Capitolo 14.

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Romeo Montecchi?
You're in my
blacklist.

Un'altra meravigliosa giornata di scuola. Ebbene sì! Avevamo due ore di lezione il sabato mattina! Dio, che palle. Chi è quel brutto idiota che ha inventato la scuola?
Con questi bellissimi pensieri, soliti di prima mattina, spensi la sveglia con un colpo secco e mi rigirai nelle lenzuola. L'arrivo di due messaggi fece partire la suoneria del mio telefono, facendolo vibrare sul comodino. Uffa! Qualcuno fulmini quell'aggeggio!

"Oddio Emily. Spegni quel coso!" Si lamentò la mia amica, mettendo la testa sotto il cuscino.

"Si, vado, vado" Sbuffai, alzandomi e allontanandomi dal dolce tepore del mio letto.

Presi il telefonino e guardai i messaggi. Il primo era..di mio fratello, Michael.

Beh, complimenti! Per poco non andavo in iperventilazione! E tutto perché non mi hai mandato nemmeno un messaggio! Eddai, Emy. Mi stavo preoccupando un sacco! Chiamami presto! E quando dico presto, intendo appena ricevi il mio messaggio! Chiaro? Ti voglio bene. Kol.

Era fin troppo apprensivo quel ragazzo, ma lo adoravo! Sbuffai e feci partire la chiamata, mettendo in vivavoce, appoggiandolo sul lavandino.

"Pronto?" Rispose una voce assonnata dall'altro capo del telefono.

"Ciao Miky! Stavi dormendo?" Ridacchiai pettinandomi i capelli.

"Si, stavo dormendo. Chiami sempre nei momenti peggiori!" Mi sgridò lui.

"Mi ricordo ancora quando ti avevo disturbato mentre eri a letto con Lucia! Avevi una voce troppo strana!" Cominciai a ridere come una stupida ripensando a quell'episodio.

Lucia, la sua fidanzata, stava morendo dalle risate a sentire i mille accidenti che mi mandava mio fratello.

"Comunque..mi hai detto tu di chiamarti non appena avessi visto il messaggio"

"Giusto. Questo te lo concedo! Mi manchi già, sorellina. Come sta Giulia?" Mi domandò mentre mi lavavo la faccia.

"Giuliaa! Cazzo, alzati da quel fottuto letto e vieni qui!" Urlai e afferrai la matita nera, truccandomi leggermente sulle palpebre e sotto gli occhi.

"Sei sempre più fine, eh?" Rise Michael.

"Ho preso dal migliore, fratellone" Risposi.

Giulia arrivò fino al bagno trascinandosi dietro il lenzuolo e con gli occhi chiusi.

"C'è Michael al telefono"

Lei aprì di scatto gli occhi e sorrise. Giulia provava una simpatia innata per mio fratello, ma non aveva nessun doppio fine.

"Michaeeeel! Dio quanto mi manchi!" Urlò.

"Ciao Giu. Mi mancate anche voi! Stavo dicendo a Emily che un giorno passo di lì per salutarvi" Ripeté.

"Mi pare ovvio. Tu, da Los Angeles, vieni a Londra solo per un saluto. Brillante idea!" Lo prese in giro la mia amica.

"C'è anche un altro motivo"
Cominciò. "Io e Lucia ci..ci sposiamo" Balbettò.

"COSA?!" Urlammo in coro.

"E me lo dici così? Che notizia stupenda! Ma qui a Londra? Quando? Già scelto il vestito? E le damigelle? Io faccio da testimone vero?" Dissi tutto d'un fiato.

"Hei, hei, hei! Una domanda per volta!" Mi fermò. "Alloora..Si farà a Londra tra due mesi perché la sua famiglia è di Londra. Il vestito l'ha scelto, ma vuole sapere cosa ne pensate voi due. Le damigelle saranno Dana, sua sorella, e Giulia"

Your love is my drug. [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora