27. Tutta la verità, finalmente

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-Isola della Giudecca, un anno dopo-

Jo era emozionata oltre ogni dire. Ancora non riusciva a credere di aver finalmente convinto Louis a tornare alla Giudecca.
Il ragazzo aveva lavorato nell'ospedale di Free Town, ottenendo di essere seguito da un chirurgo pediatrico. Quindi, aveva concluso il primo anno di specializzazione in Africa. Non tutto era andato perduto.
Jo aveva tante novità da raccontargli; l'amico le era mancato oltre ogni dire. Era stato come vivere senza un arto, senza un pezzo di sé. In un certo modo, aveva trovato in Louis la sua anima gemella: fiducia totale, comprensione al cento per cento ed affinità.
Aveva dovuto rispettare la sua scelta, però. Perché lo capiva. Louis era dinamico, sempre attivo: aveva dovuto trovare il modo di uscire da una situazione di impasse.
All'inizio si era sentita in colpa per non averlo seguito: cos'aveva da perdere? Avrebbe potuto chiedere aspettativa, come Louis, e ripetere l'esperienza meravigliosa e terribile insieme del volontariato.
Ma non se l'era sentita.
In primo luogo, perché era molto felice del suo lavoro. Poteva svolgerlo al meglio, in un policlinico universitario all'avanguardia, e migliorarsi continuamente sotto il profilo professionale.Non se la sentiva di tornare a far nascere bambini in situazioni disperate, senza personale, senza mezzi adeguati, con l'adrenalina a mille e la stanchezza nelle ossa.

In secondo luogo...aveva ritrovato Luca. Il ragazzo si era dapprima fermato a Londra dopo la partenza di Louis, e poi aveva fatto la spola tra casa sua, in Italia, e quella di Jo, lavorando alla tesi anche da Londra. Aveva in un certo senso sostituito Louis, ed a Jo era andato bene così fino all'estate precedente, durante la quale Luca l'aveva baciata.

Era febbraio, e lei si trovava alla Giudecca, a casa di Armando e Luca. Il tempo era bigio ed il freddo pungente, ma la laguna era spettacolare. Jo aveva sempre pensato di preferire la spiaggia d'estate, e poi si era innamorata del mare in inverno. C'era una luce particolare, unica. Le tonalità dell'acqua, che vedeva attraverso la vetrata, erano mille sfumature dal verde al grigio.
Si strinse nella coperta di micropile e sentì la mano calda di Luca posarsi sulla spalla per chiamarla. Il ragazzo le poste una tazza di the fumante:
-Hai freddo? Aggiungo legna al caminetto?-
-Sto bene, non preoccuparti. Grazie- gli sorrise. -Ormai dovrebbero essere arrivati-
Luca le si sedette accanto, tirandola a sé.
-Sei felice?-
-Moltissimo. Mi è mancato un sacco- disse Jo, accoccolandosi addosso al torace del ragazzo.
-Non oso immaginare cosa dirà- sogghigno' Luca, divertito.
-Riguardo a cosa, a questo, o alla sorpresa?- Chiese Jo, indicando con un gesto il proprio ventre.
-Entrambe le cose...spero non si arrabbiera' troppo e che lo ascolti- considerò Luca.
-Secondo me per una volta lo lasceremo senza parole- rise lei, pensando con un moto di affetto al suo migliore amico, il quale non sapeva niente di loro due. Era anche lei preoccupata per la reazione di Louis, ma sperava di distrarlo con la notizia della gravidanza.

Il motoscafo di Armando arrivò mentre iniziava la nebbia. I ragazzi si alzarono, e Luca non riuscì a trattenere Jo in casa: la ragazza si precipitò fuori e corse verso il piccolo imbarcadero.
-Louis!-
Subito dopo lo ebbe tra le braccia, sotto alla pelle della guancia, tra le mani. Il suo amico era lì, reale, stretto a lei. Si abbracciarono a lungo, strettissimi, dondolando lievemente sul posto.
-Sono tanto contenta di rivederti- gli mormorò tra i capelli, rabbrividendo. Il ragazzo si scosto' per guardarla in viso, e Luca ne approfitto' per coprirle le spalle con la giacca, premuroso come sempre.
-Quindi, voi due...?- Chiese Louis, facendo un gesto con le dita mentre si accendeva una sigaretta.
-Noi due, cosa?- Lo prese in giro Jo. Armando intervenne:
-Vado alla riserva, hanno bisogno di me. Louis, fai come se fossi a casa tua-
Dopo averlo salutato, Louis continuò il discorso:
-Siete una coppia?-
Luca guardò Jo con una tale intensità che Louis si sentì struggere il cuore. Erano stupendi. Jo era radiosa.
La ragazza rispose:
-Lou, siamo ben oltre...-
-Cosa vuol dire?-
Jo sorrise illuminandosi e facendogli pensare che avesse i due occhi verdi più belli del mondo. A parte altri due.
-Vuol dire che tra sei mesi ti faremo diventare zio- affermò Luca, spiazzandolo completamente.
-Cosa...ma siete...sei incinta?!-
I due scoppiarono a ridere senza più trattenersi, mentre Jo so accarezzava la pancia appena pronunciata.
-Sono di sedici settimane-
Louis si emoziono', ammutolito. Jo lo abbraccio' di nuovo, scorgendo il luccichio nei suoi occhi.
-Sono tanto felice- gli rivelò in un sussurro.
-Non so che dire. Che sorpresona!- Esclamò il giovane, facendoli ridere di nuovo.
-Mi hai preso in parola, eh, quando ti dicevo di darti da fare- Scherzo' lui scompigliandole i capelli e spegnendo la sigaretta.
-Mi guardi come se fossi un'aliena- commentò Jo mentre rientravano in casa.
-Valutavo se mi sembrassi ingrassata, in effetti sei più morbida- considerò lui.
-Mi stai guardando il culo?!-
-Mera considerazione estetica, lo sai passerotto- si difese Louis alzando le mani, mentre Luca ridacchiava.
-L'hai detto a tuo padre?- Le chiese, una volta davanti al caminetto.
-Volevo dirglielo di persona, ma sai com'è lui, inaffidabile al cento per cento sugli impegni non di lavoro, per cui gli abbiamo mandato un pacco regalo con una maglietta su cui c'era scritto "congratulazioni, nonno" e lui ha reagito malissimo- ridacchio' Jo, guardando Luca, che annuì.
-Miguel ha preso il primo volo per Londra e si è fiondato a casa di Jo per prendermi a pugni- continuò Luca, divertito. Louis, suo malgrado, sorrise.
-Poi, una volta che siamo riusciti a farlo ragionare, si è sciolto. Ora fa il nonno apprensivo. Mi chiama cento volte al giorno, e lo vedo almeno due volte al mese. Un record- concluse Jo, sorseggiando il the ormai tiepido.
-Che strana sensazione, essere qui- commentò Louis, guardandosi intorno. Fuori era tutto avvolto dalla nebbia, ed il tepore del camino era molto intimo.
-Luca...ti devo raccontare tantissime cose, ma prima di tutto, devo chiederti scusa. Spero capirai. Ti voglio un bene dell'anima, e l'ho fatto solo per te. Non arrabbiarti, ti prego...- disse Jo, cambiando improvvisamente tono. Louis si allarmo':
-Che succede?-
Jo lo abbraccio' forte, baciandolo sulla guancia.
-Non volermene, Lou. Ti giuro, vale la pena di ascoltarlo. Ti prego, fallo per me- gli disse, alzandosi. Luca, intanto, tornò in soggiorno, seguito da Harry.

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