Capitolo 28

186 5 0
                                    



Harry.





Quando Louis mi offrì il primo bicchiere di vino bianco, fui davvero indeciso sull'accettarlo o meno. Sapevo che il vino chiaro mi metteva al tappeto più di ogni altra cosa, ma ero con lui e probabilmente non avrei nemmeno dovuto guidare per tornare a casa, così accettai volentieri. Quando ci spostammo sul divano iniziai a sentirne le conseguenze: la mia testa era molto più pesante ed i muri della casa di Louis poi non così tanto fermi. Mi sedetti di fianco al bracciolo cercando stabilità e Louis si sdraiò sulle mie gambe appoggiandoci la testa, che iniziai ad accarezzare dolcemente. Avevo portato il DVD di Love Actually, adoravo quel film avendolo visto una cinquantina di volte sia con mia sorella che con Niall. Era una tradizione natalizia di casa Styles e poi si era rivelata anche un calmante nelle altre stagioni e lo avevo portato via da Holmes Chapel quando mi ero trasferito a Sheffield.

Louis premette il pulsante verde del telecomando facendo partire la riproduzione, lanciandolo poi sul tappeto ai miei piedi e tirandosi la coperta fin sopra il collo, baciandomi lievemente il ginocchio su cui aveva appoggiato la testa. Scoprii che il vino bianco mi aveva dato decisamente alla testa quando a metà film mi accorsi di essermi concentrato solo e soltanto su Louis: non mi ero mai distratto dal mio film preferito, nemmeno quando nonna era arrivata a casa nostra il giorno di Natale con un pacchetto rosso enorme per me. Avevo finito di vedere il film e poi aperto il regalo, scoprendo tra l'altro una pista di macchinine che aspettavo da mesi.

Louis sembrava essere abbastanza annoiato dal film ed avevo già in mente qualche battutina sul fatto che si distraesse durante il film preferito del suo fidanzato, quando alla fine anche io lo stavo facendo, così mi abbassai a baciarlo sulla tempia. Lui prese a canticchiare dei versi sconnessi di una canzone a me sconosciuta, che però già mi piaceva.



"He's not afraid of scary movies,

He likes the way we kiss in the dark

But he's so afraid of falling in love"



Mi ricordava tanto me ed il mio non aver paura di nulla se non della cosa più banale: innamorarsi.



"Maybe he's just trying to test me

Wanna see how hard I'm gonna work

Wanna see if I can really tell how much he's worth

Or maybe all his friends have told him don't get closer

He'll just break your heart

But either way he's teasing me and it's just so hard* "



Era una canzone così semplice, ma allo stesso tempo così realistica che necessitavo di avere nel mio Ipod al più presto, mi ricordava noi.



"E' bella Lou, come si intitola?"

"Ehm... He's Not Afraid"

"Di chi?" chiesi pronto ad appuntarlo nelle note del cellulare.

"Di nessuno" rispose candidamente.

"Come di nessuno... La stavi cantando"

"Non è una canzone, sono solo frasi su una melodia"

"Lou... L'hai per caso scritta tu?" gli chiesi timidamente.

"Potrebbe darsi" disse nascondendosi sotto la coperta con il viso, imbarazzato come non lo avevo mai visto.



Rimasi stupito e paralizzato: Louis aveva scritto una canzone su di me e me l'aveva appena cantata con una naturalezza quasi disarmante. Sapeva quanto fossi spaventato dall'amore e si stava dando delle possibili opzioni per le quali non mi lasciassi andare, unendo il tutto ad una melodia ritmata ed una voce angelica.



Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora