Surry's Pov.
Basta Katie. Devo eliminarla dalla mia mente, aveva solo reso la mia vita una merda. Il problema è che era diventata la ragazza che amavo, la ragazza stronza che però amavo.
Capii che per dimenticarmi di lei dovevo solo trovarne un altra, una più porca, una ancora più stronza, una che mi faccia tornare a quei vecchi tempi, quando non sapevo nemmeno che esistesse una mia fan che si chiamasse Katie.
Allora quella sera andai in discoteca nella speranza di incontrare una puttanella che mi facesse del bene (non puttanella nel genere di Katie).
Bevvi tanto, ma proprio tanto, alle 2:30 avevo già finito i soldi per il troppo alcool.
Credevo che non fosse la mia serata fortunata, finché nel locale non entrò lei, una ragazza troppo figa, aveva i capelli biondi lunghi e gli occhi chiari, era alta, altissima, il suo colorito di pelle era chiaro.
Mi si avvicinava, non capivo cosa trovasse in me in quel momento se non un morto di alcool.
-ciao- disse con il suo accento nordeuropeo.
-ciao-risposi.
-come ti chiami?-
-Salvatore, tu?-
-Ines-
-sei italiana-
-un po', mia madre è italiana, mio padre è tedesco-
Mi cominciò a raccontare un po' di se, ma ovviamente io non prestavo attenzione, ero troppo distratto dalle sue enormi tette, porca puttana mi sentivo male.
-scusa devo andare un attimo in bagno- dissi interrompendola.
-vuoi che vengo con te?-
Cazzo. Questa si che era una gran puttana.
-okay- dissi imbarazzato.Immaginare un po' cosa abbiamo fatto non è tanto difficile ma... io continuavo a pensare a Katie, e a quello che mi disse l'altro giorno. Mi tornò in mente quel momento in cui disse:
-no, Surry, ascolta, se io devo fare questa cosa la voglio fare con una persona che amo veramente, quindi tu sei perfetto-
Quelle parole che ricordavo fecero scendere delle lacrime durante il tragitto per tornare a casa.
Ma no. Basta. Io dovevo dimenticarla. Domani chiamerò Ines (mi aveva dato il numero) e uscirò con lei dimenticando ..... No non voglio nemmeno dire più il suo nome.
Katie's Pov.
Ero a studiare quando squillò il telefono, era Sasha:
-hey-risposi.
-hey, senti devo parlarti-
-si, dimmi pure, mi serve una distrazione dallo studio, non c'è la faccio proprio più-
-si ehm, non è una cosa che si digerisce facilmente-
-Sasha dimmi-
-e se non c'è la fai?-
-io posso sopportare tutto-
-va bene... Sto tornando a Genova-
Mi si spezzò il cuore con quelle parole, non avrei rivisto Anima per tanto tempo.
-come?-
-Katie, io ho una famiglia, degli amici, una vita-
-okay, okay, ma tornerai presto?-
-non lo so-
-cosa vuol dire non lo so?-
-Che non so quando tornerò-
-ma per te quindi non significa nulla la nostra storia? Cioè non dai minimo senso a ciò che abbiamo passato?-
-Katie, io ti amo, tu però non sei la mia vita-
Il mio cuore si spezzò in 1.096.668 pezzi (come gli iscritti attuali di anima). Piansi.
-Katie? Sei ancora lì?-
Chiusi la chiamata. Non potevo pensarci, NON SONO LA VITA DI SASHA, già, infatti, io SONO LA VITA DI SURRY, lui me lo aveva anche detto, quel giorno, all'ospedale.Decisi di scrivergli:
-hey-
Non rispondeva. Notai la sua foto di profilo, la aveva cambiata, non era più il suo fantastico slogan: easy peasy lemon squeezy. Ma una foto sua con una ragazza bionda che bevevano come due fidanzati, non so come descrivere bene l'immagine ma...i loro bicchieri erano incrociati.
-cosa vuoi?-rispose
-niente, volevo sapere come stavi-
-ah, benissimo-
-chi è quella del tuo profilo?-
-e a te cosa importa?-
-ho domandato prima io, quindi tu rispondi per primo-
-okay, non ho problemi a dirtelo, tanto sei la mia ex, è una tizia che mi sono fatto ieri sera-
-io non sono la tua ex-
-ah allora ti devo bloccare direttamente perché sei solo una fan e non ti conosco? Perfetto-Mi aveva bloccato.
Non sapevo davvero cosa fare, era il giorno più brutto della mia vita, mi restava solo Stefano ma ho paura che presto anche lui mi abbandonerà.
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Qualcosa di surreale||SurrealPower
FanfictionSalvatore annuncia di non essersi mai innamorato nel suo TAG 100 domande. Qualche giorno dopo scopre che è più facile di quanto pensi innamorarsi di qualcuno senza capirne il perché.