Capitolo 38

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NICOLE
È passato qualche mese dal giorno del matrimonio ed il Natale è già arrivato. Ho sempre amato questa festività, al contrario di Giorgio, ma da quando ci sono i bambini mi piace ancora di più, perché si crea un' atmosfera familiare meravigliosa.

Mi sveglio la mattina presto, verso le 5, perché sento il bisogno di vomitare. È da quasi una settimana che sto male.
A Giorgio ho detto di avere un virus intestinale, cosa probabile, visto che questo è il periodo delle malattie, ma in realtà credo di essere di nuovo incinta.
Corro in bagno e dopo aver rimesso, vado in camera dei bambini, cerco nella loro cesta dei giochi e tiro fuori la scatolina del test di gravidanza, che avevo nascosto lì la mattina precedente, sapendo che Giorgio non l'avrebbe mai vista lì.
Vado in bagno ed eseguo le istruzioni; mi siedo per terra, aspettando i tre fatidici minuti. Questa volta è diversa dalla prima volta che feci il test di gravidanza; tre anni fa non credevo e non speravo di essere incinta, mentre se adesso lo fossi sarei a dir poco entusiasta. Quando scoprii di essere incinta, tutto il mondo mi era crollato addosso. Mi ero da poco trasferita in una nuova città, non stavo più con il padre dei miei bambini e, come se non bastasse, durante il primo mese della gravidanza avevo subito un fortissimo stress, avevo fumato e avevo bevuto alcolici; tutte cose che avrebbero potuto far male al bambino, anzi, ai bambini.
All'epoca non avevo certezze, non sapevo che piega stesse prendendo la mia vita, e la possibilità di essere incinta mi spaventava a morte, al contrario di adesso. Avevo paura di diventare mamma, l'idea mi terrorizzava. Adesso ho delle certezze, ho un marito che mi ama, un lavoro e due splendidi bambini; l'arrivo di un terzo porterebbe solo tanta, tantissima gioia.
Una volta passati i 3 minuti prendo il test con mani tremanti e guardo il display: incinta 3+, proprio come la scorsa volta, solo che da allora sono cambiate molte cose, io in primis.
Delle lacrime di felicità colano dai miei occhi, mentre continuo a guardare il numero e la scritta sul display.
Sto per andare a svegliare Giorgio per dargli la bella notizia, ma decido di fargli una sorpresa.
Vado silenziosamente in sala, facendo attenzione che non si svegli, ed apro il mobile dove tengo tutto ciò che serve per incartare i regali di natale. Prendo una scatolina rossa, con su disegnati Babbo Natale e delle renne e vi infilo dentro una sciarpa di Tarek, che trovo lì sul divano. La sistemo e vi nascondo al suo interno il test. Chiudo la scatolina, la avvolgo con del nastro rosso e la metto sotto all'albero, insieme a tutti gli altri regali.
Torno sorridente a letto e mi sdraio vicino a Giorgio, che continua a dormire profondamente. Fortunatamente non si è svegliato. Cerco di riprendere sonno, ma non ci riesco. Sono troppo, troppo felice.
Non riuscendo a dormire, prendo il telefono e rispondo ai vari auguri che mi sono già arrivati.
Verso le 8, anche Giorgio si sveglia, e dopo esserci fatti gli auguri andiamo a svegliare i bambini, per scartare i regali prima che arrivino a casa nostra gli amici e i parenti che abbiamo invitato a pranzo per festeggiare tutti insieme.

GIORGIO
< Questo è per te>, dice Nicole sorridente poggiando sulle mie gambe una scatolina rossa.
< Ma me lo hai già fatto il regalo>, dico accennando al nuovo- e per altro bellissimo- orologio che ho scartato poco fa.
< Lo so, ma questo è un regalo extra>, risponde sorridente per poi sedersi di fianco a me, spostando la carta da regalo lasciata in giro dai bambini.
Slego il fiocco fatto con il nastro ed apro la scatolina, trovando al suo interno una sciarpa di Tarek. La tiro su guardandola confuso, ma sentendo qualcosa cadere nella scatola, così la poggio sul divano e guardo di nuovo al suo interno.
A prima vista credo che sia un termometro, ma quando lo prendo tra le mani e leggo quella scritta sul display capisco di cosa si tratti.
Un sorriso ebete si stampa sulla mia faccia, mentre i miei occhi si fanno lucidi.
< Davvero?>, domando alzando lo sguardo verso di lei. Annuisce sorridente e una lacrima cola dai miei occhi, ma la asciugo prontamente.
< Oh mio dio, ti amo>, sussurro abbracciandola.
< Ti amo, ti amo, ti amo>, ripeto dandole una serie di baci sulla guancia.
Per me questa è un'emozione nuova, nonostante abbia già dei figli. Mi sono perso i primi mesi della prima gravidanza di Nicole, quindi questa per me sarà un'esperienza del tutto nuova.
Tarek e Chantal sono arrivati all'improvviso, nessuno si aspettava che saremmo diventati genitori, eravamo giovani, sciagurati, e ci eravamo lasciati in malo modo, ma adesso siamo sposati e siamo già genitori, perciò sicuramente più maturi ed esperti della prima volta.
< Bambini, avete capito? Dentro la pancia della mamma c'è un bambino!>, dico entusiasta ai bambini, impegnati a giocare con i loro giocattoli nuovi.
< Mamma ha mangiato un bambino?>, chiede Tarek aggrottando le sopracciglia con quella sua vocina adorabile. Scoppiamo entrambi in una fragorosa risata e gli arruffo i capelli.
Spieghiamo loro che è stata la cicogna a portare il bambino nella pancia della mamma e che lo potranno vedere solo tra qualche mese. Sembrano entusiasti, ma non prestano più di tanta attenzione alla notizia, presi dai giocattoli nuovi e ancora troppo piccoli per capire a pieno.

Proteggimi, siamo rondini con il guinzaglio~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora