Capitolo 26

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Louis.





Ero arrivato all'università in cui studiava Harry da qualche minuto ed al mio fianco c'era inaspettatamente Zayn. Non avrei mai pensato che avrebbe accettato di venire con me, nè tantomeno che per tutto il viaggio mi avrebbe chiesto di Harry, mostrandosi gentile e disponibile. Harry e Niall sarebbero comparsi a minuti sul piccolo palco di fronte a noi, così io e Zayn ci accomodammo sulle poltroncine azzurre a metà sala come usavamo fare a scuola: nè troppo visibili, nè troppo distaccati. Controllai velocemente il cellulare, trovandoci un messaggio di Harry.



"Mi manchi, amore"



Il mondo smise di girare per alcuni lunghi secondi, durante i quali mi focalizzai solo sullo schermo del mio telefono, iniziando a sorridere prima di digitare la risposta.



"Anche tu mi manchi. Sono qui, ti aspetto"



Inviai e riposi il telefono nella tasca impostando la modalità silenziosa, visto che il rettore stava iniziando il suo discorso. Dopo oltre 20 minuti di parole a mio avviso totalmente inutili, iniziò a chiamare gli studenti ad uno ad uno, porgendo loro una pergamena e stringendogli la mano.

C'erano decisamente troppi cognomi che iniziavano con lettere che venivano prima della S e mi stavo iniziando a spazientire. Applaudimmo Niall quando fu il suo momento e lui ci sorrise di rimando, sventolando felice il documento che aveva appena ricevuto come se fosse finalmente libero.



"Harry Edward Styles" pronunciò il rettore.



Harry salì i pochi gradini per arrivare al palco ed io incollai gli occhi sul suo viso. La sua pelle era radiosa e colorita, segno che fosse visibilmente in imbarazzo. Sorrideva ampiamente al rettore mentre gli stringeva vigorosamente la mano, prima di girarsi verso il pubblico a cercare il mio sguardo. I capelli erano tirati indietro dolcemente, tenuti fermi dal tocco nero che portava sul capo. Non riuscii a concentrarmi sui tratti del suo corpo coperti dalla toga, anche perchè il suo sguardo si spostò nella mia direzione ed il suo sorriso cambiò, passando dall'essere orgoglioso di sè stesso a decisamente più dolce, facendomi anche l'occhiolino. Quanto volevo togliergli quell'espressione furba dal viso con un bacio...

Dopo aver chiamato i restanti ragazzi (tempo che io avevo passato a guardare fisso Harry), il rettore ci aveva invitati tutti al buffet nella sala principale dell'università, così dopo qualche secondo tutti si stavano ammassando alla porta per arrivare per primi ai tavoli.

Ma a me non importava, avevo bisogno di Harry. Non lo sfioravo da oltre quattro giorni e avevo la sensazione di non capire più niente senza di lui.

Lo aspettai appena giù dai gradini, lasciando Zayn a chiacchierare con Niall. Lui non si era accorto che ero già lì e ancora mi cercava tra il pubblico, così quando mi passò a fianco impegnato a cercarmi con lo sguardo, mi misi dietro di lui incrociando le mie braccia sul suo petto. Sobbalzò leggermente, evidentemente non se lo aspettava, girandosi poi nella mia direzione e regalandomi un sorriso radioso.



"Lou..."



Mi abbracciò stretto rischiando di far cadere il tocco a terra, facendo anche le fusa al mio orecchio, come se non mi vedesse da mesi.



"Congratulazioni amore, o dovrei dire Dottor Styles?" domandai.

"Amore è meglio. Grazie di essere venuto" mi sussurrò all'orecchio.

"Vengo anche dopo, se vuoi" gli risposi sempre all'orecchio in modo decisamente più malizioso e lui mi guardò incredulo per quello che avevo appena detto.

Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora