Capitolo 9

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Harry.





Quella sera non presi sonno velocemente, anzi. Il pensiero che Louis fosse al piano di sotto mi agitava e non poco. Avevo terribilmente voglia di scendere le scale per guardarlo dormire e poter finalmente studiare i suoi tratti dolci con calma. Ma avevo paura che se si fosse svegliato e mi avesse trovato lì, mi avrebbe scambiato per un maniaco o qualcosa del genere, quindi rinunciai con mio grande disappunto.

Il temporale non sembrava volersi placare ed il vento neppure, quando un rumore attirò la mia attenzione. Mi misi di scatto seduto sul letto, attendendo di poterlo risentire.

Qualche secondo dopo si ripresentò e mi accorsi che era solo qualcuno che bussava timidamente alla mia porta.





"Louis?" chiesi interrogativo.

"Harry, sei sveglio?"

"Sì, hai bisogno qualcosa?"

"Non proprio. Scusa, è che non riesco a dormire. Dalla sera della frana ho paura e questo è... Il primo temporale"





Esisteva al mondo qualcosa di più adorabile di Louis Tomlinson che cercava di nascondersi mentre diceva quella frase? A mio parere no.

Mi sciolsi in un sorriso dolce ed aprii le braccia.





"Vieni qui"





I suoi passi erano ancora incerti, come se stesse valutando cosa fare.





"Non ti mangio, coraggio" aggiunsi.





A quel punto si sedette di fianco a me e si lasciò abbracciare.





"Vuoi parlare di qualcosa oppure hai sonno?"

"Vorrei dormire per non pensare e sono davvero stanco, ma non riuscivo giù, i tuoni si sentono molto più forte"

"Ci penso io"





Lo feci scivolare sotto le coperte del mio letto e mi stesi esattamente di fianco a lui.





"Non devi avere paura, ormai è quasi passato"





Un tuono abbastanza rumoroso gli fece portare istintivamente le mani sulle orecchie, mentre strizzava gli occhi e si girava su un fianco contro il mio collo. Non potei evitare di pensare che fosse la cosa più tenera del mondo e portai il mio braccio sul suo fianco.





"Non ti succederà niente finchè sei qui con me, Louis"

"Promettimelo" la sua voce era tremante e tremendamente bisognosa.

"Te lo prometto"





Si coprì ancora le orecchie per i successivi cinque o sei tuoni, prima di addormentarsi con la testa sul mio petto ed il braccio intorno alla mia vita.

Finalmente potei guardarlo dormire sereno e rilassato ed in poco tempo mi addormentai anche io.





Zayn.





Louis mi aveva fatto arrabbiare più che mai la sera precedente, ma non potevo negare di essere preoccupato. Non lo trovavo da nessuna parte ed il cellulare risultava irraggiungibile da ore.

C'era solo un posto in cui non avevo controllato e speravo vivamente di non trovarlo lì, ma dovevo andarci per la mia sanità mentale, per non diventare pazzo con le congetture.

Suonai al campanello e dopo qualche minuto di snervante attesa, mi aprì un Harry parecchio assonnato.





"Dov'è" dissi solamente.

"Dov'è chi?" disse prima di strofinarsi gli occhi con la mano destra.

"Louis, chi altro? Non fare il finto tonto"

"Non vuole vederti"





Aveva superato il limite. Chi era lui per decidere chi voleva e non voleva vedere Louis? Entrai senza troppe cerimonie in casa, rifilandogli anche una mezza gomitata totalmente casuale.





"E' qui, quindi?"

"Sì, ma ti ripeto che..."





Non badai alle sue stupide scuse, quando notai un cuscino ed una coperta sul divano, di fianco ai vestiti che Louis indossava la sera precedente perfettamente piegati.





"Ha dormito qui?" Chiesi più a me stesso che a lui. "Louis! Dove sei?" Il mio tono di voce si alzò decisamente mentre chiamavo il mio migliore amico.

"Abbassa la voce Zayn, sta dormendo"

"Sta dormendo? In un posto diverso dal divano? ... Ha dormito con te, Harry? Rispondi!"





Non potevo credere alle mie orecchie. Dopo tutto quello che gli avevo detto si era lasciato prendere in giro così.





"Sei un bastardo, Styles!"





Mi avvicinai a lui quasi ringhiando e preparando già il mio destro più potente, quando fui fermato.





"Zayn, fermo" disse Louis, da in cima alle scale.

"Ah eccolo il paladino della giustizia! Hai davvero dormito con lui, Lou? Diciamo dormito per non aggiungere altro"

"Posso spiegare" disse lui, abbassando lo sguardo.

"Che problema c'è a dire: Sì Zayn, ho dormito con lui perchè avevo paura e tu mi hai lasciato solo?" si intromise il riccio, rosso di rabbia.





Cosa ne voleva sapere lui di Louis? Lui non aveva paura di niente, era esattamente come me.





"Avevi paura, Lou? E di cosa? Che quello che ti avevo detto potesse essere vero?"

"Smettila, Zay"

"Avevi paura e sei venuto da questo stronzo al posto che dirlo a me?"

"Lascialo in pace e vattene da qui" aggiunse il mio amico.

"Cos'è, casa tua ormai?" non ci vedevo più dalla rabbia e Dio solo sapeva cosa avrei fatto ad Harry se Louis non fosse stato lì.

"Ti ripeto il concetto: vattene da casa mia" disse Harry.





Il riccio si mise fisicamente in mezzo tra me e Louis, prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori dal suo appartamento. Una volta fuori e lontani dalle orecchie di Louis, mi spinse leggermente per il vialetto aggiungendo una frase a bassa voce in modo che potessi sentirla solo io.





"Non ti azzardare più a trattare Louis in questo modo o te la dovrai vedere con me, hai capito?"

"Che paura Styles! Non finisce qui, sappilo"





Mi voltai dopo avergli rivolto uno sguardo di sfida e saltai in macchina desiderando solamente di avere il suo collo tra le mani per poterlo strozzare. Dio, quanto mi dava sui nervi.





Occhio a me!

Tra verifiche ed interrogazioni, sommersa di studio arretrato, ma sempre qui. Ho notato che le letture ormai iniziano a crescere, ma i voti no. Ho davvero dei lettori così pigri? A parte gli scherzi, spero vi stia piacendo l'evolversi della storia.

Quanto siete morte da uno ai Larry per History? Io decisamente troppo :)

-Gio.

Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora