_Chapter 29•

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•Carter.

Passò una settimana nella quale avviammo  i preparativi per soggiornare a Miami in vista delle riprese,in un bellissimo appartamento con tutti gli altri.
Il film trattava di gruppi rivali e noi avremmo recitato la parte dei ragazzi dei clan affiancati da attori protagonisti,quella trama attirava sempre.
"Non so proprio cosa non portare!"esclamò esasperata Kimberly mentre io stavo sdraiato sul letto a guardarla scegliere già i vestiti.
"Prendi due vestiti e basta,non è la fine del mondo!"dissi io.
"Per voi uomini è facile eh?!Un jeans e una polo e siete eleganti,un jeans e una maglietta e siete ordinati e carini,solo un paio di jeans siete sexy,un jeans e una felpa e siete adorabili.."disse iniziando ad allargare la cosa.
"E così pensi che io sia adorabile?"chiesi sorridendo come un cretino.
Alla domanda lei si fermò subito per poi sorridere.
Annui sorridendo.
"Ma vieni qui!Che te ne frega delle valigie!"dissi io aprendo le braccia.
Sospirò una volta nelle mie braccia e corsi a guardare la sua espressione.
"Che succede?"chiesi apprensivo.
"Nulla,nulla.."sorrise.
"Kimberly!"tuonai sapendo che c'era qualcosa.
"E va bene,ti dirò cosa ho."disse per poi sedersi a gambe incrociate davanti a me.
"È che mi sento un presentimento e non riesco a sentire se è buono o no.."disse giocando con le lenzuola.
"Sarà una sciocchezza,non stare a preoccuparti.."la rassicurai prima di alzare il busto,abbracciarla e trascinarla vicino a me.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli per poi lasciarmi bacini sulla guancia destra.
"Ti amo"mi ricordò lei guardandomi dritta nei occhi,il che mi fece quasi morire.
"Ti amo anche io"dissi,la guardai sorridere e la abbracciai stretta a me per poi lasciarle un bacio sulle labbra.
Tornammo l'uno sdraiato accanto all'altro e questa volta,le alzai pochissimo la maglietta per poi disegnare cose senza senso sulla sua pancia,si stava così bene sdraiati li,in quello che sembrava un terzo mondo tutto nostro,di Kimberly e Carter.
Prese a ribaciarmi e si sentiva che ne aveva bisogno,i miei baci la calmavano.
"È una sciocchezza!"le dissi prima di abbracciarla.
Spostandosi poggiata su un fianco la maglietta si spostò così da farmi scorgere come un ombra nera.
"Che hai lì?"chiesi indicando la clavicola.
Lei sorrise e dal suo sguardo capii che avrei dovuto scoprirlo da solo.
Abbassai un po giù il collo della maglietta e rimasi esterrefatto.
"Un tatuaggio?"chiesi più a me che a lei.
Lei annuii sorridente.
"Vero?"chiesi con un filo di voce.
"Si,piace?"chiese mettendosi a schiena ritta.
Se mi piaceva? Era bellissimo.
"È stu-stupendo!"balbettai.
Non avrei mai pensato a Kimberly come quel genere di ragazza coraggiosa che prende appuntamento da un tatuatore per poi farsi incidere qualcosa per sempre sulla pelle.
La baciai per farle capire che non lo dicevo solo per farla contenta,già progettavo un tatuaggio con lei.
Senza quasi staccare le labbra le tolsi la maglietta e la lanciai in qualche remoto angolo della stanza.
"Si deve vedere questa meraviglia!"risposi al suo sguardo.
Tornai a guardarla e dovevo dire che era pure dimagrita e la sua pelle era più soda.
"Quella palestra ti farà male!"scherzai e la sentii ridere.
Seduti uno davanti all'altro,con le sue braccia dietro il mio collo iniziammo a parlare del significato del suo tatuaggio,guardandoci nei occhi,innamorandoci come la prima volta.

•Jane.
Kimberly se ne sarebbe andata dopo poco tempo e io già stavo male,per tutta la settimana passammo un sacco di tempo assieme,andando in palestra e uscendo spesso,passai molto tempo anche con i ragazzi dove Taylor si mostrò molto dolce e apprensivo alla presenza di Julian,il che mi stupii.
E in quel instante il mio cellulare squillò dovevo correre ad uno shoot.

