*smut*
-Oggi pomeriggio vorrei portarvi a fare un giro. Che ne dite?- Esordì Luca. Jo nascose un sorriso: l'amico aveva un senso del dovere radicato, tanto da farlo sorvolare sulla maleducazione di Louis e da comportarsi comunque da perfetto padrone di casa.
-Io avrei bisogno di andare a Chioggia; dove avevi in mente di portarci?- Rispose Harry, alzando il capo da un fascicolo che stava consultando.
Luca guardo' Jo e Louis con aria interrogativa. Jo annuì e Louis fece un cenno, che poteva essere un sì.
-Ok, allora se vi va possiamo partire dopo pranzo. Oggi il motoscafo non serve a mio padre, per cui possiamo tranquillamente utilizzarlo- affermò Luca.Fu così che il quartetto prese posto, sotto ad un sole cocente, sull'imbarcazione.
Come all'andata, Louis si perse ad ammirare il panorama. In venti minuti attraccarono al porto di Chioggia, davanti al Grand Hotel.
La piazzetta era semideserta; nonostante fosse alta stagione, la calura estiva era impietosa, ed i pochi turisti coraggiosi che si erano avventurati sotto al sole si sventolavano coi berretti o cercavano refrigerio nei ghiaccioli.
-Cosa devi fare qui?- Chiese Louis ad Harry. Durante il pranzo non si erano praticamente mai rivolti la parola, ed il riccio parve sorprendersi, ma prontamente rispose:
-Devo andare a parlare con un geometra del Baby MOSE. Vuoi venire con me?-
-Certo- lo assicurò Louis, voltandosi a guardare Jo e Luca che stavano assicurando il motoscafo e ridendo di qualcosa.Harry e Louis percorsero alcune viuzze, cercando riparo all'ombra degli edifici. Louis si guardava attorno, incuriosito dall'architettura e dagli scorci; Harry lo guardava di sottecchi, nascondendo un sorriso.
-Sei già stato qui altre volte?-Chiese Louis.
Harry annuì.
-Perche' quel sorrisetto?- Si infastidì Louis.
Per tutta risposta, Harry lo fermò per un braccio e se lo tirò contro, ed all'improvviso Louis si ritrovò schiacciato contro il suo petto, le labbra dell'altro a pochi millimetri dalle sue.
-Cosa vuoi da me?- Riusci' a sussurrare, prima che Harry annullasse la distanza e frantumasse ogni briciolo di ragione in Louis, che si ritrovò a rispondere ad un bacio disordinato ed irruento. Portò una mano tra i ricci di Harry, afferrandoli con fermezza e provocando un mugolio nel ragazzo, mentre gli accarezzava la guancia con l'altra.
Harry interruppe il bacio, lievemente ansimante, mentre Louis sentiva il cuore galoppare.
-Non so cosa mi fai...- borbottò Harry, cercando un autocontrollo che pareva aver perso.
Louis dissimulo' il proprio turbamento, accennando un sorrisetto a labbra strette.
-Mi ispiri. Sei molto sensuale- continuò Harry. Louis sentì qualcosa guizzare in petto, alzando un sopracciglio.
-Quindi...cosa vuoi, Harry?-
Harry lo fisso' con una espressione che lo fece rabbrividire, gli occhi scuriti dal desiderio:
-Hai capito cosa voglio-
Louis faticò a non degluire, la bocca improvvisamente arsa.
-Pensi sia una buona idea?- Replicò, segretamente soddisfatto del suo tono fermo quando sentiva invece le ginocchia illanguidirsi di desiderio.
-Non lo so. Non ho mai avuto storie di letto. Non ti conosco nemmeno, eppure l'effetto che mi fai è incredibile- rivelò Harry, mettendo le carte in tavola.
-Pero'. Diretto- commentò Louis, lusingato e contemporaneamente preoccupato.
-Non voglio litigare con Luca, e nemmeno tu con Jo, però...- mormorò Harry guardando gli le labbra.
-Se vuoi, basta che me lo chiedi. Anche tu mi piaci- si sbilancio' Louis, curioso di provocare una reazione.
-Vieni a letto con me- mormorò Harry, in un tono talmente serio e lento che Louis senti' un gran calore accumularsi nel suo basso ventre.
-Certo- rispose, spegnendo ogni barlume di ragione.Trovare una stanza d'albergo fu semplicissimo. Appena in camera, Louis non fece a tempo a mettere via i documenti di identità che venne sbattuto al muro senza tanti complimenti da un Harry impaziente. Lasciò semplicemente cadere a terra la borsa a tracolla, tenendo tra le dita un preservativo, segretamente divertito dal fatto che Jo lo prendesse sempre in giro per quell'abitudine di averne sempre un con sé. Riportò le braccia dietro al collo del ragazzo massaggiandogli la base della testa coi pollici, mentre prendeva il controllo del bacio e lo faceva ansimare per averne di più.
-Baci benissimo...ah- sussurrò Harry, sopraffatto dalle labbra di Louis sulla sua gola, sulla clavicola, mentre senza fretta il ragazzo gli sollevava il bordo della maglietta. Harry lo lasciò fare, soggiogato dai movimenti fluidi di Louis, che gli sfiorò l'addome in gesti lenti, sentendolo tremare sotto alle sue mani.
Louis prese a tracciare scie di baci lungo le clavicole, lungo lo sterno, prendendo poi a titillare i capezzoli eretti del ragazzo, completamente ipnotizzato dai suoi gesti. Lo fece indietreggiare fino al letto e gli si mise a cavalcioni sopra, chinandosi a succhiargli un capezzolo, mentre Harry gli accarezzava tremante la schiena. La bocca di Louis lavorò anche sull'altro, scendendo poi a lambirgli l'ombelico, beandosi alla vista del corpo statuario dell'altro, a sua completa disposizione, che smaniava. Harry godeva sotto ai suoi gesti, ed a fatica si tirò su puntandosi sui gomiti per catturare un nuovo bacio, pieno di desiderio.
Louis sapeva quello che faceva; sbottono' i pantaloni del ragazzo mentre lo baciava, strattonandoli verso il basso. Harry puntò i piedi per facilitarlo, rimanendo in boxer e sussultando quando l'altro lo sfiorò attraverso la stoffa, sentendosi impazzire di voglia.
-Louis...- riuscì a mormorare, trattenendo il fiato quando l'altro infilò la mano dentro ai boxer per afferrarlo.
Louis si bloccò a guardarlo, come per essere certo. Harry incrociò i suoi occhi blu, pieni di lussuria, e lo supplicò con voce strozzata:
-Ti prego...-
Louis si abbassò, facendolo fremere nel sentire il suo fiato contro la punta, mentre con la mano lo massaggiava lentamente. Quando Harry sentì le labbra chiudersi attorno al proprio membro esalò un respiro tra i denti, soffocando un'imprecazione, mentre la realtà andava ben oltre alle fantasie. Louis era assolutamente fantastico a letto, e gli stava facendo provare sensazioni mai provate finora.
Louis era eccitato ed esaltato dal potere che aveva sul ragazzo. Succhio' con enfasi l'asta turgida di Harry, beandosi alla vista della reazione che gli stava provocando. Il suo membro di tutto rispetto era duro come il marmo, e liscio come seta sulla sua lingua. Harry trattenne dei gemiti, e Louis si fermò un attimo per mormorargli:
-Lasciati andare per me...-
Harry strinse gli occhi e si morse le labbra, sentendosi spinto al limite. Li riaprì quando Louis si fermò di nuovo, ma la vista del ragazzo che si preparava fu quasi troppo per lui, riuscendo a trattenersi a stento. Louis srotolò il preservativo sulla sua erezione, e poi vi si calò sopra con un gesto fluido, mentre le mani di Harry correvano al suo pene, iniziando a dargli piacere. Louis sarebbe potuto venire anche solo guardandolo e sentendolo dentro di sé, tanto si sentiva eccitato. Si impose di calmarsi e di iniziare a dare delle stoccate dapprima lente, poi via via più decise, sentendo montare dentro di sé l'orgasmo mentre il pene di Harry gli accarezzava con decisione la prostata. Si impose di non venire subito, concentrando i pensieri su altro, ma era impossibile. Poco dopo infatti sentì la familiare tensione nel basso ventre e poi esplose in un orgasmo potente.
Harry sentì crescere il piacere dentro di sé e poi si sentì spinto verso il baratro dell'orgasmo più forte di tutta la sua vita, mentre veniva in caldi fiotti dentro al corpo dell'altro. Annientato, provò quasi dolore mentre Louis si sfilava via da sopra, subito ricompensato da lievi carezze e da un abbraccio che lo accompagnò di nuovo fino alla realtà.
Louis si prese cura di Harry, accarezzandogli la fronte e spingendosi ad abbracciarlo, perché l'espressione vacua dell'altro gli aveva smosso qualcosa nel petto, attraverso il tumulto di sensazioni che stava provando. Afferrò un pacchetto di fazzoletti dalla propria borsa, recuperata dal pavimento, e ripulì sé stesso ed Harry con gesti premurosi.
Harry aveva una strana tensione nel petto. Era stato stupendo, era stato il sesso migliore della sua vita finora, ma anziché sentirsi appagato e sazio provava un senso di vuoto leggero.
Louis lesse l'espressione del ragazzo, che penetrò nel suo stato di beatitudine post-coitale.
-Cosa c'e'?-
Harry scosse il capo.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato? Non ti è piaciuto?-
-No, è stato meraviglioso. Mi sento strano, non ho mai avuto storie di letto... -
Louis sentì una lieve fitta al cuore, ma decise di ignorarla.
-Non preoccuparti. Possiamo gestirla. Finché ad entrambi va bene, potremo continuare- lo rassicurò.
Harry annuì, ed il suo viso era così bello, con le gote un po' arrossate ed i capelli in disordine, che Louis aggrottò la fronte. Quella storia di letto sarebbe finita male, se non fosse riuscito a gestire le proprie emozioni. Era la prima volta per Harry, e si sarebbe impegnato perché ne avesse un buon ricordo.-----------------------
20/07/2016
Sorpresa😁
I Larry si stanno facendo trascinare dalla situazione, e corrono come dei treni lanciati a folle velocità... ed adesso chi glielo dice che chi corre troppo rischia di farsi male?😏
Il prossimo capitolo sarà interamente dedicato a Luca e Jo.
Ciao a tutti😘
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La Giudecca
FanfictionLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...