restò semplicemente al suo posto come se non mi conoscesse, forse non mi seguiva su YouTube. Decisi di andare da lei a parlarle, dopotutto eravamo soli.
Le dissi:
-piacere, mi chiamo Salvatore-
Lei rispose in tutta calma e con gentilezza:
-so chi sei, ti seguo su YouTube-
Seguii un suo sorriso ricambiato.
Continuai:
-okay, tu mi conosci, ma io non conosco te.-
-non devi per forza conoscermi...-
Seguii un suo sorriso sarcastico.
-per me le persone che mi seguono sono importanti, tu mi segui, di conseguenza sei importante, ed io vorrei conoscere chi mi segue-
-non credi che dovrebbe essere chi ti segue a volerti conoscere?-
Cazzo questa ragazza riusciva sempre a rigirarmi la frittata. Cambiai argomento.
-cosa ascolti?-
-la mia canzone preferita di ora, Faded di Alan Walk-
-amo anche io questa canzone-
-non mi sembra una novità, piace a quasi tutti-
-beh ancora non mi hai detto il tuo nome...-
Sbuffò.
-se ci tieni davvero tanto a saperlo è Katie...-
-davvero un bel nome-
-grazie-
Ci fu un attimo di silenzio, non sapevo cosa dirle, certo non potevo andarmene e lasciarla così. Optai per una richiesta...
-senti ti va di prendere un gelato con me? alla gelateria difronte?-
-se me lo chiedi sarà perché lo vuoi veramente. va bene.-
Mi rispose freddamente alzando gli occhi al cielo.Prendemmo i gelati, il mio al cioccolato ed il suo a fior di panna. Incominciai un altro discorso:
-sei diversa dalle altre fan...-
-in che senso?-
-nel senso che sei molto più fredda e meno matta della maggior parte delle fangirl-
-in un certo senso "diverso" significa anche speciale, in pratica mi hai detto che sono speciale-
-non ho detto che sei speciale,non nego che tu lo sia, ma dico che sei diversa, forse un po' stramba-
-non è carino definire una ragazza "stramba" e dirglielo è ancora peggio-
-okay, scusami, non volevo offenderti-
-infatti non mi sono offesa, per me non conta cosa pensano gli altri di me, soprattutto perché mi piaccio così-
Cambiai discorso.
-di che anno sei?-
-e a te cosa importa?-
-è solo per sapere, nulla di più-
-se davvero ti importa... 2002-
-sai ti porti più matura!-
-io in realtà non mi definisco così ma se ti fa sentire meglio con te stesso provare a farmi complimenti okay-
-scusami, cercavo solo di attaccare bottone, ma sono una frana...-
-sì, devo ammettere che non sei troppo bravo. sai che ore sono?-
-sì, sono le 21:28-
-oh cavolo, devo scappare, scusa!-
Se ne andò stampandoli un bacio sulla guancia.Tornai anche io a casa, si era fatto piuttosto tardi. Da quando Katie se ne andò non smisi di pensare a lei e a quel piccolo bacio che mi aveva dato, un momento magico che non avrei mai scordato... Volevo rivederla ma non avevo una minima informazione per rintracciarla, l'unica cosa che avrei potuto fare sarebbe stata presentarmi domani allo stesso orario al parco, forse la avrei ritrovata. Ma perché ci tenevo così tanto? Era solo una ragazzina di tredici anni che mi segue? Boh non lo so, sarà stata l'emozione del momento intrigante e misterioso.
Katie's Pov.
Perché lo avevo baciato? Era solo un bacio sulla guancia ma perché lo avevo fatto? Scappai veloce, non avrei sopportato una discussione su questo mio bacio sulla sua guancia. Forse per alcuni sarei una pazza... Insomma Salvatore Cinquegrana voleva conoscermi meglio ed io ho rifiutato? Boh sono pazza oppure lesbica... Opto per la prima opzione. Pensai a Surry tutta la sera, tutta la notte, volevo rivederlo assolutamente il giorno seguente.
STAI LEGGENDO
Qualcosa di surreale||SurrealPower
FanfictionSalvatore annuncia di non essersi mai innamorato nel suo TAG 100 domande. Qualche giorno dopo scopre che è più facile di quanto pensi innamorarsi di qualcuno senza capirne il perché.