-Allora!- esclamò Yoh con una fascia bianca legata in fronte.
-Siamo qui riuniti-
-Per celebrare l'unione tra Corati Alessandro e De Gregorio Milo- disse Giada con un ghigno e i due si girarono di colpo verso di lei, con il viso in fiamme.
-MA SEI NORMALE?!- per tutta risposta l'albina alzò le spalle.
-Io vi shippo- disse sorseggiando la sua granita al cocco.
Itori si alzò in piedi e cominciò ad applaudire come una forsennata.-RYO-CHAN HA CAPITO TUTTO DELLA VITA!!!- urlò euforica mentre Yoh trucidava la sorella con lo sguardo.
-Ti rispedisco da Arima- disse ad un soffio da lei.
a ragazza non si degnò nemmeno di guardarlo negli occhi, puntò contro il viso del moro la cannuccia piena di granita e ci soffiò dentro, facendogliela finire sulla faccia.-Com'è la granita cocco e saliva?-
Uta scosse il capo afflitto, mentre Touka, prontamente, afferrò la canottiera di Yoh impedendogli di uccidere la sorella.
Con un colpo di tosse Yoshimura fece tornare l'ordine.
-Yoh, continua perfavore-
-D-d'accordo... stavo dicendo che vi abbiamo fatto venire fin qui per una buona ragione, stiamo cercando il modo di andarcene e vorremmo la collaborazione di tutti. Ci sono domande?- Giada alzò la mano.
-Perché nei bar non fanno mai le granite a due gusti?- Vittoria le diede una gomitata e si rivolse al ragazzo.
-La prima volta, è stato lo specchio a portarli da noi e stando a quanto dice Ryomoku, ha utilizzato quel metodo per richiamarli-
-Ma la seconda volta siamo finiti qui a causa di un terremoto!- esclamò Stella, a Samantha rimaneva però un dubbio.
-Ragionate, cinque anni dopo come hanno fatto a tornare da noi?- Tsukiyama sorrise.
-Semplice my dear, sempre attraverso lo specchio- Alex sussultò.
-Quello specchio non è l'unico che può portarli da noi- anche Stella afferrò il ragionamento del biondo.
-Ricordate cosa disse Hinami cinque anni fa? Era tutto buio, l'unica cosa che è riuscita a vedere è stato uno specchio-
-E ricordatevi della cicatrice sul collo!- esclamò Juuzou, tutti gli sguardo furono improvvisamente puntati su Yoh, che ancora cercava di levarsi dalla faccia la saliva della sorella.
-Che c'è?- chiese stizzito.
-Beh? Nessuna osservazione da fare? Ti vanti tanto di essere un genio- disse Giada, il ragazzo batté i pugni sul muro.
-MA CERTO CHE CE L'HO! SOLO CHE LA TUA SALIVA NON VUOLE ANDARSENE!-
-Guarda che non hai più niente-
-MA I GERMI SONO SEMPRE LÌ!-
-Guarda che sono tua sorella-
-NON MI INTERESSA-
-Guarda che sto per tirarti un calcio- Yoh decise finalmente di calmarsi.
-Proprio non ci arrivate? Tutti gli specchi di questo mondo portano al nostro, una volta che Ryomoku li ha richiamati da quello di casa tua, non serviva farlo una seconda volta visto che loro potevano benissimo tornare quando volevano- Vittoria lanciò uno sguardo di fuoco a Juuzou.
-C-ci è voluto un po' per capirlo...-
-Praticamente come ha detto Hinami, anche se si può usare qualsiasi specchio, bisogna passare da quello che li ha richiamati la prima volta e per quanto riguarda la cicatrice è semplice: lo specchio assorbe le caratteristiche della persona che li ha chiamati-
-Che strano... attraverso lo specchio e poi a causa di un terremoto, praticamente caduti in un buco no? Come... Alice...- concluse Alex con un leggero sorriso.
-ALEX SIAMO DENTRO UN FUMETTO!- urlò Giada lanciandogli in faccia la granita.
-CHISSENEFREGA DI ALICE IN WONDERLAND! IO VOGLIO TORNARE A CASA!- Stella sfilò il bicchiere ormai vuoto dalle mani dell'amica e lo gettò nel cestino, approfittandone per prendere due fazzoletti per Alex.
-Voglio tornare a casa mia... voglio continuare quello che ho costruito con tanta fatica, rinunciando addirittura al diploma, sbaglio o anche tu hai fatto la stessa cosa?- il biondo si morse il labbro, aveva dannatamente ragione ad arrabbiarsi tanto, però c'era anche la possibilità che le sue ipotesi fossero reali.
-T-ti ricordi percaso come fece Alice a tornare a casa?- chiese cautamente.
-IO SÌ!- urlò Stella ma purtroppo, un dolce bussare li interruppe.
-È permesso?- Alex riconobbe all'istante quella voce, così come Giada e Vittoria.
-Ah! MIZU-CHAAAAAN!- urlò Mocha saltando al collo della mora.
-Non facciamoci conoscere anche qui perfavore- disse Cion facendo un cenno con il capo, in segno di saluto e Alex ricambiò con una pacca sulla spalla.
-FINALMENTE SIAMO TUTTI RIUNITI KYAAAAAAH!!!- urlò la ragazza saltellando in giro per l'Anteiku, Yoh guardò i due ragazzi stralunato.
-Ma chi...? No okay senti, vi ho spiati per un sacco di tempo e sapevo che tu, la nana e il biondazzo eravate ballerini, ma loro...?- senza pensarci due volte Giada gli tirò i capelli.
-Lurido stalker- sussurrò indemoniata.
-Cion e Mocha sono gli altri due membri del nostro gruppo e come noi sono stati catapultati qui- disse Alex, Sam lanciò un'occhiata alla ragazza e quando si accorse che questa la stava guardando, abbassò il viso imbarazzata.
-Sam-chan- disse.
-Alex non è più un bambino e dargli quella lettera è stata la scelta giusta secondo me, quindi non preoccuparti, ormai è tutto sistemato!- esclamò con un dolce sorriso, poi si rivolse agli altri.
-Vi abbiamo sentiti parlare e non possiamo che dare ragione ad Alex!- esclamò.
-Torneremo a casa come ha fatto Alice- Kaneki li guardò sbigottito.
-È uno scherzo vero?- Cion lo guardò negli occhi.
E all'albino bastò per capire che non lo era.
.・*:。✰La tana di Ryo!.・*:。✰
Meh, la cosa è parecchio complicata, spero di averla spiegata bene QwQ (Ma nessuno ci capirà niente :D)
Ryo☆
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𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭
Fanfiction𝙖𝙘𝙖𝙩𝙖𝙡𝙚𝙥𝙨𝙮 (n.) the impossibility of comprehending the universe; the belief that human knowledge can never have true certainty. • • • -𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘯𝘰...