11. Ti voglio bene anch'io

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-Alex-

-Che vuoi?- Touka sobbalzò udendo finalmente una risposta.

-Menomale... dai esci Alex, fammi dare una ripulita alla tua camera, chissà come sarà ridotta-

-No- ecco, quella era una delle tante risposte che la faceva infuriare, soprattutto se da parte di un diciottenne che si comportava ancora come un moccioso, serrò i pugni e cercò di mantenere la calma

-Alex- ripeté.

-Non ti faccio entrate tanto-

-Posso sapere quanto sei alto?- Alex si girò verso la porta incuriosito.

-Perché vuoi saperlo?- Touka sorrise.

-Cinque anni fa eri quasi più basso di me Alex e adesso sei alto quanto Yomo- il biondo però non poteva sapere che assieme a Touka c'era l'intero staff dell'Anteiku, compresi Hinami e Yomo.

-Comunque non lo so... penso uno e ottanta? Boh-

-E io invece non sono cresciuta proprio! Ma pensa te!- Alex spalancò gli occhi incredulo.
Stava sognando, non era possibile che ci fosse anche lei.

Vittoria batté il tacco della scarpa contro la porta.

-Apri! Potrai anche essere cresciuto, ma quel nanetto apatico che conoscevo non se n'è ancora andato dico bene?- la reazione di Alex lasciò basiti tutti i presenti, anzi, probabilmente lì dentro non c'era più il ragazzo biondo che conoscevano tutti.

In quella stanza si scatenò il pandemonio.

Le ante degli armadi e dei mobili che si chiudevano provocando un fracasso immane, oggetti che venivano scaraventati per terra, urla, grida e pugni contro la porta che minacciò di cedere sotto quei colpi incessanti.

-Che cosa possiamo fare?!- chiese spaventata Hinami, Vittoria scosse il capo.

-Ora non posso pensare a lui, ho una faccenda ben più importante da sbrigare-

。。。

Stella camminava a testa bassa per le vie di Tokyo, non si sarebbe mai aspettata una reazione simile da parte di Giada.
Forse non le aveva mai voluto bene, magari per tutto il tempo era stata solo un peso, pensando a ciò cominciò a piangere di nuovo.

-Io non le ho fatto niente di male!-

-La odi non è vero?- la voce che credeva essere solo nella sua testa le provocò un brivido di terrore.

-Perché non la lasci da sola?- il proprietario di quella stridula voce rise lievemente.

-Non ti merita- Stella si girò spaventata, il cuore minacciava di uscirle dal petto tanta era la paura.

-Ma che succede?!- le risate si propagarono per le vie ormai deserte.

-Tu... la ooodi- sempre più risate che sembravano prenderla in giro.

-Vieni da me Stella!-

-No! Basta non voglio sentire un'altra parola!- il mostro si leccò le labbra deliziato, era così ingenua, spostò poi gli occhi sul suo corpo: chissà che sapore avevano quei bulbi oculari... in quella vita così sottile vi erano concentrati tutti gli organi... e quelle gambe... dovevano essere davvero morbide... tutti quei pensieri invogliarono il Chesire cat a non perdere altro tempo.

Saltò giù dal muro e fece scattare in avanti il kagune, quello che sembrava l'artigliò di un felino si conficcò nel terreno a pochi centimetri da Stella.

La ragazza lo fissò per attimi intermimabili.
Sulla maschera a forma di gatto vi era dipinto un inquietante sorriso proprio come quello del Chesire cat, dalle fessure degli occhi si potevano intravedere le pupille che ispezionavano ogni centimentro del suo corpo, la figura era avvolta da un mantello scuro ma nonostante quello Stella non aveva dubbi.

Era certamente una ragazza.

-Stella cara, non mi dirai che stai pensando a Giada! Non rivolgere i tuoi ultimi pensieri a una come lei!-

"U-ultimi pensieri?!" pensò terrorizzata la ragazza.

Risate.

Stella non ci capì più niente, non riusciva a muoversi, le gambe non rispondevano, non poteva fare altro che osservare quella maschera a forma di gatto che la impauriva e l'affascinava allo stesso tempo.

-Goodbye sw-

Le risate cessarono.

Cominciò a scorrere del sangue.

-Juuzou! Vedi di non ammazzarlo, mi serve un nuovo quinque!- Giada, dal tetto dell'edificio, osservò la scena in silenzio.

-Oi- disse rivolta a Vittoria.

-La prossima volta che usi Stella come esca ti ammazzo- la mora sorrise.

-Ti voglio bene anch'io- poi cominciò a correre verso il ghoul mentre Juuzou prese per mano Stella e la portò lontano.

-Stella-chan è da un sacco che non ci vediamo vero? Guarda com'è diventata forte Mizuki!- esclamò l'albino indicando la ragazza, questa aprì la valigetta bianca, sprigionando una quinque simile al kagune di Hinami.

-Accidenti ad Amon, io non voglio le armi di un vecchio passato a miglior vita! Bah, vedrò di accontentarmi- Giada tirò fuori dalle enormi tasche della felpa una busta di caramelle e si sporse in avanti, pronta a godersi lo spettacolo.

-Non puoi uccidermi!- urlò il ghoul schivando i numerosi attacchi, l'investigatrice rimase basita dinanzi ad una tale agilità, prima che potesse coglierla di sorpresa si girò e fece scattare il quinque, riuscendo ad imprigionare il braccio del nemico.

-Maledetta...- la ferita infertagli in precedenza costrinse il ghoul ad accasciarsi a terra, sputò più volte sangue.

-Ti ho... preeeso!- urlò una voce alle sue spalle, Juuzou abbassò di scatto la falce e tranciò di netto il braccio del Chesire cat.

-L'hai liberato!- urlò Giada dal tetto, Stella invece assisteva alla scena in silenzio mentre Vittoria non stava ferma un attimo.
Ritrasse il quinque e con uno scatto felino aprì il trench, rivelando i numerosi coltelli celati all'interno, Juuzou allargò le labbra in un grosso ghigno.

-Avanti micio vieni qua!-

-È una ragazza- sussurrò Stella, nessuno si accorse di lei se non Giada, che si alzò in piedi e mise le mani a coppa davanti alla bocca.

-VITTORIA! IL CHESIRE CAT È UNA RAGAZZA!- questa si girò, le ci volle un attimo per elaborare la cosa, non appena ci riuscì nella sua testa fece capolino un ragionamento piuttosto ovvio.

Ragazza.
Capelli lunghi, molto probabilmente.

Prima che il ghoul riuscisse a scappare, Vittoria lanciò un coltello nella sua direzione e riuscì a strappargli un lembo del cappuccio.

-Me la pagherete cara!- urlò il Chesire cat prima di sparire nella notte.

-Ma... a che serve quello che hai fatto?- chiese confuso Juuzou.

-Stai a vedere- Giada scese dal tetto con un balzo e si chinò sul pezzo di stoffa, assieme a quello vi erano anche dei capelli.

Stella e Vittoria si avvicinarono per guardare meglio.

-Signore e signori- disse Giada in modo teatrale.

-La Chesire cat è bionda-

.・*:。✰La tana di Ryo!.・*:。✰
Ho detto capitolo fluffoso?
Stavo scherzando c:
Ryo☆

𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora