Capitolo 34

1.2K 107 26
                                    

GIORGIO
Verso le 15, inizio a prepararmi per il live, che sarà alle 18:30.
Una volta pronto, vado in camera dei bambini, dove ci sono loro e Nicole, per salutarli.
< Mi raggiungete dopo, okay? Io devo andare prima a fare il sound check>. Nicole annuisce e mi avvicino a lei.
< A dopo>, dico dandole un bacio a stampo sulla bocca. Mi chino e do un lungo bacio sulla guancia a Chantal.
< Ciao amore di papà, ci vediamo dopo>. Lei mi saluta con la manina aprendola e chiudendola a pugno, poggia poi le manine sulle mie guance, facendomi avvicinare ulteriormente e mi stampa un bacio umido sulla bocca. Le accarezzo la guancia e torno in posizione eretta; mi avvicino a Tarek, che è seduto sulla sua seggiolina rossa a giocare con uno dei suoi tanti pupazzi.
Mi chino davanti a lui e gli accarezzo i capelli, scompigliandoglieli.
< Ciao cucciolo, ci vediamo dopo>, dico sorridente per poi dare anche a lui un lungo bacio sulla guancia morbida.
< Ciao papà>, ciancica con quella sua vocina dolcissima, ancora con il ciuccio in bocca.
Esco dalla stanza e scendo subito in sala, dove trovo Tommaso sdraiato sul divano con il telefono in mano.
< Alza il culo, pelandrone>, ordino prendendo dal mobiletto le chiavi della macchina e quelle di casa, infilando queste ultime nella tasca degli skinny neri.
< Zi badrone>, dice imitando l'accento africano e alzandosi.
< Old but gold>, lo canzono io uscendo di casa, dato che sono anni che mi risponde in quella maniera.
Fortunatamente, in questi due anni Nicole ha superato la sua paura ed è tornata a guidare, anche se inizialmente anche solo mettersi al posto di guida le provocava degli attacchi di panico, ma ha sconfitto le sue paure, perciò verrà da sola, senza bisogno di essere accompagnata.
Salgo sulla mia auto al posto del guidatore e Tommaso di fianco a me; raggiungiamo velocemente il Brancaleone e parcheggiamo qualche via più là, dato che i parcheggi davanti al Brancaleone sono molto pochi e non voglio che qualcuno mi righi la macchina nuova.
Inizio a fare il sound check e verso la metà delle prove iniziano ad entrare i fan che hanno acquistato i Golden ticket.
Iniziano ad urlarmi che sono bello, che spacco e quant'altro e li ringrazio tutti con un sorriso; quando mi dicono che stanno per entrare anche gli altri fans andiamo nel backstage. Entrati nel camerino trovo Tarek e Chantal che camminano sbarellando per la stanza con dei pupazzetti in mano e seduti sui divanetti Nicole, Tommaso, Edoardo e persino mio padre; non posso fare a meno di notare che l'unico a mancare è Vittorio.
Guardo meglio Chantal e Tarek e noto che sono vestiti come se fossero già degli adolescenti, il che mi fa passare subito la malinconia causata dall'assenza di Vittorio: Chantal ha una bandana rossa e bianca legata con un fiocco in testa, la maglietta del mio merchandising rimboccata dentro ad una gonnellina di tulle rossa e le all star dello stesso colore, mentre Tarek indossa la stessa maglietta, dei jeans strappati e le Jordan nere, che gli ho comprato io, abbinate al cappellino nero, sempre della Jordan, che indossa in questo momento. Scoppio a ridere vedendoli.
< Chi ha vestito i miei figli come due quindicenni?>, chiedo ridendo e attirando l'attenzione degli altri.
< Io, che domande! Guarda come sono fichi!>, risponde sorridendo Nicole ed indicandoli.
< Come la loro mamma>, ribatto facendole l'occhiolino. La guardo e mi meraviglio di quanto sia bella: indossa anche lei la mia maglietta, degli shorts neri a vita alta, nei quali ha rimboccato la maglia, delle calze velate nere, le dottor martens del medesimo colore e un mio cappello della obey.
< Leccaculo>, dice sbuffando, ma sorridendo lusingata.
< È vero, cazzo, oggi sei ancora più bella!>.
< Cosa sono tutte queste smancerie?>, ci interrompe ridendo mio padre.
< Pensa a me che li devo sopportare tutto il giorno>, si lamenta Tommaso portandosi una mano davanti al viso.
Ignoro le loro affermazioni e li saluto, per poi salutare Nicole lasciandole un bacio sulle labbra, e poi anche i bambini.
Restiamo a parlare del più e del meno per circa un'ora.
< Gio', dobbiamo andare>, mi richiama Matteo.
< Arrivo. Mi raccomando, state dietro alle quinte>, mi raccomando poi con i membri della mia famiglia.
Saliamo sul palco ed un boato ci accoglie, lusingandomi, come sempre.
Iniziamo a cantare e a suonare tutte le canzoni del nuovo album; il Brancaleone è stra colmo di gente, difatti abbiamo fatto l'ennesimo sold out. Mi pare che al pubblico stia piacendo molto lo spettacolo, lo capisco da come urlano e si scatenano.
Come sempre, verso la fine del live mi tolgo la maglietta del tour e la lancio al pubblico, rimanendo a petto nudo; mi avvicino un attimo alle quinte per prendere una bottiglietta d'acqua, dato che sento la gola secca; passo proprio davanti alla mia famiglia e vedo Tarek che cerca di levarsi la maglietta, naturalmente senza riuscirci, per imitarmi, il che mi fa scoppiare a ridere.

Proteggimi, siamo rondini con il guinzaglio~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora