_Chapter 15•

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/Canzoni per il capitolo:Love The Way You Lie (Rihanna ft.Eminem)
Ho scritto questo capitolo ascoltando questa canzone e credo che leggendolo con questa possa cambiarlo molto,vi consiglio di ascoltarla...sopratutto leggendo le parti in corsivo che troverete nel dialogo tra Carter e Kimberly./

•Carter.
"Kimberly,posso chiederti una cosa?"chiesi subito entrato in casa.
"Certo dimmi."disse poggiando la borsa sul divano.
"È da giorni che ti stai comportando in modo strano e oggi tutto d'un tratto,o meglio,da quando Corin si è presentata,sei diventata quella di sempre"le dissi sedendomi di fronte a lei vedendola sbiancare.
"Tu trovi?"chiese lei calma..sapeva giocare nel suo territorio ma la conoscevo bene.
"Ascolta,il tuo tono pacato di voce,la tua espressione facciale e tutti quei altri metodi da psicologa con me non funzionano,ti conosco fin troppo bene"le dissi schietto.
"Ma sinceramente non credo di essere cambiata sarà per la stanchezza.."provò a divagare.
"Prima mi fai discorsi strani sulla fiducia e poi tutto d'un tratto rinizi a ridere con me,stare serena,abbracciarmi.."la guardai fissa nei occhi e le leggevo la menzogna nelle iridi.
"Okay,forse hai ragione..anzi hai ragione,come sempre mi faccio i complessi per nulla e...mi ero fatta strane idee,tutto qui ma...ora si è sistemato tutto"disse alzandosi in piedi per poi cercare di andarsene.
"Devo sapere che cosa avevi pensato"la fermai una volta in salotto.
"Carter,non è importante.."disse sedendosi sul divano.

Già il fatto di avermi chiamato Carter non era un buon segno.

"Lo devo sapere."dissi io con tono fermo sedendomi accanto a lei.
"Okay,ma scusami a priori.."esordii e la feci mettere sulle mie gambe.
Iniziò a raccontare con lo sguardo fisso su uno dei miei tatuaggi.
"Un giorno prima che Corin ti prendesse a lavoro..cercando le forcine sul tuo comodino ho visto il tuo cellulare che si era illuminato al arrivo di un messaggio e curiosa come sono l'ho letto e..e ho frainteso.."disse guardandomi.
"E dopo tutto quello che non ti ho detto giustamente ti sei fatta i castelli -dissi quasi senza voce spezzata dal dolore- ti capisco..."continuai prima di farla alzare dalle mie gambe per alzarmi in piedi per evitare di far uscire delle lacrime che stavano lì pronte a bagnarmi il viso rendendo visibile la profonda delusione che avevo capito di aver inflitto.
"Carter no,- corse ad abbracciarmi- è colpa mia,parlo di fiducia quando sono la prima a diffidare.."cercò di rassicurarmi.
"No,hai ragione tu,sei tu la parte lesa qui.."mi staccai dal suo abbraccio per poi cercare le chiavi della mia macchina.

•Kimberly.
"Dove vai?"chiesi subito un po spaventata..
"Ho bisogno d'aria,non starò fuori molto..ma ho bisogno di stare solo"disse semplicemente prima di lasciarmi un bacio sulla fronte e uscire di casa.

Rimasi lì,immobile per almeno dieci minuti.
Con il viso tra le mani.
Lo sconforto prese possesso di ogni cellula del mio corpo.
Tolsi le scarpe,la giacca,legai i capelli in uno qualcosa e mi diressi in camera...lui doveva stare solo io dovevo dormire,ne sentivo un bisogno assurdo.
Mi sfilai tutto e senza sapere come e perché,le mie mani aprirono il suo armadio,ne prelevarono un suo paio di pantaloncini e una canotta e me le infilarono.
Mi sdraiai a letto e prima di portare vicino al viso il suo cuscino mi asciugai delle lacrime che non mi ero accorta di aver versato e che non avevano intenzione di fermarsi.
Non smisi mai di pensare ai tatuaggi di Carter,non so se ero uscita pazza ma le sognai pure.

Alexander.
Mi arrivò un messaggio da Carter,si capiva che era 'grave' come cosa così invitai Carter a casa e mandai Cameron a comprare un'po di cose per cena.
"Ciao,come stai?"mi chiese vedendomi ad abbracciare dopo che gli aprii.
"Bene,che succede?"chiesi sedendomi di fronte a lui ed a una tazza di caffè.
"Succede che..forse non lo so nemmeno io ma..ma con Kimberly,lei non riesce a fidarsi di me.."balbettò.
"Spiegati meglio!"dissi io.
Mi raccontò di tutto,senza lasciare nessun particolare,come se due amiche si raccontassero l'uscita perfetta con il ragazzo dei loro sogni.

Rimasi colpita da tutto ciò ma forse era anche troppo normale..insomma,per riacquistare fiducia ci vuole molto.

"L'unico consiglio che ti posso dare,bello mio,è di pazientare..un'po di fiducia te l'ha data quando vi siete rimessi assieme..ora tu devi fargli vedere che può fidarsi di te,anche nelle piccole cose..devi pazientare,tempo al tempo.."
"E nel frattempo?"chiese con un tono tra lo scherzoso e il preoccupato.
"Devi solo amarla come sempre,limitare le cazzate e presto avrete indietro il vostro bellissimo rapporto di una volta."gli sorrisi.
"Hai ragione,scusa se ti ho disturbato.."disse lui alzandosi in piedi cercando le chiavi in tasca per tornare in casa.
"Quanto vuoi bello!"dissi io andandolo ad abbracciare.
Prima di uscire mi sorrise.
Misi la tazza nel lavello e subito presi il cellulare in mano,Cameron mi aveva mandato una foto,curiosa l'aprii.
Scoppiai subito a ridere accasciandomi per terra,c'era lui con il suo secondo mento che sorrideva con un trancio di pizza in mano...come caption c'era:"Mi sono fermato a prendere un pezzo di pizza,ne ho preso pure te😂❤️"

Ancora pizza per cena,andando avanti così sarei dovuta andare in palestra.

•Carter.
Infilai le chiavi nella toppa,aprii la porta e subito un grandissimo silenzio mi urlò nelle orecchie talmente era forte.
Era uscita anche lei?Impossibile la sua macchina era lì e anche tutti gli oggetti personali.
Che ci fosse lo zampino di Skate?Questa opzione non era mai da escludere...
Subito mi ritrovai a correre su per le scale come un pazzo appena aprii la porta della camera sotto una distesa di lenzuola e coperta c'era lei.
Spostai la coperta e vidi che aveva indosso il mio orologio,la mia canotta bianca e dei miei pantaloncini.
Un sorriso mi si allargò in volto.
Spostai ancora di più quello che era il mio cuscino e vidi le sue labbra socchiuse e dei rimasugli di lacrime ancora sulle guance mentre dormiva un sonno non troppo tranquillo.
Subito passai un pollice sulle lacrime e le cancellai,mi feci spazio e dopo essermi tolto le scarpe mi sdrai accanto a lei poggiandomi su un fianco come lei.
Eravamo faccia a faccia io un goccio più in alto con le labbra che erano a pochi centimetri dalle sue,gli lasciai un bacio leggero e subito la strinsi a me...
Avrei aspettato una vita per lei.

The GamE•|| #Wattys2016 C.D/C.R sequel~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora