Luca torno' indietro, deciso a parlare con Miguel.
Lo trovò intento a conversare al telefono, in francese. L'uomo lo notò, e gli fece cenno di attendere. Luca si appoggiò con la schiena alla balaustra di legno ed incrociò le gambe, mani in tasca. Attese qualche minuto prima che l'uomo chiudesse la comunicazione; da che ricordava, Miguel era sempre stato una persona molto impegnata col lavoro.
L'uomo sollevo' lo sguardo sul ragazzo. Nulla, nel suo viso, faceva intuire che poco prima avesse vissuto un piccolo dramma familiare.
-Allora, come procedono gli studi?- Esordì Miguel, mettendo a sua volta le mani in tasca.
-Bene. Mike... senti... volevo chiederti una cosa-
-Se riguarda Jo, ti prego di non chiedermela adesso, per favore. È già abbastanza difficile così- mise le mani avanti lui.
Luca annuì.
-Riguardava Jo- constato' l'uomo.
Luca annuì di nuovo:
-Ok, non fa niente. Ne parleremo in un'altra occasione-
Miguel sospiro', come a cercare le parole adatte.
-E' una situazione complicata, Luca-
-La risolverete. Non preoccuparti- lo rassicurò, facendo per andarsene.
-Luca... grazie. Sei un bravo ragazzo- gli disse Miguel, mentre il suo cellulare suonava di nuovo.Jo si era calmata, ed era estremamente grata a Louis che aveva capito il suo bisogno di distrarsi. E lo stava facendo scandalizzandola coi suoi discorsi irriguardosi.
L'argomento era una precisa parte anatomica di un ignaro Harry, il quale in quel momento era in spiaggia e tentava di trascorrere qualche ora all'aperto, immerso in un libro.
-Lou! Smettila!- Borbottò con le guance rosse Jo, coprendosi le orecchie mentre lui rideva.
-Davvero, Jo, pare che tu non abbia mai fatto sesso in vita tua- la prese in giro.
-Ma io non vado in giro a raccontare i dettagli!- Protestò lei, suo malgrado divertita e scandalizzata allo stesso tempo.
-Ma sei la mia migliore amica, a te posso raccontare tutto! E poi insomma, abbiamo gli stessi gusti!- Ragionò lui.
-Ok, ma io certe cose non voglio saperle!-
Luca entrò in quel momento, e la sua preoccupazione si allevio' vedendola.
-Cosa non vuoi sapere?-
Jo rise e diede di gomito a Louis:
-Giusto, Lou, racconta a lui quello che mi stavi dicendo-
-Lui ha gusti diversi, non può capire- disse lui con un sorrisetto, guadagnandosi una pacca scherzosa sul braccio da parte della ragazza.
Luca si sedette, felice di vederla più serena, e sentendosi anche un po' geloso della loro confidenza.
-Senti, passerotto, io vado in spiaggia. Ci vediamo li'- tagliò corto Louis, alzandosi.
Jo sollevò gli occhi chiari su Luca, che si sentì tremare dentro al petto. Aveva una espressione divertita, nonostante il recente pianto.
-Lui ti rasserena- constatò.
-Louis? Sì. Mi fa stare bene- convenne lei, con un sorriso.
-Senti, cambiando discorso. Stasera c'è una festa in spiaggia, qui al villaggio. Che ne dici?-
-Dico che è un'idea splendida. Lou sarà sicuramente d'accordo. Ma ricordo che a te non son mai piaciute le feste...-
Luca fece un sorrisetto imbarazzato.
-Grazie, Luca. Sei un vero amico-Dopo cena, Jo si ritrovò a truccarsi davanti allo specchio in contemporanea a Louis che voleva sistemarsi i capelli.
-Smettila di spingermi! Mi fai sbavare la matita!-
-Fidati, non ti serve truccarti per scopare. Basta aprire le gambe- fu la laconica risposta del ragazzo, che spostò qualche ciuffo, le mani velate di gel.
-Sei squallido. Non tutti pensano a scopare!-
-No, le monache di clausura in effetti no-
Jo lo fulminò con lo sguardo, scostandosi ed incrociando le braccia.
Louis finì di sistemarsi in tutta calma, poi le fece un sorrisetto strafottente e le lasciò finalmente spazio.
-Con calma, eh!- Borbottò la ragazza.
-Sciogliti i capelli-
-Mi fanno caldo-
-Fidati- rispose il ragazzo, cercando un paio di scarpe in valigia.
Jo, inaspettatamente, lo ascoltò. I suoi capelli, castani e lisci, le sfioravano quasi la vita. Il vestito bianco, dalla scollatura casta, le accarezzava le ginocchia e risaltava in contrasto con la carnagione dorata.
Louis alzò gli occhi su di lei, mentre sedeva sul letto per infilarsi le scarpe, rigorosamente senza calzini. La ragazza allargò le braccia:
-Beh? Che dici?-
-Mmm. Passabile-
-Grazie, eh!-
Louis si alzò facendo a sua volta un giro su se stesso per farsi ammirare.
-Sei come al solito un gran figo, rompipalle e vanitoso- sbottò lei, recuperando una pochette dall'armadio. Louis nascose un sorriso. Adorava punzecchiarla.
-Prendi su una maglia, magari c'è vento- la consigliò, precedendola in corridoio.
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La Giudecca
FanfictionLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...