•Chris.
Passai a Corin il numero di Carter e mi alzai dal letto,oggi in palestra mi aspettavano due ore di pesi e due di sacchi.
Appena dissi a Corin che Carter cercava lavoro subito rispose entusiasta,gli serviva un ragazzo per la sala e riponeva in Carter tutte le sue speranze.
Avrebbe dovuto prenderlo sotto la sua ala,essendo lei il direttore per lui non sarebbe dovuto risultare molto difficile entrare a lavorare.
Certo,doveva chiedere al hotel ma con la buona parola del direttore aveva già il posto al novantasette percento.
Mi arrivò un messaggio vocale da Corin che ascoltai bevendo del latte.
Erano lei e Julian che mi davano il buongiorno.
Sorrisi senza accorgermene.•Kimberly.
"Dai,oggi ti accompagno io!"si offrì Carter stranamente allegro di prima mattina saltando giù dal letto.
"Carter?Tutto bene?"chiesi spaventata ridacchiando.
"Certo!Muoviti!"disse dal bagno.
Saltai giù dal letto anche io e iniziai a prepararmi.
Mi servivano delle forcine così cercai sul comodino,erano su quello di Carter.
Trovai le forcine e pure il cellulare di Carter che presentava un messaggio da una certa Corin.
*Vieni questa mattina li davanti,ti aspetto,non fate ritardo sennò ti taglio le gambe!*ecco cosa c'era scritto.
Subito l'allegria si smorzò.
Me ne andai in bagno mentre lui tornò in camera e si infilò le scarpe per poi scendere le scale.
"Farai tardi,muoviti!"gridò lui dalle scale.
Tu farai ritardo..
"Arrivo,arrivo"dissi per poi scendere le scale,alle penultima stavo per cadere.
"Tutto bene?"chiese Carter.
"Sì certo,andiamo sennò faccio tardi."dissi acidamente.
Uscimmo e stavo per inciampare un'altra volta.
"Maledizione ai tacchi e a chi li ha inventati!"esclamai ad alta voce una volta in macchina.
"Ripeto,tutto bene?"chiese Carter guardandomi dritto nei occhi.
"Si,si,certo,metti in moto la macchina e andiamo!"dissi io girando lo sguardo dal altro lato per poi mettermi la cintura.Me ne aveva nascoste così tanto in passato che quella Corin poteva essere benissimo una sua ex,una del giro o un'altra ragazza.
Stavo per piangere dal nervoso e dal perché non riuscivo a fidarmi di lui.Non mi accorsi che eravamo arrivati.
"Arrivati!"esclamò sorridendo,amavo quel sorriso.
Subito mi fiondai sulle sue labbra bisognosa di lui.
"Kimberly dimmi cosa hai!"disse staccandosi poco dopo.
"Nulla."mentii e subito lui mi guardò male.
"Sul serio."disse serio.
"Nulla,sul serio."risposi provando a sorridere.
Fece finta di crederci.
"A dopo,ti amo"disse lui per prima e io ne ero così felice.
"Anche io Carter,anche io"dissi lasciandogli un bacio per poi abbracciarlo.
Sapeva che qualcosa mi turbava,lo capivo da come stringeva quel abbraccio.
"Dopo ne parliamo"disse lui mentre io scesi dal auto.
"Okay"risposi.
A noi serviva parlare anche perché mi stavo facendo i castelli senza sapere nulla di quella ragazza.
E se quel tempo che avrebbe dedicato al lavoro lo avrebbe passato con lei?
E se quella felicità di prima mattina sia opera di quella ragazza?•Cameron
Non ci credevo,dopo giorni che gli chiedevo di accompagnarla questa mattina me lo chiese lei.
"Proprio oggi che avevo particolarmente sonno eh!"mi lamentai io alzandomi dal letto per raggiungere il bagno.
"Grazie,grazie!"disse lei con tono squillante.
Decisi di rimanere in pigiama,sarei tornato a casa e mi sarei rimesso a dormire,mi avrebbe svegliato lei chiamando per andare a prenderla.
"Andiamo?"chiesi e lei si mise a ridere.
"Cameron,hai intenzione di uscire di casa così?"chiese.
"Certo,ti accompagno,torno a casa,mi rimetto a dormire e quando mi chiami per venirti a prendere mi sveglio"dissi elencando il mio programma.
"Sei un caso perso,andiamo"disse ridacchiando,il suo buon umore fece ridere pure me.
"Comunque,buongiorno"dissi io per abbracciala lateralmente.
Mi baciò una guancia e uscimmo.
"Bar?"chiesi.
"Perché no,però lesti!"disse forse un po' agitata.
"Okay"dissi io allungando la lettera o.
Prendemmo un caffè e ci salutammo dandoci appuntamento alle due di pomeriggio circa.
Era troppo agitata.•Alexander.
E una mattina me la ero scampata.
Per non destare sospetto avrei preso il bus un giorno si e uno no,cercando di non parlare con Derek.•Kimberly.
I primi appuntamenti volarono e io non pensai più a quel messaggio,amavo il mio lavoro proprio per quello.
"Kim il tuo ultimo appuntamento è stato cancellato puoi andare a casa"mi avvisò la segretaria.
"Ah..okay,grazie"risposi.
Ero combattuta su chiamare Carter,rimanere in ufficio o tornare a casa a piedi con il bus oppure chiamando qualcuno..avevo una vasta scelta ma scelsi Taylor,mi fidavo di lui.
"Prontooooo!"rispose lui squillante.
"Mi potresti venire a prendere qui nel mio ufficio,vorrei parlarti.."
Mi fidavo di lui,ripeto.
"Okay,arrivo"rispose titubante.
Poco dopo lo vidi arrivare...la sua macchina si distingueva benissimo tra le altre, era bellissima.
"Ehi!"lo salutai dopo essere montata in macchina.
"Che succede?"chiese lui dopo avermi stretto in un abbraccio.
"Carter.."risposi io.
"Che ha fatto ancora?"chiese lui a denti stretti.
"Non è Carter ma un messaggio che gli è arrivato da una ragazza."
"Cosa c'era scritto?"chiese.
"Di trovarsi in un posto che sapevano loro,ma non è tanto per chi è quella ma è per me.."cercai di spiegarmi.
"Spiegati meglio biondina.."disse provando a mettermi del umore giusto.
"Mi sento una stronza a non fidarmi di lui...prima,quando ho visto il messaggio,ho pensato a tutto e di più..potrebbe essere una ragazza del giro,una sua ex o una ragazza con cui si frequenta a mia insaputa.."dissi io.
"Può essere una del giro ma mai una nuova ragazza,non lo farebbe mai,lo conosco e ti garantisco che è troppo preso da te"mi sorrise e io mi sentii sollevata.
"Tra poco torno a casa e io non so che dirgli..mi aveva detto che avremmo parlato.."
"Non sono bravo in queste cose ma l'unica sarebbe chiedergli direttamente chi è la ragazza."disse Taylor,giustamente.
"Grazie Tay."dissi io.
"Ma che fai scherzi?!Non devi ringraziarmi,io lo faccio con piacere."sorrise abbracciandomi.
"Mi puoi accompagnare a casa?"chiesi.
"Cosa?E che racconti a Carter,che eri con me per chiedermi dei consigli su di lui dopo aver visto un messaggio da una ragazza sul suo cellulare?-ridacchiò- e di certo non vorrei che Carter pensasse che me la faccio con te,non perché sei brutta anzi,ma non ci tengo a litigare con un mio miglior amico."
"Giusto!"dissi io per poi ridere.
"Ti riporto in ufficio."disse lui.
"Grazie Tay!"
"Smettila di ringraziarmi!"disse per poi accelerare con la macchina,amavo la velocità da pazzi così non obiettai.•Carter.
L'hotel era bellissimo,rimasi senza parole entrando...essendo del posto non ci ero mai andato..che senso ha andare a dormire in un hotel quando hai casa nella stessa città?.
Nel personale avevo inquadrato persone simpatiche,serie e antipatiche.
Corin era davvero una bella ragazza,molto sorridente ma allo stesso tempo molto seria e capace nel suo lavoro,si vedeva che aveva la testa sulle spalle e i coglioni quadrati.
"Corin,i clienti della stanza 129 vorrebbero cenare qui in hotel."la avvisò una sua collega e presto anche mia,mi avevano preso.
"Visto che hanno la mezza pensione digli che possono ma o la cena o il pranzo."le rispose lei.
"Mezza pensione?"O cena o pranzo?
Ma in un hotel non si mangia sempre?"chiesi ridendo.
"No Carter,quella è la pensione completa,dove hai la camera e tutti i pasti."mi spiegò lei che mi stava guidando a prendere la mia divisa.
Annuii.
"Dovrebbe starti,tanto mi dovrai aiutare alla mattina a fare il conto dei pasti e scaricare la frutta e la verdura che ci portano ogni mattina fresca."disse lei.
"A che ore domani?"chiesi guardando la divisa.
"Massimo alle sette."disse.
"Cooosa?"chiesi quasi urlando.
"Non mi alzo alle sette dalle scuole elementari"dissi io basito.
"Ti sto concedendo troppo,avrei dovuto chiamarti qui ancora prima se avessi voluto,ma se non ti va bene quella è la porta"disse seria,teneva tanto al suo lavoro.
"Hai ragione."dissi io ridacchiando.
"Okay,domani firmeremo tutto..ovviamente avrai l'onore di avermi come tutor diciamo,lavorerai qui per tre mesi,visto che in estate credo che te ne andrai in vacanza.."disse lei accompagnandomi fuori.
"Okay,grazie mille"dissi io.
"Non so nemmeno io perché l'ho fatt-"venne bloccata da un cameriere.
"Arrivo,arrivo."disse lei.
"Che è successo?"chiesi.
"Si saranno rotte delle stoviglie."disse lei ridacchiando per poi abbracciarmi salutandomi.
"Grazie ancora,un pomeriggio,dopo il lavoro,usciamo io,te,Chris e Kimberly."
"Ci sto!A domani."mi sorrise.
Uscii da quella meraviglia in cui sarei andato a lavorare e dopo aver posato la divisa nei sedili posteriori andai a prendere Kimberly che intanto era già uscita,seduta lì ad aspettarmi...ma quanto cazzo è bella?!mi chiesi io.
Bella e triste come Venezia..pensai vedendo la sua espressione e ricordando le sue parole.
Subito dopo mi ricordai quelle mie,dovevamo parlare.
STAI LEGGENDO
The GamE•|| #Wattys2016 C.D/C.R sequel~
Fiksi Penggemar"Sapete meglio di me chi sono,sono un uomo incapace di vivere e lasciar vivere"ridacchiò amaro lui con.[...] Avevamo già sofferto tutti,chi di più e chi meno. Sembrava che tutto dovesse filar liscio,sembrava che ormai potevamo vivere "felici e conte...