Capitolo 8.

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Revenge of luck.


A interrompere il flusso dei miei pensieri ci pensò uno Zayn leggermente alterato. Ma chi lo capisce quel ragazzo! Si mise al mio fianco e cominciò a fumare.

Il sapore della Marlboro non era dei miei preferiti, ma non volevo lamentarmi anche di quello.

"Scusami per oggi" Mi disse. Io lo guardai con aria interrogativa e lui sbuffò. "Mi dispiace di essermi approfittato di un tuo momento di debolezza, ma le tue labbra erano come il frutto proibito"

Io rimasi a bocca aperta per circa un secondo e poi ridacchiai.

"Il Don Giovanni si sta prendendo una colossale cotta per la sottoscritta?" Lo punzecchiai.

Lui mi guardò e poi rise a sua volta."Io no. Forse sei tu che ti stai innamorando di me, il bacio di oggi ne è stata la dimostrazione" Ammiccò.

"Ti assicuro che non mi innamoro più facilmente" Risposi con un sorrisetto.

"Io scommetto che cederai e dopo esserti fatta un giro nel mio letto, ti innamorerai"

"Io scommetto che sarai tu a cedere. Dopo esserti fatto un giro nel mio di letto, ti innamorerai di me" Ripetei le sue parole dal mio punto di vista.

"Mi piacciono le scommesse" Rise lui.

"Perfetto, perché piacciono anche a me. Io direi di siglare questa scommessa. Vale tutto, chiaro? Qualsiasi forma di seduzione. Senza esclusione di colpi" Portai la sigaretta alle labbra e stesi la mano.
Lui mi guardò con un sorrisetto malizioso e la strinse. D'accordo. Ero impazzita e lui era sempre il puttaniere per eccellenza, ma era eccitante! Avevo diciotto anni, cazzo! Ed ero single! Potevo divertirmi come volevo, no?

"Non riuscirai a resistermi, micetta" Mi soffiò all'orecchio.

Presi la sigaretta tra le dita, ridacchiai e poi mi avvicinai al suo orecchio.

"Vuoi un consiglio, cucciolotto? Non darmi stupidi soprannomi, non li sopporto. Non sono una tredicenne in piena crisi ormonale a cui basta un soprannome sdolcinato e cade ai tuoi piedi" E gli morsi il lobo dell'orecchio.

Lui rabbrividì leggermente e mi allontanò da sé.

"Basta scopate con la bionda tinta, chiaro? Le voglie incontrollabili devono rimanere, così sarà più facile farti eccitare" Gli feci un sorrisetto e rientrai.

Mi stupii di me stessa. Sarebbe stato davvero divertente.

"Ehi, ehi, ehi! Se devi fumare vai con Zayn fuori!" Mi riprese Liam.

Io sbuffai e presi una boccata dalla sigaretta, soffiando fuori il fumo.

"Parlo arabo forse?" Mi domandò.

"No, anche perché io l'avrei capito" Rise Zayn entrando.

Mi tolse la sigaretta dalle mani e se la portò alla bocca. Io lo guardai con la coda dell'occhio e mi inumidì le labbra con la lingua. A lui non sfuggì quel gesto e piegò le sue in un sorrisetto arrogante.

"Smettetela voi due con quei gesti ammiccanti ! Malik, spegni quella cazzo di sigaretta!" Urlò Liam mimando le virgolette a 'gesti ammiccanti'.

Zayn sbuffò e spense la sigaretta nel posacenere sul comodino.

"Tieni Emily. Le ho trovate prima in corridoio" Louis mi diede le mie Black Devil adorate.

"Oddio, grazie!" Lo ringraziai con un sonoro bacio sulla guancia e guardai l'ora sul display del telefono. Le sei e mezza. E c'erano anche tre messaggi, tutti di Giulia.

Your love is my drug. [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora