19. Niente accade per caso

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-smut-

-Cosa hai detto a Jo perché uscisse?-

-Nulla, perché?- Mentì Louis, accendendosi una sigaretta. Dominic gli fece un sorrisetto storto, non credendogli nemmeno per un secondo. Louis lo osservò girellare per il piccolo soggiorno, accarezzando il dorso di alcuni libri sul mobile, apparentemente ignaro di quanto potesse risultare sensuale con quei jeans che gli fasciavano il sedere.

Non che per Louis fosse indispensabile; lui era irrimediabilmente attratto dal torace e dalle braccia dei ragazzi. Ad esempio, Harry era perfetto, sotto quel punto di vista. Le spalle possenti, le mani grandi, le braccia muscolose.

Irritato dalla piega dei propri pensieri, Louis scacciò infastidito il fumo nell'aria con una mano e scese dal tavolo su cui si era appollaiato, raggiungendo Dom e facendosi abbracciare.

Nonostante la sua baldanza a parole con Jo, ci erano andati coi piedi di piombo, rispetto ai suoi standard. C'erano state lunghe sessioni di baci e carezze ardenti, c'erano state mani che accarezzavano, e bocche che procuravano piacere. E nient'altro, per ora, anche se ormai era nell'aria l'idea di spingersi oltre.
Louis aveva il sospetto che l'amica avesse ragione sul ragazzo: per Dominic la relazione non era semplicemente un fatto di letto. Si intenerì al pensiero di essere la prima "cotta" del ragazzo: avevano esattamente dieci anni di differenza. Dom ne aveva soltanto diciannove.
-Dom, posso farti una domanda?- Si sorprese a dire. L'altro gli annuì sui capelli; lo sovrastava in altezza.

-Hai mai avuto storie di sesso, prima d'ora?-

Il ragazzo si sollevò e gli sorrise. Una cosa che apprezzava di Dom era il suo odore: sapeva di pulito, di cose buone.

-Ho avuto alcune storielle senza capo né coda, se è questo che intendi dire. Perchè questa domanda?-

-Non so, così- fece Louis, annusandolo tra la spalla ed il collo, improvvisamente voglioso di assaggiarlo. Lo morse piano, con gentilezza, graffiandolo coi denti.

-E tu? Quanti amanti hai avuto?- Gli chiese il ragazzo. Un'altra cosa che apprezzava di lui era che mantenesse il controllo su di sé, sempre attento alle sue reazioni, nonostante l'evidente eccitazione.

-Non te lo dico- gli mormorò sul collo Louis, alzandosi sulla punta dei piedi ed iniziando a succhiargli piano un lembo di pelle, sentendolo sospirare. Le braccia muscolose di Dom gli circondarono la schiena e gli afferrarono gentilmente i capelli, facendogli scorrere un brivido di eccitazione fino ai lombi. Braccia seriche, ornate da peli biondi, prive di tatuaggi. Il ragazzo gli fece staccare la bocca dal suo collo, spingendolo gentilmente indietro, fino a farlo cadere seduto sul divano. Gli si arrampicò sopra, sfilandosi la maglia e permettendo a Louis di ammirarlo in tutta la sua gloriosa bellezza, da sotto. Si baciarono, mentre pensieri poco casti affollavano la mente di Louis. Si lasciò accarezzare e massaggiare, poi pretese la sua parte di gemiti alzandosi sui gomiti e percorrendo la pelle del torace di Dom con la lingua. Il sapore era buono tanto quanto l'odore. Si sfilò via da sotto, obbligandolo a sdraiarsi supino, guardandolo per chiedergli un tacito consenso che non tardò ad arrivare. Gli aprì i jeans e liberò la sua erezione, notando le sue iridi scurirsi per la lussuria.

-Sei bello- gli disse, prima di abbassarsi e prendersi cura di lui. Dom lo lasciò fare per qualche minuto, respirando pesantemente, poi lo bloccò e si tirò su.

-Mi fai impazzire. Sei la creatura più sensuale del mondo- gli mormorò, e Louis si beò dell'adorazione che leggeva nei suoi occhi.

-Ora, però, voglio lasciarti senza parole, per una volta- lo stupì il ragazzo, travolgendolo con la sua irruenza. Louis boccheggiò, mentre l'altro gli lasciava scie di baci ovunque, leccandolo, succhiandolo in maniera estenuante, accarezzandolo dappertutto con passione, riducendo Louis ad un cumulo tremante di desiderio, incapace di pensare.