•Alexander.
In quella settimana,per la mia salute e in vista del somma cospicua che avrebbe guadagnato Cameron mi licenziai così da avere tutto il tempo per preparare le valigie per Miami.
Taylor era in fibrillazione e quasi ogni giorno ce  lo veniva a ricordare a casa.
Come quel giorno.
"Non vedo l'ora!"esclamò almeno per le centesima volta in un minuto.
"Anche io Taylor,anche io."rispose sorridente Cameron.
"Rimani a mangiare Tay?"chiesi.
"Non so..e se andassimo a mangiare fuori?"propose.
"Per me va bene."risposi io ma sentivo che non saremmo andati soli,c'era qualcosa sotto.
"Chiamo tutti gli altri"disse,avrebbe invitato pure Jane,me lo sentivo e così fu.
Chiamò Kimberly e fece chiamare la mora.
"Mi farete ingrassare!"dissi io una volta in macchina.
"Ma sei magrissima tesoro!"rispose Cameron.
Arrivammo dopo dieci minuti affiancati da Taylor e scendemmo raggiungendo Jane,Carter,Kimberly e Aaron che erano già li,gli altri arrivarono in pochissimo tempo.

•Taylor.
"Buona sera signorina!"salutai Jane dopo aver salutato tutti.
"Sera messere."rispose lei,era davvero bellissima,aveva un vestitino color acqua,delle scarpe comode basse bianche,i bellissimi capelli mori sciolti e il suo bellissimo sorriso stampato in faccia.
"Entriamo?"chiesi sorridente.
"Certo."rispose sorridendo a sua volta,sembrava diversa quella sera,di solito aveva sempre la battutina pronta.

Forse perché questa sera sei stato carino con lei?mi fece notare il mio inconscio.

Per tutta la serata la vidi parlare con il resto delle ragazze e divertirsi.
Iniziò a squillarmi il cellulare così mi affrettai ad allontanarmi dai altri per rispondere,era la mia ex,dovevo dirgli di smettere,erano due anni che mi assillava.
"Ashley,sarebbe ora di smettere di mandarmi messaggi o chiamarmi in continuazione da due anni ormai non credi?"urlai quasi.
Lei rispose che provava ancora sentimenti forti per me e che non avrebbe smesso,incazzato chiusi la chiamata mentre stava ancora parlando,era fiato sprecato.
Alzai lo sguardo e distinsi quel abitino verde acqua.
Era Jane con una sigaretta tra le labbra intenta a fumare.
"Che fai?Fumi?"chiesi sorpreso avvicinandomi a lei.
"Quando mi capita,o meglio,quando trovo qualcuno che me le offre si"sorrise dando il primo tiro.
"Di noi nessuno fuma,chi te l'ha offerta?"chiesi.
"Prima un ragazzo si è fermato cercando di attaccare bottone e visto che aveva un pacchetto in tasca gli e l'ho chiesta...quando si è belli come me tutti sono più buoni."mi fece l'occhiolino per poi scoppiare a ridere.
"Scherzo,un ragazzo mi ha chiesto se avevo da accendere e dopo che gli ho fatto una battuta sul fatto che avessi l'accendino ma non la sigaretta me ne ha offerta una"sorrise.
"La tua bellezza centra sempre,fidati."risposi io e la vidi arrossire.
"Stanno arrivando i dessert Jane,se non ti muovi Matt potrebbe mangiare il tuo."sorrisi cercando di rompere quel silenzio assordante e imbarazzante che si era creato tra di noi.
"Tanto non mi va.."disse e per un attimo vidi gli occhi un pochino lucidi,ma non ci feci caso.
"Okay,io vado in bagno a dopo,la mia vescica sta per scoppiare."dissi tagliando corto,la mia vescica non poteva davvero più aspettare.

RAGAZZE SCUSATEMI MA NON SONO A CASA.

The GamE•|| #Wattys2016 C.D/C.R sequel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora