Mentre Louis ed Harry giravano per la piazza, Jo e Luca entrarono nel piccolo supermercato, situato in una zona appena dietro i percorsi più frequentati dai turisti, per comperare qualche alimento. Nonostante fossero cinque anni che non si vedevano di persona, se non tramite Skype, Jo si sentiva totalmente tranquilla ed al sicuro a fianco dell'amico. In effetti, sarebbe stato strano il contrario: era alto, ben piazzato ed aveva l'aria seria.
Lo seguì docilmente tra gli scaffali, mentre il ragazzo afferrava un cestino ed iniziava a riempirlo di prodotti.
-Hai la lista?- Si girò a chiederle.
Jo fece per recuperarla dalla borsa a tracolla, rendendosi conto soltanto ora che l'aveva con sé Louis.
-Ehm... mi spiace, la mia borsa ce l'ha Louis...- si scusò, mentre il ragazzo la inchiodava con uno sguardo severo.
-Te la ricordi, almeno?-
-Spero di sì... non essere arrabbiato con me- gli disse Jo, posandogli una mano sull'avambraccio ed alzando la testa per guardarlo.
-Non sono arrabbiato-
-Hai un'aria arrabbiata, sembri quel marine che abitava su Pandora e teneva il corso sulla sicurezza-
Luca dissimulo' un sorriso:
-Mi stai citando Avatar?-
Lei annui', e Luca scosse la testa.
-Sei una bambina. Dai, andiamo a prendere della carne. E vedi di non perderti, visto che sei senza cellulare-
Jo annuì, rassicurata dal vederlo rasserenato. Luca era sempre stato molto protettivo nei suoi confronti, proprio come se fosse stato il suo fratello maggiore, ed era anche molto responsabile.
Acquistarono pane, frutta, formaggio, biscotti, la carne e soprattutto parecchie verdure. Jo aveva dimenticato quanto Luca fosse salutista. Represse un sorriso nel pensare all'alimentazione disordinata e totalmente composta da cibi preconfezionati di Louis, del tutto disinteressato a nutrirsi bene.
-Mia madre mi ha già detto che ha pomodori, insalata e zucchine, per cui quelli non dobbiamo comprarli- le disse Luca, aggrottando le sopracciglia nel vederla mascherare il sorriso.
-Nulla. Manca il latte, e le uova- dissimulo' lei, deviando la sua attenzione sugli ultimi acquisti. Presa da compassione infilò alcune birre e un sacchetto di patatine tra gli alimenti, sperando così di blandire il suo migliore amico.
Avevano appena finito di pagare quando arrivarono Harry e Louis, giusto in tempo per spartirsi le buste della spesa tra di loro, lasciandola a mani vuote. Jo notò l'espressione svagata dell'amico, dapprima non capendone il motivo. Poi intercettò uno sguardo strano e si rese conto che stesse guardando Harry, o meglio, ammirandolo.
Gli diede una leggera spintarella, distogliendolo dal suo intento. Louis la guardò alzando un sopracciglio:
-Beh? Che hai?-
-Io nulla. Ma tu avevi l'aria da pesce lesso-scherzo' lei.
-Ma ti pare?! Ma tu guarda! Cosa vuoi insinuare, eh, piccola smorfiosa?! Stai bene attenta con me, piccoletta, e non t'allargare troppo!- Reagì l'altro, facendo girare Luca e Harry a guardarli.
Jo, che lo conosceva bene, fece un gesto verso di loro che si voltarono di nuovo, anche se colse l'espressione perplessa ed anche infastidita di Luca.
-Dai, Lou, contieniti. Qui le nostre schiamazzate non sono gradite- lo rimproverò lei, sottovoce. Per tutta risposta Louis le allungò un pizzicotto sul fianco, al quale lei rispose con una gomitata.
-Smettila!-
-No, smettila tu!-
Jo scoppiò a ridere, pienamente colta da un attacco di ridarella irrefrenabile, che richiamò di nuovo l'attenzione di Luca ed Harry. Il primo parve vagamente scocciato, mentre il secondo scoccò un'occhiata divertita verso Louis, che gli rivolse il pollice alzato.
-Siete due bambini- commentò Luca tornando a guardare davanti a sé, e Louis gli fece una boccaccia irriverente alle spalle che non fece che amplificare la ridarella di Jo.
Arrivarono alla Giudecca che pioveva di nuovo. Percorsero la strada in auto mentre la pioggia prendeva vigore, un po' dispiaciuti dall'aver perso un giorno di mare.
Asia li aspettava sotto il portico, segno che Rosanna non fosse ancora rientrata a casa. Jo si fermò a coccolarla, mentre Harry si dirigeva in camera per rispondere ad una telefonata. Luca e Louis si ritrovarono in cucina, quindi, a riporre le provviste, momentaneamente da soli.
Louis intercettò lo sguardo vigile di Luca sulla ragazza, all'esterno. Sembrava venirgli spontaneo sorvegliarla.
-Guarda che è adulta e vaccinata, come mi ha detto lei stamattina. Non ha bisogno del baby-sitter- lo provocò.
Luca lo incenerì con lo sguardo:
-Ma cosa vuoi?-
-Io niente. Sei tu, che stanotte le hai dato un benvenuto non proprio entusiasta ed ora la controlli a vista- alzò le mani Louis, graffiante come sempre.
-Stai per farmi il discorso arrogante sul fatto di stare attento a quello che faccio? Perché se è così, hai sbagliato persona- replicò Luca, torvo.
-No, non hai capito, amico. Io ti sono grato dell'ospitalità e non voglio litigare con te. Tu puoi fare quello che vuoi, per quel che mi riguarda. Soltanto, tengo a Jo. Vorrei vederla felice- spiegò seriamente Louis, cambiando tono.
Luca annuì, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso il portico, al di là della vetrata.
-Con te è felice- considerò il ragazzo.
-Perche' si sente tranquilla. Sa di potersi fidare-
-Perche', io sono inaffidabile?- Reagì Luca.
-No, ma sei prevenuto. Non capisco se la tua sia gelosia immotivata, o cosa- lo spiazzò Louis, prendendosi una tazza di caffè dalla brocca piena e raggiungendo Jo sotto al portico.
Lei alzò gli occhi a guardarlo, illuminandosi. Louis sospirò.
-Devi smetterla-
-Di fare cosa?- Si stupì lei.
-Di guardarmi così, come se fossi una delle cose più belle dell'universo- spiegò seriamente Louis, soffiando sul caffè bollente.
-Tu sei una delle cose più belle del mio universo, Lou- rispose lei affettuosamente.
-Sei un tesoro ed io ti voglio tanto bene, lo sai. Però vorrei vederti innamorata. Ti rendi conto che, in quasi dieci mesi che ci conosciamo, non hai mai scopato? Seriamente, Jo. Zitta ed ascoltami- la interruppe lui zittendola con una mano - sei giovane e molto bella. Sei altruista, simpatica, gentile. Ti meriti qualcuno che ti apprezzi, qualcuno che tu possa guardare come hai appena guardato me, solo con altri intenti- spiegò Louis. Jo si era adombrata.
-Ecco che ricominci col farmi la paternale: e chiama tuo padre, e trovati un ragazzo, e sco...- La frase le morì bruscamente in gola perché Luca la fece sobbalzare, uscendo a sua volta. Asia si alzò immediatamente e lo raggiunse scodinzolando.
-Ho paura a chiedervi di cosa stavate parlando- fece il ragazzo, chinandosi ad accarezzare il testone dell'animale.
-Meglio tu non lo sappia- gli rispose sibillino Louis, appoggiando la tazza sul tavolo ed accendendosi una sigaretta. Luca lo guardo', la disapprovazione dipinta in viso.
-Vuoi un tiro?- Propose Louis.
-La smetti?!- Lo rimproverò Jo.
-Di fare cosa?- La scimmiotto' lui, però sorrise. Jo gli rivolse un'occhiataccia severa.
-Ok, ok. Comunque devi riflettere su quello che ti ho detto, passerotto- concluse Louis sorridendole ed allungandosi a darle un pizzicotto affettuoso sulla guancia. Jo scosse il capo. Quando Louis le sorrideva così, in maniera totalmente sincera e tenera, la disarmava e le smorzava ogni motivo di irritazione potesse avere nei suoi confronti. Le era impossibile arrabbiarsi seriamente con lui.
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Non servono parole per commentare la foto, vero? 😇
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La Giudecca
FanfictionLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...