-Ti voglio. Vuoi?- Gli mormorò Dominic sull'ombelico, provocandogli brividi ovunque. Louis annuì, bramando di più. Il ragazzo si srotolò un preservativo sul membro turgido, esplorando ancora tra le natiche di Louis con le dita, torturandolo di nuovo in maniera deliziosa, e poi gli appoggiò la punta del suo membro sulla sua apertura. Louis lo guardò da sotto in su, pensando che era bello come un dio, glorioso ed inarrestabile, e per un attimo fugace rivide una corona di riccioli castani attorno alle spalle del suo amante. Chiuse gli occhi con forza, travolto poi dalla sensazione dolceamara del pene di Dominic che forzava il suo sfintere, distratto dalle carezze sul suo membro eretto. Louis sentì la sua muscolatura arrendersi, accettare quella intrusione, e subito il suo amante - perché ora lo era per davvero- affondò dentro di lui, l'espressione impagabile di godimento sul suo volto.

Louis fu travolto dalla passione; Dominic aveva trovato l'angolatura giusta e spingeva in quella direzione, ora senza più toccarlo con la mano, sostenendosi con entrambe le braccia. Louis venne a fiotti caldi sul suo stomaco, boccheggiando, sorpreso dalla violenza del suo orgasmo. Dom diede alcune spinte a fondo, poi si irrigidì, lasciando che il piacere esplodesse in lui. Riaprì gli occhi di scatto, gelandolo con quello sguardo che non finiva di stupirlo, e Louis capì che stesse accertandosi che lui stesse bene. Gli accarezzò una guancia, e Dom si retrasse cautamente da lui, alzandosi in piedi. Si sfilò il profilattico e prese alcuni cleenex dal tavolino, pulendo lo stomaco di Louis. Il ragazzo sentì le farfalle nello stomaco. Non era Harry, ma gli era piaciuto da morire.

-Senti un po'... quelle tue storielle senza senso... con chi le hai avute?! Perché assolutamente non pare che tu abbia solo vent'anni- commentò. Dom si stese accanto a lui, un ciuffo di capelli davanti al viso, che spostò dietro all'orecchio.

-Anche a me è piaciuto tantissimo. Sei sexy da morire, e mi piace l'averti zittito, anche solo per pochi minuti- sorrise ironico, guardandolo. Louis, per una volta, non ebbe nulla da ridire. Si lasciò accarezzare e vezzeggiare, fino ad addormentarsi, sfinito, tra le braccia dell'altro.

Dominic approfitto' del suo sonno per ammirarlo apertamente. Louis era di una bellezza disarmante. Lo aveva notato un paio di mesi prima.

Erano ormai otto mesi che lavorava al bar dell'ospedale, ed ormai aveva familiarizzato con buona parte del personale sanitario che frequentava il bar. Ed un giorno di settembre aveva visto entrare un gruppo di specializzandi -li riconosceva dalla divisa- intenti a chiacchierare; uno di loro aveva raccolto le ordinazioni per tutti, mentre il gruppetto sedeva ad un tavolino.
Dom aveva alzato lo sguardo dalla macchinetta del caffè per guardarli: un ragazzo non molto alto, con un sorrisetto strafottente e la mano a pizzicarsi il naso, doveva aver detto qualcosa di divertente, perché erano scoppiati tutti a ridere.
Una settimana dopo lo specializzando era capitato al bar da solo, l'aria esausta, e lui aveva preso il coraggio a due mani, parlandogli. Si chiamava Louis Tomlinson.

Aveva perso la testa per il bel dottore. Nonostante Louis fosse stato molto chiaro -non cercava una storia seria- Dom coltivava in segreto la speranza di potergli far cambiare idea.
Gli accarezzo' la fronte, scostandogli i capelli, sognando ad occhi aperti.
Louis era uno spirito libero. Era graffiante, ironico, molto acuto. Era affezionato a Jo ed anche alla sua numerosa famiglia; aveva un cuore d'oro, e poi era bellissimo. E bravo a letto.
Louis si mosse nel sonno, e lui congelo' la mano a mezz'aria, guardandolo girarsi e lasciandolo affondare il viso nel suo stomaco, mentre gli circondava la vita con un braccio e borbottava una parola:
-Harry...-
Dom ebbe un tuffo al cuore. Non aveva la minima idea di chi fosse questo Harry, ma si sentì a disagio.

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31/08/2016

Foto dedicata a @plinio1975 perché ha detto che Dom le sta antipatico 😁Dai, abbi comprensione per Lou

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Foto dedicata a @plinio1975 perché ha detto che Dom le sta antipatico 😁
Dai, abbi comprensione per Lou...guarda qua che roba...😂

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