Capitolo 3

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GIORGIO
Ormai è quasi un mese che non ho più notizie di Nicole. Chissà dove si trova, chissà se sta bene, chissà se le manco, chissà se ha già trovato un mio sostituto. Mille domande continuano a pervadermi la mente, tutto il giorno, tuffi i giorni. La cosa più brutta è che non posso darmi dee risposte, perché non ho modo di contattare la persona causa del mio continuo malessere.
Sono sdraiato sul divano a fissare il soffitto bianco da non so quanto tempo a canticchiare alcune delle mie canzoni più tristi. In questo momento sto cantando Oggi tutto finirà.
"Io avrei fatto di tutto per scordarti, per favore tu non domandarmi come sto"; questa frase rispecchia perfettamente il mio stato d'animo da un mese a questa parte, mi chiedo a cosa stessi pensando quando l'ho scritta nel 2012. In confronto a quanto sto male adesso, nel 2012 me lo passavo una bomba.
Credevo di stare male, ma evidentemente non avevo ancora provato un dolore così lancinante, ho perso mio fratello e l'amore della mia vita, per non parlare della mia "sorella acquisita", cosa c'è peggio di questo?
" Pensavo solo, che prima stavo meglio, ma ti accorgi che stai bene solo quando arrivi a stare peggio" cantavo nel 2012 e, Dio, mai come ora questa frase è vera.
Inizio a cantare " ho fatto quello che ho potuto "; rispecchia perfettamente il mio stato d'animo, ma mi fa ulteriormente intristire, perché era, o forse è ancora, una delle canzoni preferite di Nicole.
Canticchio sotto voce anche il mio pezzo di Broken Dreams, ma mi assale ulteriormente la malinconia, visto che è una delle primi canzoni che ho dedicato a Nicole.
Darei via tutto ciò che ho, persino la mia fama, per riuscire a spegnere questo inferno che sto vivendo.
La cosa triste è che tutto mi ricorda lei: quando sento una porta sbattere mi devo trattenere dal gridare "mani di burro", nomignolo con il quale la chiamavo ogni qual volta chiudeva una porta sbattendola, ossia sempre. Ogni qual volta passo per quello stupidissimo incrocio dove fece l'incidente devo trattenermi dallo scoppiare a piangere. Sono diventato più emotivo di una donna incinta. Anche una semplicissima bistecca mi ricorda lei, perché era l'unica cosa che ha sempre mangiato con gusto, anche quando era anoressica. Qualche giorno fa ero con Valerio in studio e sono stato a fissargli le scarpe per tutto il tempo: indossava le Air Max bianche, le sue scarpe preferite, è vero, ma anche quelle di Nicole.
Ieri ero al centro commerciale, dovevo fare la spesa e avevo voglia di fare un giro, mentre camminavo mi sono sentito chiamare e stavo letteralmente impazzendo perché credevo fosse Nicole, invece era solo una fan che voleva un autografo; per giunta, aveva una voce molto simile alla sua.
Ogni qual volta porto Junkies fuori a camminare mi ricordo che me lo regalò lei per il nostro primo natale come coppia; sto proprio impazzendo, persino un cane me la ricorda.
Prendo il telefono e, nonostante abbia lo schermo rotto, mi metto a guardare le foto mie e di Nicole. Qualche tempo prima creai addirittura una cartella a parte che nominai " la mia Rihanna❤". Avevamo moltissime foto insieme, ma molte gliele avevo fatte senza che lei se ne accorgesse: non erano i cosiddetti "smostri", erano semplicemente delle foto di lei nella sua quotidianità. Ce n'è una in particolare che adoro, e che ho messo anche come sfondo: è lei che dorme. Ogni notte guardo quella foto prima di andare a dormire. Quando lei viveva ancora con me era una cosa che davo quasi per scontato, ho sempre amato farlo, ma era una cosa che facevo la maggior parte delle notti, perciò non era una cosa così speciale. Non so quanto darei per poterla semplicemente guardare dormire ancora una volta soltanto.
Nell'ultimo periodo, quando le notti erano invase dagli incubi, non perdevo l'occasione per vederla dormire serenamente, anche se solo per pochi minuti.
Scorro le foto e dopo essermi soffermato per un po' su una in cui cucinava, mi appare davanti la prima foto che facemmo mentre ci baciavamo; è la foto che mandammo sul gruppo della comitiva per far vedere a tutti che ci eravamo fidanzati. Senza che nemmeno me ne accorga una lacrima cade sul cuscino, ma le ricaccio subito dentro.
Guardo l'ora, sono le 18 e mi sono stufato di stare seduto su questo divano a deprimermi più di quanto non lo sia di già. Non sapendo cosa fare decido di mettermi a cucinare qualcosa, giusto per passare il tempo.
Penso un po' a qualcosa che possa avere una preparazione abbastanza lunga e la prima cosa che mi viene in mente è la lasagna. Mi ha insegnato a farla Nicole il giorno che è tornata dall'ospedale, un'altra cosa da aggiungere alla mia lista di " cose che mi ricordano lei".
Cerco di ricordarmi tutti i passaggi che aveva fatto, anche se quel giorno non l'ascoltavo molto, ero così entusiasta che fosse di nuovo con me a casa che mentre parlava mi fissavo a guardarla e sentivo il mondo come lontano, la sua visione era come paradisiaca. Quella fu una giornata stupenda.
Dopo un'ora la besciamella è pronta, prendo un cucchiaino e l'assaggio, ma fa alquanto schifo. Se ci fosse stata lei sarebbe sicuramente venuta meglio. Preso da un attacco di rabbia, prendo la pentola e la getto con forza nel lavandino.
< Perché non sei qui con me?>, urlo come un pazzo. Inizio a prendere a calci e a pugni tutto ciò che mi trovo vicino, facendo anche vari buchi negli sportelli di legno bianchi.
< Giorgio, che cazzo fai?>, chiede incazzato Tommaso entrando in cucina.
< È solo una bastarda!>, urlo mentre l'adrenalina mi scorre in corpo. Prendo le sedie ed inizio a rovesciarle a terra una ad una.
< Stai fermo, dio cane!>, urla a sua volta Tommaso avvicinandosi a me; avvolge le sue braccia attorno alle mie per bloccarmi, ma riesco a liberarmi e gli arriva una gomitata dritta nel naso. Mi volto per guardare dove sia e lo vedo dietro di me con il naso grondante di sangue. Subito ritorno in me stesso.
< Scusami Tommi>, dico avvicinandomi, ma lui stende un braccio per indicarmi di fermarmi.
< Non mi toccare. Mi sono rotto il cazzo! Ve l'avevo detto che sarebbe andata a finire così, che avreste finito con l'odiarvi, ma non mi avete voluto dare retta ed ora vi ritrovate in questa situazione di merda. Sai Giorgio, fai tanto il depresso su quel cazzo di divano, ma non ti sei mai preoccupato di sapere come sto io. Sai, anche io ho perso mio fratello, ho perso Clarissa, ho perso Nicole, mi sono lasciato e, per di più, ho perso anche te. Sei diventato un cazzo di alcolizzato che beve, vomita, fuma e ascolta delle cazzo di canzoni deprimenti. Vittorio e Clarissa sono morti, Nicole è chissà dove in quale parte del mondo e tu sei praticamente un vegetale. E ora se permetti vado a fermare questa cazzo di emorragia!>, dice mentre la sua mano si tinge completamente di rosso.
Mentre corre via, credo verso il bagno, rimango immobile e continuo a fissare il punto dove era prima. Forse "Mostro" non è solo un semplice nome d'arte, forse lo sono davvero. O forse sono solo un povero cretino egoista che fa star male le persone a lui più care. Probabilmente è la seconda ipotesi. Terza ed ultima ipotesi: sono un mostro cretino, e ciò è più che probabile. L'unica certezza è che sono un deficiente, questo è poco ma sicuro.
Il nervoso non si è calmato per niente, anzi, è solo aumentato. Tiro un calcio al tavolo, facendolo spostare bruscamente e creando un rumore al quanto fastidioso a contrasto con il pavimento.
Junkies si avvicina a me ed inizia a gironzolarmi intorno, forse impaurito da tutti i rumori che ha sentito, ma lo ignoro ed esco in veranda, dopo aver preso il pacchetto di sigarette dove tengo gli spinelli già pronti e una cassa intera di birra. Mi metto a sedere su una delle due sedie che ci sono in veranda e solo ora mi accorgo di avere le nocche, e quindi le mani, completamente insanguinate. Ciò non fa che ricordarmi ulteriormente Nicole, dato che era sempre lei a curarmi le ferite. Ho assolutamente bisogno di distrarmi, così estraggo dal pacchetto di sigarette una canna ed inizio a bere e a fumare. Che lo "sfondamento" abbia inizio.

SPAZIO AUTRICE
Bene, la nuova storia sarà su Valerio! La pubblicherò quando avrò scritto un po' di capitoli ( per ora ho scritto solo il prologo e il primo capitolo).
Comunque, come sempre, fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, se la storia via sta annoiando o se c'è qualche errore.
Nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa!
Un bacio,
Nicole 😘

Proteggimi, siamo rondini con il guinzaglio~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora