Capitolo 25

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Louis.



Il mattino seguente ci svegliammo presto rispetto al solito e rimanemmo una buona mezz'ora a scambiarci tenerezze sotto le coperte. Era il mio momento preferito della giornata, quello in cui non mi importava di niente, se non di noi due.

Erano ormai parecchi minuti che Harry voleva alzarsi per andare in bagno, ma lo trattenevo sempre con una scusa al mio fianco, a volte corrompendolo anche con dei baci decisamente non troppo dolci, anzi.



"Sei come i bambini, Lou. Prendi il mio telefono e gioca, almeno ti distrai e posso andare in bagno" disse lanciandomi il suo telefono e scappando agilmente dalle mie braccia.

"Almeno facciamo una foto... Così mi rimarrà un tuo ricordo in caso tu venga mangiato dal mostro della doccia" dissi ironico.



Lui si sedette sbuffando a gambe incrociate di fianco a me, mentre io aprivo l'applicazione della fotocamera. Quando comparimmo sullo schermo, mi allacciò le braccia intorno al collo dandomi un bacio sulla guancia e rimanendo fermo per darmi il tempo di scattare, dopo essermi ripreso per la semplicità con cui si era lasciato andare.



"Ora vado per davvero, LouLou" disse enfatizzando il soprannome.



Si avvicinò velocemente per darmi un bacio sulla punta del naso ed a sua insaputa scattai un'altra foto che mi premurai di impostare come sfondo mentre lui era in bagno. Era decisamente bella: a causa della luce brillante del mattino, intorno a noi era tutto bianco candido e si vedeva solo Harry con le labbra pronunciate mentre si avvicinava a me, che invece tenevo gli occhi socchiusi.

Abbandonai il telefono di Harry sul comodino, per sostituirlo nel recarmi in bagno quando lui fu uscito. Mentre mi lavavo i denti, la mia attenzione si focalizzò su un punto nero riflesso nello specchio. Mi girai per scoprire un enorme ragno che zampettava tranquillamente sul muro: la mia prima reazione fu quella di uscire a gambe levate da bagno, per chiamare aiuto, anche i pompieri se necessario.



"Harry emergenza" dissi quasi urlando.

"Che c'è?" disse lui alzando la testa visibilmente preoccupato.

"C'è un ragno enorme, devi ucciderlo"

"Non ucciderò proprio niente" disse lui con una risata. Naturalista del cavolo.

"Allora mandalo fuori dal mio bagno!"



Lui si alzò svogliatamente lasciandomi una carezza sulla guancia.



"Ci penso io, sweetcheeks*. Non sarà mica Spiderman!"



Uscì dal bagno poco dopo con in mano un pezzo di carta igienica.



"E' morto?" chiesi dubbioso.

"Certo che no!" rispose lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo e rifilandomi anche un'occhiata storta.



Lo depositò gentilmente fuori dalla finestra, per poi richiuderla immediatamente dopo su mia esplicita richiesta.



"Problema risolto, puoi tornare ad usare il tuo bagno senza che nessuno ti guardi"

"Non sarebbe stato il primo" gli ricordai.

"Touchè"



Terminai di sistemarmi e scesi a preparare la colazione per gli ospiti, lasciando Harry di sopra: a quanto pare non voleva sentirsi di troppo.

Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora