Your love is my drug. [Z.M]

Capitolo 53.

Riassunto lampo (necessario dopo decenni di assenza):

Emily e Zayn stanno ufficialmente insieme, lui l'ha portata a Bradford per conoscere i suoi genitori e, nonostante alcuni drammi con la sorella Waliyha e il padre di lui, la famiglia l'ha accettata a braccia aperte. Zayn poi ha confessato il tanto atteso ti amo davanti alla lapide del nonno, gesto che ha scatenato il putiferio nel cuore innamorato di Emily e l'euforia di Trisha, mamma di Zayn. Infine, la famiglia di Emily ha invitato Zayn e la sua famiglia a Los Angeles per la serata in onore dell'imminente partenza per Londra della coppia Lucia-Michael (fratello di Emily).

Parte finale del capitolo precedente:

“Questo weekend daremo una festa a casa, Emily. Per festeggiare il ritorno di Kol e la partenza della coppietta verso Londra. Oltretutto abbiamo voi due da festeggiare e presentare agli amici. Sarà una festa in grande, come piace a me. Abiti da sera e musica dolce” Annuii distrattamente. “Venite? Potreste partire venerdì notte per Los Angeles, la festa sarà sabato”

“Che ne dici?” Domandai al ragazza vicino a me. “Ripartiamo domenica mattina, saremo di nuovo a scuola pronti per le lezioni del lunedì”

“Mi piacerebbe” Mi ripose guardandomi, lasciandomi un bacio sull’angolo delle labbra.

“Perfetto, potete prendere il jet di Tony, a lui non dispiacerà. Vero tesoro?” Urlò alla fine, sicuramente a mio padre.

“Fate come se fosse vostro!” Rispose una voce maschile, quella del diretto interessato.

“Non portate nulla, ho già prenotato gli abiti perfetti per voi due. Sarete accomunati dall’azzurro, sarete bellissimi” Annuimmo in contemporanea per farla felice.

“Va bene, mamma, possiamo andare ora?” Chiesi, come un bambino che chiede il permesso di alzarsi da tavola dopo aver cenato.

“Certo, avrete altro da fare in effetti. Quindi vi saluto”

“Ciao mamma, ci vediamo sabato mamma, addio mamma” Dissi salutandola con una mano.

“Ciao Agnese, a sabato” Salutò anche Zayn, ma prima che potessimo spegnere, lei squittì e ci gridò di aspettare.

“Mi stavo dimenticando di dirtelo, Zayn! Porta anche la tua famiglia, ci farebbe tanto piacere conoscerli! Ovviamente anche loro viaggerebbero sul jet e abbiamo stanze pronte per gli ospiti”

“Oh, emh..chiederò e ti farò sapere ok?” Balbettò, preso in contropiede.

“Certo, caro, aspetto vostre notizie allora. Ciao piccioncini” Una volta conclusa la chiamata, ci guardammo e scoppiammo a ridere, lasciandosi andare con le schiena stesa sul materasso.

“I nostri genitori. Insieme. Ma ci pensi?” Risi.

“Non so se ridere o piangere” 

“Credo che ridere abbia preso il sopravvento”

“Non oso immaginare che serata imbarazzante sarà”

“Non mi ci far pensare” Sospirai, avvicinandomi a lui e abbracciandogli un fianco.

“Devo telefonare a mia madre, eh?”

“Ti conviene farlo, mia madre sa essere insistente”

“Se tu hai preso da lei, beh, posso immaginare” Mi baciò.

“Ti amo” Sussurrai.

“Sì, anche io” Sentii un boom 
provenire dal mio povero cuore innamorato.