Capitolo 32

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Louis.





La situazione con Zayn nelle ultime settimane era visibilmente migliorata: si era trovato un lavoro onesto e soprattutto non era mai disperso come prima e questo mi faceva supporre che non scomparisse più per gareggiare. Mi domandava spesso di raccontargli come andava con Harry e mi ero ritrovato anche incredulo di fronte ad una sua timida richiesta di potermi dare un consiglio a riguardo. Sembrava regnasse l'armonia tra i due ed io non potevo essere più felice.

Visto che le cose andavano così bene, decidemmo di organizzare un'uscita tutti insieme: saremmo andati a mangiare al ristorante giapponese vicino a casa di Zayn e da lì avremmo deciso cosa fare. Dopo cena, iniziò la guerra.



"Io propongo il cinema" iniziò Zayn.

"Ci sono stato ieri, minigolf?" propose Niall.

"Sei ossessionato dal minigolf, Niall. Non ci andremo per la seconda volta in una settimana" contestò Harry.

"Non è vero... E' solo una mia passione!" si difese il biondo.

"Bowling?" proposi io.

"Sei vecchio dentro, per caso?" mi prese in giro Zayn.

"Fate come volete, a me va bene tutto" disse Harry guadagnandosi un'occhiata complice di Niall. "Tranne il minigolf, come ho già detto. Vado in bagno nel frattempo che decidete" concluse avviandosi verso il corridoio.



Anche a me non importava gran che di dove saremmo andati, mi bastava stare tutti insieme.



"Vado a fumarmi una sigaretta, è uguale anche per me. Non uccidetevi nel frattempo"



Mi avviai con calma verso l'esterno cercando l'accendino in fondo alla tasca destra della mia giacca e dando fuoco all'estremità della sigaretta, aspirando a fondo il secondo successivo.

Avrei davvero dovuto smettere di fumare, non mi apportava nessun beneficio effettivo se non calmarmi quando ero nervoso, ma ormai avevo Harry che aveva lo stesso effetto sul mio corpo, quindi non necessitavo più di quegli aggeggi infernali che mi avrebbero strappato alla vita prima del suo naturale termine. Feci un altro tiro assorto nei miei pensieri, quando un paio di braccia che conoscevo fin troppo bene si allacciarono intorno al mio collo.



"Non ce la facevo più" disse una voce roca al mio orecchio. "Sono venti minuti che voglio baciarti, ma Zayn non si decide ad iniziare una conversazione con Niall che lo tenga occupato"

"Non credo dovresti più avere paura di lui, mi chiede spesso di te" lo rassicurai.

"Per sapere come uccidermi, probabilmente. C'è qualcosa che ancora non mi convince in lui, è così misterioso"

"Zayn è mistero. Lo è anche con me" spiegai.

"Comunque, volevo solo baciarti. Quella era solo una scusa" disse sfregando il naso contro la mia guancia.

"Non te lo impedisce nessuno" dissi in attesa.



Mi spinse delicatamente contro il muro, iniziando a baciarmi dolcemente per poi chiedere prepotentemente accesso alla mia bocca con la lingua, che non gli negai.

Gettai la sigaretta ancora quasi intera che tenevo tra le dita lontano da noi. Tutto quello che mi serviva in quel momento era Harry.



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Harry rientrò dal corridoio da cui era arrivato "Per non destare sospetti", come mi aveva detto ed io mi affrettai a tornare dai ragazzi all'interno del ristorante.



Landslide || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora