A te che vendi il corpo ad ore

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Ciao ragazzi!
In questo capitolo ho aggiunto delle parti di una canzone che, secondo me,
rispecchia alla perfezione ciò che prova Finnick.
La canzone si intitola "Nella stanza 26" di Nek.
Un bacione enorme,
Lily :)

BUONA LETTURA DEI 70esimi HUNGER GAMES E POSSA LA FORTUNA SEMPRE ESSERE A VOSTRO FAVORE

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Mags bussò alla sua porta e Finnick si morse la lingua per evitare di rispondere in malo modo alla donna che non aveva nessuna intenzione di andare alla Festa del Raccolto.

D'accordo, era uno degli invitati speciali, ma non riusciva a muoversi dal letto.

I muscoli gli dolevano come se migliaia di spilli infuocati gli si conficcassero ad intervalli regolari.

Quella notte non era stata una delle migliori della sua vita, ma ne aveva passate di peggio.

Kandra era una delle donne che lui chiamava dominatrici, perché provavano piacere a dirigere loro i giochi.

L'aveva accolto con addosso solamente l'intimo di pizzo nero, che non le stava nemmeno male, visto il corpo da modella che possedeva.

A rovinarla, i centinaia di tatuaggi sparsi per tutto il corpo, ognuno raffigurante una scena diversa dei precedenti Hunger Games, evidentemente quelle che l'avevano emozionata di più.

L'aveva portata alla gioia più e più volte ma lei chiedeva sempre di più.

Quando infine aveva preso lei le redini dei giochi, a Finnick non era bastato che rimanere inerte sul letto, gli occhi che vagavano sui tatuaggi impressi a vita sulla pelle della donna.

Sulla spalla sinistra, erano raffigurati due ragazzi durante un combattimento corpo a corpo. Se non si ricordava male, erano stati le perle dei giochi di due anni prima, nel quale la ragazza bionda, aveva pugnalato al petto il ragazzino dodicenne per poi affondargli la mano nella cassa toracica fino ad arrivare al cuore, che aveva letteralmente strappato.

Lungo tutto il braccio destro, invece, era stagliata l'esecuzione in piena regola di Malia, una ragazza di diciassette anni che aveva lottato duramente contro il suo compagno di Distretto finché questo, dopo averla sopraffatta, le aveva tagliato la gola con una pietra appuntita.

Intorno al seno, come un serpente, erano raffigurate le varie scene di un duello tra altri due tributi.

Infine, su tutta la pancia, era tatuato Finnick che trafiggeva da parte a parte uno dei ventitré tributi con cui aveva avuto a che fare.

Quell'immagine lo aveva accompagnato fino alla fine della nottata.

Quando finalmente Kandra gli aveva aperto il cuore, rivelandogli alcuni segreti davvero interessati, il ragazzo se n'era potuto andare, distrutto sia fisicamente che psicologicamente.

Quindi, quando Mags bussò alla sua porta, gemette.

"Arrivo" grugnì facendo leva sugli avambracci per alzarsi almeno a metà dal letto.

Si alzò lentamente, misurando ogni movimento per evitare di farsi più male del dovuto.

Si spostò fino all'armadio, pieno di camice e abiti eleganti. Optò per una camicia grigio slavato che chiuse fino all'ultimo bottone, dal momento
che non aveva nessuna maglietta che coprisse i segni della nottata.

Srotolò pure le maniche, che solitamente teneva ingegnosamente sollevate per mostrare i muscoli delle braccia, in modo tale da evitare sguardi curiosi, soprattutto indagatori e severi da parte di Mags.

I giochi di Annie CrestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora