•Kimberly.
"Vedi non fare cazzate quando sarai a Los Angeles senza di me."disse serio Carter per poi sorridere.
"Ci proverò.."scherzai e lui subito mi guardò malissimo.
Scoppiai a ridere ma lui non lo fece,era davvero serio.
"Ma cosa saranno mai due giorni da sola a Los Angeles!"esclamai divertita dandogli una pacca sulla spalla una volta usciti dall'agenzia di viaggio.
"Kimberly,mi prometti che starai attenta?"mi chiese serio guardandomi dritto nei occhi.
"S-si,certo Carter.."balbettai rimasta senza parole dalla sua serietà.
"Brava bimba!"mi sorrise dandomi un bacio sulla fronte.
"Ora andiamo!"disse intrecciando la mia mano sinistra con la sua destra.
Dovevamo raggiungere Alexander e Cameron nello stesso centro commerciale.
Avevamo trovato un agenzia li.
Annuii e camminai zitta.
Cosa aveva tanto da preoccuparsi?
Ci pensai quasi cinque minuti interi tanto da andare addosso ad una signora e a un ragazzo.
"Amore che hai?Stai attenta!"mi riprese ridacchiando Carter che sembrava aver ritrovato la tranquillità.
Skate,era lui il problema a Los Angeles.
"Allora ragazzuoli,fatto il biglietto?"chiese Alexander in italiano a me.
"Lunedì mattina vado a casa con Matt e Carla"risposi altrettanto in italiano.
I ragazzi ci guardarono male così subito dopo aver riso gli spiegammo cosa avevamo detto.
"Vedi che le lezioni di italiano che mi dovevi dare mi sarebbero servite?"disse Carter mentre giravamo nelle corsie cercando il latte.
"Vero!"sorrisi.
"Una cosa in italiano la so però!"esclamò felice.
"Aspetta,davvero?Quale?"chiesi fermandomi in mezzo alle persone.
Sorrise e senza fatica mi disse "ti amo" e mi baciò davanti a tutti.
"Okay,mi devi mandare un audio!"dissi io ridendo anche un'po imbarazzata dalla gente che ci guardava ancora.
•Cameron.
"Alexander ma dove vai?"urlai ridendo rimasto quasi senza respiro.
Si stava spingendo con il carrello nelle corsie come se fossero state rettilinei.
Le uniche volte che si fermava era per prendere cose dagli scaffali.
Ci sarebbe servito un cestino oltre al carrello visto quante cose aveva messo nel carrello.
"Muoviti avanzo di galera!"disse provando a imitare la voce dei capitani di marina.
Scoppia a ridere e la raggiunsi.
La spesa più bella della mia vita.
•Matt.
"Allora,pantaloni...c'è le abbiamo,l'intimo è okay,le magliette ci sono,idem per i calzini,pantaloncini,pantaloni più lunghi e.."
"Carla,calmati,cal-ma-ti!"dissi andando a toglierle un mio paio di boxer che aveva tra le mani.
"Okay,okay,hai ragione ma dopo domani partiamo e se scordiamo qualcosa?"chiese agitata.
"La compriamo la,non progettare la vita,vivila!"dissi e la vidi sorridere.
"Okay,hai ragione ma ti prego,dammi cinque minuti e poi chiudo tutto."mi pregò.
"Okay,ma solo cinque minuti e poi ti metti qui vicino a me!"indicai il comodo divano su cui mi ero buttato a peso morto.
"Certo,ma ora lasciami ricontrollare tutto!"
Inutile dire che passarono altri venti minuti,dove aggiunse pure spazzolini da denti,creme e una quantità di cose che non credevo fosse possibile mettere in una valigia.
"Fatto!"disse in contemporanea al suon del campanello che segnò l'arrivo delle pizze.
"Ancora pizza Matt?"chiese lei come se infastidita.
"Di certo non posso mangiare le creme del viso che hai messo in valigia per un ora,sto morendo di fame e se permetti mangio!"esclamai forse un'po troppo con tono duro tanto è che ritornato in salotto,dopo aver pagato,lei non c'era più.
"Merda!"sospirai.
"Carla apri!"dissi dopo aver bussato in bagno.
"Sono in doccia non posso!"rispose.
"Okay.."risposi io per poi scendere,voleva rimanere sola.
Un'po di fame mi era passata ma non del tutto.
Detti un morso alla prima fetta ma richiusi il cartone,finché non sistemavo le cose con lei non riuscivo a mangiare.
Sentii la porta del bagno chiudersi così salii subito e andai verso camera mia,ormai camera nostra.
Era chiusa a chiave anche questa.
"Un'attimo e apro"rispose.
Quando,vestita,aprii.
"Dimmi!"disse guardandomi nei occhi anche se aveva i suoi rossi.
"Perché te ne sei andata?"chiesi anche se sapevo la risposta.
"Ho fatto le tue e le mie valigie per più di due ore,cercando di non farti mancare niente una volta arrivati,ho risistemato gli armadi di questa casa e se permetti sono sudata e ho bisogno di una doccia!"esclamò sfogando tutta la rabbia.
Mi sentii come si doveva essere sentita lei.
Ci era rimasta davvero male.
Rimasi lì davanti zitto e nemmeno un secondo dopo scoppiò a piangere abbracciandomi.
"Scusa."le dissi stringendola a me.
Anche lei mi chiese scusa per come mi aveva detto quelle cose ma non doveva scusarsi,il suo comportamento era una conseguenza del mio.
"Scendiamo?"chiesi,lei mi guardò rivolgendomi un sorriso dolce e annuii.
"Matt cosa fai?Mettimi giù!"disse ridacchiando con ancora la voce da pianto.
La presi a mo di sposa e la portai in salotto dove la adagiai sul divano.
"Pizza e Netflix?"chiesi.
"Pizza e Netflix."sorrise rubandomi un pezzo di pizza.
Le rivolsi una finta occhiataccia per poi unire le nostre labbra in un semplice,ma al sapore di pizza,bacio a stampo.
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The GamE•|| #Wattys2016 C.D/C.R sequel~
Fanfiction"Sapete meglio di me chi sono,sono un uomo incapace di vivere e lasciar vivere"ridacchiò amaro lui con.[...] Avevamo già sofferto tutti,chi di più e chi meno. Sembrava che tutto dovesse filar liscio,sembrava che ormai potevamo vivere "felici e conte...
