Rimasi a bocca aperta a quell'affermazione. Luke mi conosceva meglio di chiunque altro e per dire una cosa del genere doveva aver notato davvero tanto i miei sbalzi d'umure con Calum ma addirittura dire che mi stavo innamorando era esagerato.
"L-luke non dire stronzate dai... Lo sai come sono fatta e si, lo ammetto, Calum non mi è indifferente del tutto ma non sono innamorata." risposi incerta.
"Proprio perché ti conosco bene so come ti comporti quando ti annamori. Quando eri innamorata di Cameron i tuoi comportamenti erano praticamente uguali a quelli che hai in questo periodo e poi ti si legge negli occhi."
Morta.
Aveva ragione, per l'ennesima volta Luke aveva ragione, me lo ricordavo bene cosa sentivo quando io e Cameron stavamo insieme."N-non può essere...i-io non..." balbettai con voce spezzata.
Luke mi abbracciò subito, mi strinse forte a se mi diede un leggero bacio sui capelli, come suo solito quando ci abbraciavamo, accarezzandomi la schiena e io mi appoggiai al suo petto.
Ero un mix di emozioni indescrivibili ed ero a dir poco incazzata per quello che mi stava succedendo, ero sempre riuscita a mantenere il controllo di me stessa e delle mie emozioni e con Cal non ci riuscivo. Ero anche spaventata da me, da quello che sarebbe potuto succedere e da quello che mi stava succedendo. Non potevo innamorarmi ancora.
Luke si staccò da me e mi sorrise dolcemente.
"Forza andiamo..." disse trascinandomi verso il tavolo mentre io ancora cercavo di riprendermi da quello che mi aveva detto che, in fin dei conti, sapevo anch'io ma che continuavo a negare a me stessa.
Tornammo al tavolo ed io mi sedetti al posto di prima, vicino a Cal. Dovevo impedire a me stessa di innamorarmi e per farlo dovevo essere estremamente apatica.
Le pizze arrivarono ed io iniziai a tagliare la mia svogliatamente, non avevo per niente fame come al solito.
"Vedi di mangiare sta volta" mi sussurò Calum in un orecchio per non farsi sentire dagli altri.
Apatica. Me lo ripetevo in testa.
"Non sono affari tuoi se mangio o no." risposi io addentando una fetta di pizza senza neanche guardarlo. Se lo avessi guardato negli occhi non sarei mai riuscita a rispondergli.
Notai con la coda dell'occhio che il suo sguardo si fece subito teso, arrabbiato forse, deluso (?).
Continuò a mangiare la sua pizza ed io la mia. Per tutto il resto della cena non parlai, mangiai solo due fette della mia pizza e rimasi senza fare nulla.
"Ragazzi andiamo a farci un giro dai !" urlò Summer sporgendosi verso Shawn.
"Si concordo, andiamo via da qua" parlò il corvino al mio fianco.
Dopo aver pagato uscimmo incamminandoci per le strade tra chiacchiere e i miei dannati pensieri.
"Allora...sta sera non si parla ?" quel coglione di Shawn si avvicinò a me con il solito ghigno sul volto.
"Levati dalle palle." lo scansai con forza accelerando il passo e cercando di affiancare Luke che non appena mi vide mise un braccio sulle mie spalle.
"E fallo un sorriso" mi disse cercando, invano, di farmi sorridere.
"Proprio non ci riesco"
Mi staccai poco dopo a causa di un piccolo dolore alla caviglia e sentii qualcuno prendermi per i capelli. Summer.
"Senti vedi un po' di star lontana da Shawn brutta troia, lui è mio e tu non devi starmi tra i piedi, chiaro ?! E poi cosa cazzo ci trova in te? Bassa, grassa, brutta e con un carattere di merda, credi davvero di potergli piacere ? Illusa."
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•Hydrophobic•||Calum Hood||
FanfictionRosie Anderson : la ragazza incasinata che tutti vedono perfetta , allegra e spensierata ma che in realtà ha un uragano dentro di se. Odia il suo corpo nonostante tutti pensino che sia una bella ragazza, è fredda , apatica e menefreghista ma con 3 a...