Nei giorni seguenti il clima concesse una tregua, stabilizzandosi finalmente sul soleggiato e con modiche brezze che alleviavano l'afa, per cui i ragazzi ne approfittarono per godersi la spiaggia. Harry lavorò sulla scaletta della tesi, Luca fece lunghe corse mattutine, Louis si annoiò e Jo si godette semplicemente qualche momento di relax senza fare niente.
Le notti erano tutt'altro paio di maniche: Louis ed Harry non persero tempo, ed in quelle occasioni Louis di certo non si annoiava. Jo, preso atto che l'amico fosse convinto di sapere quello che faceva, decise di non interferire. Era adulto e vaccinato, e di certo non sarebbe stata lei a impedirgli di "levarsi uno sfizio", come l'aveva definito Louis.Era mattina; era ormai una settimana che erano approdati alla Giudecca, e Jo si era perfettamente acclimatata.
Si alzò, come suo solito, presto. Inutile dire che Louis era tornato a letto soltanto verso mattina, per cui ora era tra le braccia di Morfeo e russava lievemente. Jo si chiuse la porta alle spalle ed entrò in cucina, con l'intenzione di prepararsi un caffè. Sentì l'abbaiare di Asia sin dal cottage, sebbene l'animale fosse nella casa padronale. Aggrottò la fronte ed uscì sul portico per capirne il motivo. Quello che vide le fece precipitare il cuore sotto terra, per poi cominciare a battere furiosamente in petto. La sua prima reazione fu quella di tirarsi velocemente indietro per nascondersi alla vista. Era arrivato suo padre, e Rosanna ed Armando lo stavano salutando calorosamente. Jo si ritirò in tutta fretta in cucina, lo stomaco chiuso, senza più voglia di prendere il caffè. Com'era possibile che una persona tanto cara le fosse divenuta così odiosa alla vista? Il suo stesso padre? Che razza di persona era?
Coi sensi di colpa, ma ben decisa a rimandare un incontro inevitabile, tornò in camera a cambiarsi velocemente ed uscì in spiaggia prendendo la direzione opposta a quella che portava alla casa.Camminò lungo la riva, nascosta dalla vegetazione, ed arrivò dove una rientranza della costa creava una minuscola insenatura. Lì si sedette, all'ombra dei pini marittimi, rannicchiando le ginocchia ed appoggiandovi la fronte sopra.
Luca, di ritorno dalla corsa mattutina, notò subito che a casa sua le finestre del primo piano erano aperte, ed immaginandosi, deviò per andare subito a salutare Miguel.
Li trovò in soggiorno, intenti a fare colazione con caffelatte e zaletti.
L'uomo, non appena lo vide, si aprì in un sorriso alzandosi:
-Luca!-
Il ragazzo ricambiò un abbraccio affettuoso: per lui, Miguel era un secondo padre.
-Bentornato! Quando sei arrivato?-
-Mezz'ora fa-
-Jo sa che sei qui?-
L'espressione dell'uomo era eloquente, e Luca deviò la conversazione su altri argomenti:
-Com'e' andato il viaggio? Da dove sei partito?-
L'uomo tornò a sedersi, mentre Luca prendeva posto accanto a lui.
-Ero a Rio; è andato bene, sono solo frastornato dal jet-lag-
Luca lo osservò in viso. Era un bellissimo uomo, che aveva sempre dimostrato meno degli anni che aveva, ma stavolta c'erano rughe di espressione attorno agli occhi che non ricordava, e qualche filo grigio tra i capelli.
-Quanto ti fermerai?-
-Riparto per Parigi tra qualche giorno, purtroppo- rispose Miguel, prendendo un sorso di caffè. L'espressione di Luca era eloquente, ma Armando gli fece cenno di tacere, così tacque.
-Vado a fare una doccia e ad avvertire che sei arrivato- decise, congedandosi.Entrò nel cottage e vi trovò soltanto Harry.
-Gli altri?-
Il ragazzo si stiracchio', rispondendo:
-Jo non c'è; Louis dorme ancora-
-Eh. Immagino-
Harry alzò gli occhi al cielo senza farsi vedere, non raccogliendo la provocazione.
-Ha lasciato un biglietto?-
-Chi, Jo? Non che io sappia-
-Strano. Prova a chiedere a Louis se sa dov'è- disse Luca dirigendosi verso la sua camera.Con un sospiro, e la tazza di caffè in mano, Harry decise di obbedire. Sapeva bene che quando l'amico era di quell'umore, era meglio stare zitti e filare dritto.
Entrò in camera, dapprima non scorgendo nient' altro che oscurità; poi individuò la sagoma di Louis sotto al lenzuolo. Si avvicinò. Il ragazzo dormiva profondamente; mano a mano che gli occhi si abituavano al buio, ne scorse i lineamenti.
Era bellissimo.
Gli scostò i capelli lievemente sudati dalla fronte, ed il ragazzo ebbe un moto di fastidio. Sorrise, ripetendo il gesto e beandosi dell'immagine tenera che involontariamente offriva, svegliandosi.
Louis si stropiccio' gli occhi:
-Ma che ore sono?!-
Poi realizzò che fosse Harry, raddrizzandosi di scatto:
-Che succede?-
-Nulla, nulla. Calma. Sono soltanto le otto. Luca mi ha chiesto di chiederti se sai dove sia Jo-
Louis si girò verso l'altro lato del letto, trovandolo vuoto.
-Non lo so... è caffè, quello?- chiese indicando la tazza.
Harry annuì e gliela porse, divertito.
Louis ne bevve una gran sorsata, passandosi una mano tra i capelli. Sentendosi osservato, aggrottò la fronte:
-Beh? Che c'è?-
-Niente. Sei bello-
Louis rimase interdetto, ma dissimulo' scrollando le spalle.
-Grazie. Anche tu sei molto bello- rispose cercando di usare un tono leggero.
-Ma perché cercate Jo?- Si riscosse, iniziando a connettere.
Harry alzo' le spalle, mentre usciva dalla stanza seguito da Louis.
Poco dopo li raggiunse in cucina Luca, fresco di doccia.
-Il padre di Jo è arrivato e lei non c'è- esordi' il ragazzo.
-Sara' andata a fare due passi- ipotizzò Harry.
-Oppure l'ha visto arrivare ed ha deciso di rimandare l'incontro- affermò Louis, alzando un sopracciglio.
-Senti, Louis, volevo chiederti una cosa, visto che siamo solo noi. Tu sai perché Jo ce l'abbia tanto con Miguel? Ti ha detto cose che io non so?- Fece Luca, inchiodandolo con lo sguardo.
Louis alzò le spalle:
-Oltre ad averla abbandonata? Escludendola dalla sua vita? Lasciandola a gestire da sola il lutto per sua madre?-
Luca fece un gesto irritato:
-Non ribadire l'ovvio. Volevo sapere se c'era qualche altro motivo...-
-A me pare abbastanza- considerò l'altro, con ancora la tazza di Harry in mano.
Luca fece un sospiro esasperato.
-Sei impossibile-
-Vuoi darmi un altro pugno?-
-Insomma, finitela!- Li interruppe Harry, sconcertato.
Louis si limitò ad osservarlo, glaciale, ma Luca si alzò di scatto:
-Vado a cercarla- ed uscì.
Harry ricambiò lo sguardo:
-Dovresti essere più gentile con lui-
-Non mi viene proprio. Mi sta sulle palle- affermò, serafico.
-Comunque ha ragione: sei sulla difensiva nei suoi confronti-
Louis alzò le spalle, chiudendo l'argomento.
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La Giudecca
FanfictionLa Giudecca è un'isola che si trova di fronte alla città di Venezia, nella laguna veneta. E' un piccolo paradiso terreste, dove sono situati una riserva naturalistica ed un piccolo villaggio vacanze. In una delle abitazioni residenziali vive la fami...