Addio

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"Annie Cresta".

Quando Milly Botuline chiamò il nome della ragazza, Finnick si sentì mancare.

Non era possibile. Ci doveva essere un errore.

Quando però la donna lo ripeté, la verità lo schiaffeggiò con prepotenza.

Tutto vero: Annie Cresta era il tributo femmina per i 70esimi Hunger Games.

La vide salire sul palco, con il mento alzato e lo sguardo orgoglioso, fiero. Degno del giglio che le aveva regalato.

Ocean urlava, dalle file, ma una ragazza la tratteneva, per impedirle di correre dalla sorella.

Annie lo fissò. Gli occhi non trasmettevano altro che rigidità e.. sollievo?
Possibile che la ragazza fosse sollevata in un momento del genere.

Non lo fissò impaurita. No, lei non l'avrebbe mai fatto. Non con le telecamere che riprendevano ogni suo gesto.

Si sentì un verme, per averla trattata male, la mattina.

Ora che sarebbe andata a Capitol City con lui, non sapeva cosa fare.

Poteva concederle una settimana felice, stando con lei e amandola, ma ne sarebbe uscito folle se lei fosse morta. Oppure avrebbe potuto evitare, lasciandola concentrare solamente sugli Hunger Games e magari farla vincere.

Mags gli strinse la mano tra la sua, rugosa, calda.

Si guardarono.

Gli occhi della donna non potevano essere più chiari.

Mi dispiace.

Lo so, dicevano quelli di Finnick. Dispiaceva anche a lui.
Restituì la stretta, stringendo i denti, ripensando alla conversazione che avevano avuto prima che Annie arrivasse.

<>

Si era alzato dal letto, decisamente più allegro del normale.
Il giorno prima aveva passato tutta la giornata con la persona con cui si sentiva davvero sé stesso.

Era sceso dalle scale saltellando ed era piombato esattamente davanti a Mags.

"Buongiorno!" l'aveva salutata, dandole un bacio sulla guancia.

Era sfrecciato in cucina e si era messo a preparare la colazione, fischiettando.

La donna lo aveva seguito, picchiettandogli sulla spalla sempre più insistentemente, finché non si era girato a guardarla.

"Cosa c'è?" le aveva chiesto.  Nonappena aveva visto l'espressione grave sul volto di Mags, Finnick era tornato serio.

"E' successo qualcosa?". Aveva perso ogni interesse per la colazione e aveva cercato di prendere le mani della donna tra le sue, ma questa si era divincolata, posandogliele sul petto.

Sta succedendo qualcosa a te.

Il ragazzo aveva fatto un sorrisetto. Certo che gli stava succedendo qualcosa!

"Annie è una splendida ragazza" aveva spiegato, scompigliandosi i capelli. "Con lei mi sento bene. Posso essere davvero il vecchio Finnick Odair. È un po' strano, perché non ho mai provato nulla così. Ogni volta che cerco di.. capirne di più, lei mi sorprende ed è qualcosa di..".

Si era interrotto, quando la donna gli aveva appoggiato due dita sulle labbra, scuotendo la testa.

"Non è questo?" aveva chiesto, alzando le spalle, interrogativo.

Mags aveva annuito.

È proprio questo, invece.

"Allora non capisco".

I giochi di Annie CrestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora