Epilogo

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Harry.





Fu Liam a chiamarmi per avvertirmi di quello che era successo. La telefonata fu breve, ma molto intensa.



"Harry, vieni in ospedale" mi disse in lacrime.

"Che è successo?"

"Louis e Zayn stavano correndo in macchina e non so, si sono schiantati"



Tutto di questa vita, ma non Louis. Non potevo aver perso proprio Louis. Non adesso, non quando avevo ancora un milione di cose da dirgli, quando non gli avevo detto abbastanza volte che lo amavo, quando non avevamo condiviso una casa, una vacanza, una sofferenza. Quando non avevamo condiviso la vita.

Guidai come un pazzo fino all'ospedale, trovando Liam in lacrime ad aspettarmi. Lo abbracciai istintivamente dimenticando qualsiasi situazione passata. In quel momento c'eravamo noi due, accomunati da un sentimento di dolore non indifferente.

Lo sommersi di domande alle quali lui non seppe rispondere. Capii soltanto che non gli avessero detto come era successo, se stavano bene, se rischiavano la vita e soprattutto per quale diavolo di motivo Louis fosse su quella fottuta macchina con Zayn. Dovettimo attendere ore interminabili costellate di pianti, fazzoletti e disperazione, prima che il primario si degnasse di parlarci.



"L'intervento è appena finito per entrambi, abbiamo fatto il possibile. E' stato un brutto impatto. Non sappiamo se si sveglieranno, non ci resta che sperare. Mi dispiace" ci liquidò con due pacche sulle spalle ed in quel momento crollai.



Scivolai seduto per terra nella corsia d'ospedale, a piangere disperato come un bambino a cui erano state tolte le caramelle. Ma un bambino con il cuore spezzato.

Sentii di dover stare da solo, così mi scusai con Liam e raggiunsi il giardinetto retrostante l'ospedale. Era ormai Dicembre, nevicava abbondantemente ed ero vestito solo di una felpa, ma non importava. Ormai non importava più niente se non avessi potuto riavere Louis.

Piansi per decine e decine di minuti avvolto dalla neve che scendeva lentamente dal cielo, come se non gliene importasse nulla del dolore che in quel momento provavo. E forse era giusto così. Ognuno di noi soffriva nella vita ed io me ne ero infischiato fino a quel momento del dolore che era passato attraverso quelle corsie d'ospedale, tanto che il destino aveva deciso di farmelo provare in prima persona.

Aprire la galleria sul cellulare sarebbe stato il colpo di grazia, così mi limitai a riaprire quella nota che avevo scritto molti mesi prima, in cui cercavo di mettere giù dei versi quanto meno decenti guardando Louis dormire, così rilessi la prima parte e cercando di digitare correttamente nonostante la mia vista fosse annebbiata di lacrime, aggiunsi:



"They don't know about the things we do,

They don't know about the I Love Yous,

But I betcha if they only knew

They would just be jealous of us.

They don't know about the up all nights,

They don't know I've waited all my life

Just to find a love that feels this right"



Avevo aspettato tutta la vita una persona come Louis, che rischiava di andarsene senza che avessimo condiviso tutto quello che meritavamo di condividere. Non potevo accettarlo, così semplicemente salii in reparto e sgusciai nella sua stanza. Non mi importava che non potessi, lui lo avrebbe fatto per me.

Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora