Lapidazione non del tutto intenzionale

1.6K 93 19
                                    

Buona lettura

e possa la fortuna sempre essere a vostro favore

<>

Tornò a casa irritata per il pessimo incontro.

Immaginò che quasi tutte le ragazze del suo Distretto avrebbero pagato oro per trovarsi da sole sulla spiaggia con Finnick Odair mezzo nudo.

Pure sua sorella, quando il suo nome usciva in quale discorso, si interessava con gli occhioni grigi spalancati e un rossore sulle guance.

Annie no.
Non avrebbe mai apprezzato una persona a cui importava solo della sua immagine riflessa, di Capitol City e del suo stupido tridente d'oro. Allungò la strada diretta a casa passando per una via secondaria, che la portava a costeggiare un tratto di mare da una scogliera.

Nonostante la sua passeggiata se ne fosse andata letteralmente al diavolo, si poteva godere il panorama anche da lì.
Rimase ferma, con la brezza soffice che le accarezzava la pelle e le faceva ondeggiare i capelli ramati.

Si perse nello splendido colore arancio del sole nel mare: era più che sicura che non esistesse nulla di più bello di quella visione.

Le sarebbe piaciuto poter rimanere là in eterno, ma consapevole di aver tirato per le lunghe, si affrettò verso casa.

Al tavolo, dietro ad una fetta di pane imburrato e una tazza di latte fumante, l'aspettavano sua madre e suo padre, mentre Ocean era comodamente acciambellata in un angolo, leccando la sua fetta colma di marmellata di prugne.

"Ciao" li salutò con un sorriso mesto, sedendosi e afferrando un coltello.

"Hai di recente attaccato qualcuno a suon di sassi?" chiese innocentemente sua sorella.

Annie la guardò male. La voce era arrivata in casa e non solo ad Ocean.

"Hai preso a sassate Finnick Odair!?" la interrogò pungente sua madre, incrociando le braccia al petto.

"A sassate!" ripeté Annie esterrefatta. Non poteva credere che il ragazzo avesse davvero messo in giro una voce così banale e piuttosto idiota!

"Allora?!". Suo padre la guardava con cipiglio severo.

Davvero credevano che lei avrebbe potuto fare una cosa simile? Certo, le era passato per la mente, ma solo ed esclusivamente per un millesimo di secondo, quindi si sarebbe potuto affermare che, in realtà, lei era totalmente innocente.

"Assolutamente no! Ci ho solo parlato" rispose la ragazza, imbronciandosi.

Il sopracciglio di Ocean si alzò lentamente. "Immagino che si diverta, allora, a tagliarsi lo zigomo da solo".

La maggiore sbuffò. "Era un sassolino grande come un paguro. Avrebbe potuto benissimo prenderlo al volo. Se si è fatto male è solamente colpa sua" sbottò "E poi, potrebbe nascondere anche un lato masochista che nessuno conosce" aggiunse.

Quando il padre fece per ribattere, scattò in piedi. "Non ho intenzione di stare qui a discutere su Finnick Odair!" e sputò quel nome come se fosse veleno "Vado a cercare le perle.. se vuoi venire Ocean muoviti. Non ho voglia di aspettare tre anni solo per te" e detto questo uscì di casa.

Si sedette sui gradini e appoggiò il mento sui palmi.
Nei giorni vicini alla Mietitura, in casa tutti diventavano più irritabili, quindi non poteva dare la colpa a nessuno.
Forse solo a sua sorella, ma esclusivamente perché si divertiva a farlo.

I giochi di Annie CrestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora