-Armando, lui è Louis - li presentò Jo, parlando in inglese a beneficio dell'amico.
-Benvenuto, Louis- lo salutò l'uomo con marcato accento italiano, stringendogli la mano. Poi tornò a guardare Jo:
-Ci sei mancata. Non far mai più passare così tanto tempo prima di tornare-
Jo fece un mezzo sorriso imbarazzato, stringendosi nelle spalle. Louis osservò il padre di Luca: era un uomo sulla cinquantina, brizzolato, con il ventre leggermente prominente e l'aria di chi è avvezzo a trascorrere gran parte della giornata all'aria aperta. Senza perdersi in convenevoli caricarono i bagagli nel motoscafo e salirono a bordo. Armando allungò loro due cerate che indossarono volentieri, anche se i primi raggi del sole stavano iniziando ad intiepidire l'aria.
L'attraversata donò a Louis un senso di irrealtà. Osservò il mare dai riflessi verdi, su cui si specchiava il sole appena sorto; i gabbiani, per non parlare del litorale così caratteristico da essere inconfondibile. Non percorsero il canale della Giudecca, per cui Louis ammirò soltanto da distante il profilo di Venezia; erano diretti sull'altro lato, quello che si affacciava sul mare. Dopo quello che a Louis parve un viaggio surreale, giunsero a destinazione. L'isola era in gran parte una riserva naturale, le poche case presenti erano residenze private o abitazioni stagionali occupate dal personale dell'oasi e del piccolo villaggio di vacanze che occupava l'altro versante. Circumnavigarono la costa, giungendo ad un piccolo molo.
-Grazie di essere venuto a prenderci- disse Jo, poggiando i piedi sulla banchina di legno e guardandosi intorno soddisfatta.
Louis era incantato. Il sole ormai brillava sull'acqua, accecandolo col baluginio delle onde; la vegetazione lagunare, composta da piante a basso fusto e da canneti, contornava la spiaggia. La casa di Armando, di discrete dimensioni, aveva un ampio giardino ed una spiaggia di proprietà, sulla quale, a cinquanta metri dalla casa, era stato eretto un cottage sopraelevato, che sembrava una palafitta e che si protendeva direttamente sul mare.
Scaricarono i bagagli, raggiungendo l'abitazione. Ad aspettarli trovarono Rosanna, la moglie di Armando, che li accolse con fare materno. Abbracciò forte la ragazza, facendo intuire a Louis quanto affetto provassero lei ed il marito per l'amica; strinse con calore la mano di Louis, facendolo sentire subito ben accolto. All'improvviso tutta la stanchezza del viaggio si riversò sulle loro spalle.
-Venite a bere qualcosa; sarete sicuramente esausti. Luca ed Harry arriveranno domani. Avete fatto buon viaggio? Come sei cresciuta, Jo... com'è stato lavorare in Africa?-
Armando intervenne con tono bonario:
-Lasciali respirare, Rosanna-
Jo e Louis sorrisero, mentre lei si scusava:
-Oh, hai ragione, avrete voglia appoggiare i bagagli... Armando, chiama Miguel e digli che siete arrivati. Vi accompagno nelle vostre stanze. Sono così felice di rivederti, piccola mia...-
Ciarlando serenamente, la donna li scortò dentro casa. Le due stanze degli ospiti erano piccole, ma funzionali, e collegate tra di loro tramite il bagno in comune. I ragazzi erano solo di passaggio: l'indomani, una volta arrivati Luca e questo suo amico che nessuno conosceva, si sarebbero trasferiti nel cottage.
-Posate qui i bagagli; Jo, se vuoi puoi usare il bagno di Luca, così potrete darvi una rinfrescata contemporaneamente. Vi aspetto in soggiorno per un caffè- li congedò Rosanna, chiudendosi la porta alle spalle.
Louis si girò a guardare Jo, che ridacchiò.
-Lo so... è una macchinetta, e la adoro. E' quanto di più vicino ad una mamma io abbia avuto, dopo che la mia è morta-
STAI LEGGENDO
La Giudecca
FanficLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...