Le notti a Londra potevano essere tante cose.
Potevano essere interludi di svago, con migliaia di proposte diverse, in base ai propri interessi. Spettacoli teatrali, pub, musica dal vivo, concerti; la città era un'amica con cui ci si sarebbe divertiti.
Potevano essere pigre passeggiate lungo le rive del Tamigi, vicino alla Torre di Londra, o ad ammirare il London Bridge; la città allora sarebbe stata una cornice pittoresca per serate emozionanti, mano nella mano.
Potevano essere tenere effusioni d'affetto posate delicatamente sull'epidermide del proprio amante addormentato; la città sarebbe allora svanita nei retrovia della propria mente, ora palcoscenico dei propri sogni più reconditi, dei propri desideri più nascosti, mentre ogni carezza portava con se una nuova domanda. O una nuova esigenza.
Jo rientrò in casa a mezzanotte passata; fece piano, per non svegliare Louis, anche se sapeva che l'amico non si svegliasse nemmeno con le bombe a mano, quando era così stanco. Si spaventò non poco, passando davanti alla camera di Louis spalancata,nellos corgere Dominic nel letto del ragazzo, semisdraiato, con Louis bellamente addormentato su di lui ed avvolti dal solo lenzuolo.
-Non ho cuore di svegliarlo- sussurrò Dom, continuando ad accarezzare lievemente la spalla di Louis.
Jo fece per chiudere la porta della camera, imbarazzata; il biondo invece la richiamò con un gesto. La ragazza distolse lo sguardo, mimandogli un " in cucina" e chiuse, arrossendo suo malgrado. Louis era sempre stato molto largo di vedute, ma trovarlo a letto col suo amante sforava il limite della privacy.
Dom la raggiunse qualche minuto dopo, con indosso i jeans e la camicia, che stava riabbottonando.
-Jo, mi spiace che Louis ti abbia chiesto appositamente di uscire- esordì il ragazzo, sedendosi al bancone sullo sgabello. Jo aggrottò la fronte:
-Perché me lo dici? Non è un problema-
-Senti, ti volevo chiedere una cosa...- esitò lui. -Louis... come dire... è libero? Tipo, non è impegnato...?-
-Io vorrei sapere perché lo chiedi a me- ribattè lei. Dom arrossì, a disagio:
-Beh, ecco, tu sei la sua migliore amica... io non vorrei farlo sentire sotto pressione...-
-Dom, appunto perché sono sua amica non dovresti chiedermelo. E poi perché ti fai questi problemi? Non avete messo in chiaro cosa volete dalla vostra relazione?- Buttò fuori Jo, a disagio nell'essere coinvolta nei loro affari.
-Oh, sì, lo so che lui vuole solo una storia di letto. Però, mi chiedevo perché non voglia altro. Ha qualcuno in mente?-
Jo pensò velocemente a cosa rispondere. Cosa poteva dirgli? Poteva confidargli il suo timore, cosa di cui non aveva mai parlato nemmeno con Louis stesso, cioè che fosse impercettibilmente diverso, dopo l'estate scorsa?
- A sentir lui, no. Però ti prego, parlane con lui. Non voglio mettermi in mezzo alle vostre faccende personali-Alla ragazza parve di scorgere l'ombra del dubbio nei suoi occhi; abbassò lo sguardo sul bancone, notando il cellulare di Louis. La lucina delle notifiche pulsava, e subito il pensiero corse ad Harry. Dannato Harry.
-Gli parlerò. Sai, Jo... lui mi piace. Veramente- le confidò il ragazzo, scivolando giù dallo sgabello ed andando a recuperare la giacca.
L'avevo capito, pensò la ragazza. Ed ho paura che tu sia arrivato tardi.
Il mattino seguente, Louis si destò al suono della sveglia. L'aveva puntata in automatico, quando in realtà avrebbe potuto dormire fino a tardi, ma aveva un sacco di cose da fare prima di rientrare in servizio per la notte. Cercò di fare piano; aveva dimenticato i turni di Jo e non era certo che fosse fuori casa. Sbirciò nella camera della ragazza: dormiva. Sorrise tra sè, la mente proiettata alla sera precedente. Dominic lo aveva sorpreso, sul serio. Era stato fantastico.
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La Giudecca
FanfictionLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...