Capitolo 29.

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BONASERAAAAA

Mi scuso nuovamente per il ritardo, ma tra lavoro e i preparativi per il viaggio a Londra non sono riuscita ad aggiustare il capitolo in tempo. Ma ehi ....ECCOLOO ♥.♥

Per chi non lo sapesse sul mio profilo piú provare il Missing Moment di Tracy *----*

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Message.

Senti, dimentica quello che è successo ieri. Dimentica quello che ti ho chiesto e dimentica il mio comportamento di merda. Resetta tutto quello che è successo da dopo..insomma..hai capito, spero. Emh..vabbé, nulla. Ciao, Zayn.

Quello era il primo messaggio che avevo letto appena sveglia, ma avevo trovato il coraggio di rispondergli solo alle quattro di pomeriggio. Il giorno prima, quando Zayn si era rifugiato in bagno, io ero tornata in camera, lasciandogli un bigliettino come avvertimento.

Ti prego non sentirti in imbarazzo con me. Non lasciare che quello che è successo cambi il nostro rapporto. Sei troppo importante per me.

Mi sono resa conto di provare qualcosa per te. Non so cosa di preciso, ma questo sentimento mi destabilizza.

In realtà non voglio dimenticare. Sei l’unico che mi fa battere il cuore così forte.

Zayn non dire così.
Io ho bisogno di te.

Scrivevo e cancellavo. Scrivevo e cancellavo. Alla fine, la mia insensata paura prese il sopravvento facendomi inviare un semplice:

Ok, non preoccuparti.
Emily.

“Sei una deficiente, ecco cosa sei!” Sbuffò Giulia, sfilandomi il telefono dalle mani. 

“Potevi confessare! Potevi confessare ciò che provavi e liberarti di quel peso!”

“Giulia, io ho paura” Confessai.

Lei posò il cellulare sul comodino.“Di cosa?” Domandò, sedendosi a fianco a me sul letto.

“Di rimanere bruciata, scottata dai miei stessi sentimenti. Sì, provo qualcosa per Zayn, ma lui non è interessato. Lui è interessato alla scommessa, non a me”

“Te l’ha detto lui questo?” Chiese accarezzandomi la testa.

“No, ma non è difficile da capire”

“Finchè lui non ti dice ‘Emily, non provo nessun interesse nei tuoi confronti’ c’è sempre una possibilità. Ma se tu non fai il primo passo, allora puoi scordarti che lo faccia lui!” Io sbuffai e mi sdraiai, nascondendo la testa sotto il cuscino. 

“Cambiamo discorso?” Io annuii e borbottai un'Si' flebile. “Cosa volevi dire ieri con la frase ‘La preside ha detto che la scuola pagherà tutto, a patto che noi diventiamo anche le mascotte della squadra di football’?”

“Se noi accettiamo di diventare le cheerleader che sostengono la squadra di Lou durante le partite di football, allora la preside ci pagherà le trasferte delle nostre gare” Spiegai, levandomi il cuscino dalla faccia con stressante lentezza.

“Hai accettato vero?” Saltò in piedi.

“Volevo prima parlarne con gli altri” Sussurrai e lei annuì.

Your love is my drug. [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora