Capitolo 26

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GIORGIO
Oggi ho deciso di regalare a Nicole una giornata di tranquillità, dato che sono praticamente 10 giorni che non esce di casa. Inizialmente si è dimostrata restia, ma l'ho praticamente obbligata.
Uscirà con Chiara a fare shopping, credo, e stasera ceneremo per la prima volta fuori in ristorante con i bambini. È un secolo che non facciamo una cenetta intima fuori casa.
< Dài, fammi portare i bambini>, insiste lei per l'ennesima volta. Questa sarà la prima volta che si allontanerà dai bambini per qualche ora. So come si sente: qualche giorno fa ho avuto un live in Svizzera, il primo da quando sono nati i bambini, e non li ho visti per un giorno intero. Non volevo andare, perché non volevo staccarmi da loro. Stavo quasi per annullare il live.
< Ti ho detto di no, adesso esci e non tornare fino a stasera, noi ce la caveremo>, dico spingendola fuori casa.
< Almeno fammeli salutare un'ultima volta!>, si lamenta cercando di rientrare in casa, ma glielo impedisco.
< Li hai già salutati 12 volte, adesso raggiungi Chiara, ciao>. I ruoli si sono invertiti: qualche giorno fa era lei che mi stava obbligando ad andarmene di casa, ora tocca a me.
La spingo nuovamente fuori dalla porta e poi la chiudo, affinché non possa rientrare.
< Vaffanculo>, sussurra, facendomi scoppiare a ridere. Capisco il suo malessere, ma non può pensare di stargli attaccata 24 ore al giorno.
Una volta che Nicole se n'è andata, chiedo a Tommaso se vuole accompagnarmi al centro commerciale, dato che devo comprarmi il profumo e fare la spesa, e lui accetta.
Porto i bambini in camera loro, tenendo Tarek in un braccio e Chantal nell'altro. Poso Tarek nella culla e Chantal sul fasciatoio, dove le cambio il pannolino.
< E sta bona co' 'ste gambine>, dico ridendo mentre si agita e scalcia ridendo. Le do dei baci sul pancino nudo facendola ridere e agitare ancora di più. Per ora, si sta dimostrando essere una bambina molto vivace e solare, anche se dorme poco e niente, difatti si sveglia almeno 4 volte a notte, quando ha veramente tanta voglia di dormire.
Quando smetto, noto che ha la pancia arrossata a macchie; inizialmente mi spavento, e non poco, ma poi capisco che probabilmente è stata la barba a farle reazione e mi tranquillizzo all'istante. Per quanto riguarda loro due sono un po' ipocondriaco, ma credo che sia normale essendo appena diventato padre.
Apro l'armadio e cerco due tutine di cotone da mettere a lei e a Tarek. Alla fine decido di mettere ai piccoli le tutine che ci ha regalato Giulio: sono entrambe nere e sul petto c'è un adesivo con lo stesso stemma "MS" che avevo io sul petto nella tuta che indossavo nel video di "Supereroi Falliti" e sul retro c'è scritto: " Il mio papà è un supereroe (fallito)", nella tutina di Tarek è scritto in celeste, mentre in quella di Chantal in fucsia. Dopo averla vestita la metto nella sua culla e prendo Tarek, che sottopongo allo stesso trattamento di Chantal, evitando però di baciarlo affinché la barba non irriti anche lui. Tarek è più tranquillo di Chantal, ma anche lui è molto solare. Preparo la borsa mettendoci alcune tutine di ricambio e dei pannolini, metto la carrozzina nel bagagliaio della macchina, sistemo i bambini sui seggiolini e chiamo Tommaso affinché si sbrighi.
< Eh arrivo, stai calmo>, si lamenta uscendo di casa e chiudendo a chiave il portone.
< Cazzo, ho fatto cento cose nel mentre tu ti preparavi>, gli faccio notare.
< Senti, Mr. Ci mettevo un'ora a farmi la cresta, dovevo farmi la doccia>, mi canzona entrando in auto e mettendosi a sedere nel sedile del passeggero.
Quando raggiungiamo il centro commerciale, parcheggio il più vicino possibile all'entrata nel parcheggio sotterraneo e do a Tommaso il compito di aprire la carrozzina mentre io slego i bambini.
< Come cazzo si apre 'st affare?>, sbraita dopo qualche istante.
< Devi tirare quella leva e poi apri>, spiegò brevemente, sperando che capisca la mia spiegazione. 
< L'ho tirata dio can, ma non si apre!>.
< Madonna come sei ritardato!>.
< Dài, fammi vedere se sei bono te!>.
< Tieni i bambini>, dico sbuffando per poi porgergli entrambi i bambini.
< Occhio a non farli cadere>, mi raccomando guardandolo serio.
< Minchia che ansia che metti. Stai zitto e apri quell' aggeggio infernale>.
In men che non si dica riesco ad aprire il passeggino, perciò gli rivolgo un sorriso strafottente e alzo il dito medio.
< La fortuna del principiante>.
< Questa è bravura, altro che!>. Prendo i bambini e li metto ognuno in una navicella, che sono una di fianco all'altra, così da poter controllare tutti e due allo stesso modo.
< Adesso papà vi porta a fare spese eh, sì sì>, dico facendo una faccia ebete e una voce altrettanto stupida. E pensare che fino a un paio di mesi odiavo e deridevo coloro che facevano certe voci idiote ai bambini o agli animali, mentre adesso sono il primo a farle.
< Giorgio, per favore, basta>, mi ammonisce Tommaso scuotendo la testa con un'espressione alla " che cavolo stai dicendo, Willis?".
< Scusa>, dico ridendo per la faccia che ha fatto, poi entriamo nel centro commerciale, camminando uno di fianco all'altro.
Per primo vado alla profumeria per comprarmi il profumo, che ho finito. Questa volta, sotto consiglio del commessa, compro 1 million.
Giriamo qualche negozio, giusto per perdere un po' di tempo, e quando Tommaso va al bagno ne approfitto per entrare in un negozio di giocattoli per vedere se c'è qualcosa da comprare ai bambini. Raggiungo il reparto dove ci stanno i giochi per neonati e li guardo attentamente, cercando quali siano i più adatti per dei bambini così piccoli. Verranno su viziati, ne sono sicuro, e la colpa sarà tutta mia, poco, ma sicuro.
< Fa strano vederti in un negozio del genere>, dice una voce familiare alla mia sinistra; mi volto e vedo Alison vicino a me. Rispetto all'ultima volta che l'ho vista ha cambiato taglio di capelli: ora sono corti a caschetto e neri, mentre prima erano lunghi e rosa. Indossa un top a reggiseno e dei pantaloni di pelle, è praticamente quasi nuda.
< Ciao Ali, come mai qui?>.
< Cercavo un bambolotto. Tu invece?>.
< Sono venuto a cercare un giochino per i bimbi>, rispondo indicandoli con un cenno della testa.
Fa strano pensare che fino a un paio di anni fa ero fidanzato con lei, la quale mi chiedeva di rinunciare a Nicole, e che non molto dopo mi ritrovi ad essere padre di ben due bambini nati dall'amore tra me e la ragazza che mi chiedeva di eliminare dalla mia vita.
< Ah è vero, auguri eh>, dice per poi avvicinarsi a me e darmi due baci sulle guance.
< Grazie>, dico porgendo le guance.
Si avvicina alla culla per guardarli e appena li vede sorride.
< Sono uguali a te. Ma queste tutine di Supereroi Falliti?>, domanda sorridendo.
< Sono un regalo di Giulio; aspetta che ti faccio vedere il pezzo meglio>. Prendo in braccio Tarek e le mostro la scritta sul retro, aggiustandogli la tutina spiegazzata.
< Noo, che carina! Aspetta che vi faccio una foto>. Estrae dalla borsa la sua amata macchina fotografica e ci scatta velocemente una foto, chiedendomi di tenere Tarek in due modi diversi affinché si veda sia il davanti che il dietro della tutina.
< Poi te le mando su facebook>, dice guardando come sono venute.
< Comunque è bravissimo il bambino>. Non appena finisce di dire la frase Chantal si mette a piangere, così rimetto Tarek nel passeggino e prendo in braccio lei.
< La signorina invece è una frignona>, ammetto sorridendo e cullandola per cercare di tranquillizzarla, ma una ventata di un odore tutt'altro che gradevole mi fa capire perché stia piangendo.
< Credo di aver capito perché sta piangendo>, afferma facendo una smorfia abbastanza schifata.
< Anche io>, dico ridendo.
< Vado a cambiarla, ci vediamo Ali>.
Tengo con un braccio Chantal, cercando di calmarla e spingo con l'altro il passeggino. Esco dal negozio e trovo Tommaso che si guarda intorno, probabilmente mi sta cercando.
< Tommi>, lo richiamo.
< Oh, dove eri finito?>, domanda voltandosi verso di me.
< Ero nel negozio di giocattoli. Senti, devo andare a cambiare Chantal, tieni Tarek>, dico passandogli la carrozzina.

SPAZIO AUTRICE
Vabbe ragazze, il capitolo è noioso, ma è solo di passaggio; in ogni caso fatemi sapere cosa ne pensate😘
Quesito del giorno: come avete conosciuto Giorgio? 😃

Proteggimi, siamo rondini con il guinzaglio~ MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora